LA
POLITICA SOCIALE DEL GOVERNO
Maternità e paternità
Assegni di maternità
(Legge 23 dicembre 1999 n.488)
- Assegno di 1 milione e mezzo per l'evento-nascita a tutte le
donne senza tutela previdenziale (extracomunitarie se in possesso di carta di soggiorno),
con reddito non superiore ai 50 milioni l'anno. La richiesta va rivolta ai Comuni di
residenza.
L'assegno è salito a 2.500.000 con la Finanziaria 2001
- Assegno fino a 3 milioni per le lavoratrici "atipiche".
Per ottenere l'assegno bisogna aver maturato tre mesi di contributi nei nove mesi che
precedono l'inizio della gravidanza. La domanda va rivolta all'INPS.
Assegno per le famiglie numerose
(Legge 23 dicembre 1999 n.488)
-assegno fino a 200 mila lire per tredici mensilità ai nuclei
familiari con almeno tre figli minori e reddito annuo inferiore a 36 milioni l'anno. La
domanda va rivolta al Comune di residenza.
Congedi dei genitori
(Legge 8 marzo 2000 n.53)
La legge "per armonizzare i tempi di lavoro, di cura e
della famiglia" attua la direttiva comunitaria sui congedi parentali del 3 giugno
1996.
Istituisce il congedo dei genitori riconoscendo sia alla madre che
al padre, dopo il periodo di astensione obbligatoria, il diritto ad assentarsi dal lavoro
nei primi otto anni di vita del bambino per un periodo cumulativo di 10 mesi (un mese in
più per il padre dopo che ne ha usufruito almeno per tre mesi).
Istituisce inoltre il congedo di formazione; quello per la cura di
un congiunto gravemente ammalato; migliora il trattamento per i genitori con figli
disabili; offre incentivi alle aziende che favoriscono la flessibilità del lavoro per i
genitori; obbliga le Regioni ad approvare il Piano regionale dei tempi e degli orari.
Infanzia
Istituzione dell'Osservatorio nazionale
per l'infanzia e l'adolescenza e del Centro nazionale di documentazione e analisi per
l'infanzia e l'adolescenza
previsti dalla Legge 23 dicembre 1997
n.451
"Disposizioni per la promozione di
diritti e opportunità per l'infanzia e l'adolescenza",
Legge 28 agosto
1997 n.285
Con questa legge, che ha stanziato 800 miliardi per il primo triennio e 300 miliardi
l'anno dal 2000, da ripartire tra le Regioni e le Città assegnatarie, l'Italia si dota
per la prima volta di una vera politica per l'infanzia. Finora sono stati finanziati oltre
3000 progetti che costituiscono l'ossatura di una rete nazionale di servizi per i bambini
e i ragazzi (centri ricreativi; centri antiviolenza; forme sperimentali di asilo nido;
case famiglia, per minori in stato di abbandono; attività di partecipazione democratica
ecc.) che si integra con il sistema scolastico.
Secondo Piano d'azione nazionale del
Governo per il 2000-2001
(Ddl per l'istituzione del difensore civico dei minori; protocolli
d'intesa con Sanità e Pubblica istruzione per la scuola in ospedale e i maestri di
strada; protocollo d'intesa con la Federazione Giuoco calcio contro la tratta dei baby
calciatori stranieri; misure contro gli abusi e la violenza; formazione degli adulti ecc.)
Applicazione della Legge 3 agosto 1998 n.
269 contro lo sfruttamento sessuale dei minori
istituzione della Commissione nazionale contro i maltrattamenti e
gli abusi.
Adozioni internazionali,
Legge 31 dicembre 1998 n.476 che ha ratificato la Convenzione
dell'Aja. Il 31 0ttobre 2000 è stato pubblicato sulla Gazzetta ufficiale l'Albo degli
Enti autorizzati.
Disabili
Con la Legge 21 maggio 1998 n.162 e la Legge 28 agosto 1997
n.284 sono stati trasferiti 262 miliardi in più alle regioni per nuovi
interventi a favore delle persone con disabilità grave e per i ciechi pluriminorati.
Congedo retribuito al 30 per cento dello stipendio fino al terzo
anno di vita del bambino se disabile per entrambi i genitori (Legge 8 marzo 2000
n.53); tre giorni di permesso al mese per uno dei due genitori per assistere i figli
con handicap fra i 3 e gli 8 anni; permessi per assistere familiari disabili adulti.
Un congedo straordinario fino a due anni, retribuito e con copertura
degli oneri sociali, è previsto nella Finanziaria del 2001 in corso di approvazione per i
genitori che hanno figli con invalidità grave. Nella legge finanziaria 2001 si è anche
previsto l'abbuono fino a 5 anni per il pensionamento dei lavoratori disabili con
invalidità superiore al 74%.
Piano d'azione per le politiche dell'handicap per il triennio 2000-2003,
che consiste in un patto operativo tra Stato, Enti locali,imprese, volontariato e altri
soggetti (Rai; le Poste; le Asl; le ferrovie; le associazioni; le scuole) per concorrere
insieme all'integrazione dei disabili.
Impegno particolare è quello del programma chiamato "Dopo di noi",
costituito da un ventaglio di opportunità che consenta alla persona disabile grave di
continuare un progetto di vita anche quando non ci saranno più i genitori a sostenerla. A
questo scopo sono stati stanziati 100 miliardi nella legge finanziaria 2001 in corso di
approvazione.
La legge quadro per la realizzazione di un
sistema integrato di interventi e servizi sociali
(Legge 8 novembre 2000 n.328) , fonda finalmente il comparto delle
politiche sociali nel nostro paese; aumenta e qualifica la spesa sociale, realizza la rete
integrata dei servizi alla persona e alla famiglia, rappresenta un volano per
l'occupazione e ridefinisce le professioni del sociale.
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