TINO BEDIN |
CARTOLINA / 14 giugno 2022 |
"Ai miei tempi il lavoro con i giovani era costituito da incontri di studio. Ora non funziona più così". Non c'è assolutamente rimpianto in queste parole di Papa Francesco. Sono più di una constatazione. È un avvertimento quello che il Santo Padre ha dato ai dieci direttori delle riviste culturali europee della Compagnia di Gesù, che sono andati a trovarlo in Vaticano il 19 maggio scorso. Il dialogo (pubblicato oggi su La Civiltà cattolica e ripreso su La Stampa) ha toccato molti temi (la guerra in Europa e le resistenze al Concilio, tra i più attuali). Il tema dei giovani è emerso nella risposta al direttore di una rivista digitale. "I giovani trovano la loro ragione d'essere lungo la strada, mai in modo statico". Da questa fotografia Papa Francesco ricava un'indicazione: "Quando si lavora con i giovani, bisogna sempre dare una prospettiva in movimento, non in modo statico. Dobbiamo farli andare avanti con ideali concreti, opere, percorsi". Non dice di insegnare la strada ai giovani: "Il vostro compito sia quello di metterli in cammino". Allenati a camminare, troveranno la loro strada. Se sarà la strada anche di chi… è partito prima, la loro scoperta sarà completa. |
Aggiornamento 17 giugno 2022 |
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