TINO BEDIN

CARTOLINA / 2 marzo 2023


Sergio Mattarella e Maria Carolina Ippolito, soli davanti a 68 bare; capo dello Stato e prefetto di Crotone, fianco a fianco: è la Repubblica italiana che onora il coraggio di persone che hanno rischiato e tragicamente perso la vita per arrivare tra noi, per condividere la nostra vita.
Nel palazzetto dello sport di Crotone il Presidente Mattarella dice, silenziosamente, da che parte sta la Repubblica; si scusa con ciascuno dei morti nel naufragio di migranti, con le loro famiglie che hanno visto naufragare vita e speranza.
Perché la profonda anima cristiana del popolo italiano non è morta ed assicura che non esiste nulla di più prezioso della vita umana.
È un popolo che ha ancora avuto bisogno dei gesti del suo Presidente e, anche questa volta, Sergio Mattarella fa la cosa giusta,
mentre quelli che governano se stanno in silenzio oppure usano nei confronti dei morti parole atroci, parole offensive.
"Sono i muri che creano i trafficanti e non il contrario come continua ad affermare il Ministro degli Interni Piantedosi", gridano intanto i missionari e le missionarie della Famiglia Comboniana.
E si chiedono: "È mai possibile che chi è chiamato a governare abbia un cuore di pietra? Abbiamo forse tutti e tutte perso quello che ci rende umani cioè il sentire compassione per chi soffre!".
Sergio Mattarella e Maria Carolina Ippolito, soli davanti a 68 bare, ci rassicurano a nome della Repubblica.

     


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Aggiornamento
5 marzo 2023
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