TINO BEDIN
Il parlamentare si rivolge alla Polizia del Senato
Rubano la posta elettronica del senatore Bedin
per fare propaganda all'on. Follini

La segnalazione di un parroco della Bassa padovana

Per fare propaganda in Bassa padovana ad un comizio dell'on. Follini hanno rubato l'indirizzo di posta elettronica del senatore Tino Bedin. Il parlamentare della Margherita si è rivolto all'Ufficio di Polizia del Senato perché si faccia luce su questo grave episodio di furto di identità aggravato dall'utilizzo per scopi elettorali.
È stato un sacerdote della Bassa Padova a mandare una posta elettronica al senatore Bedin, lamentando di aver ricevuto sul proprio cellulare un sms con l'invito ad un comizio di Follini da parte di Iles Braghtto. Già le violazioni delle norme sulla propaganda elettorale e sulla privacy sono gravi, in quanto quel sacerdote non ha mai autorizzato l'invio di messaggi. Ma l'aspetto più grave è che il messaggio risulta spedito dalla posta elettronica del Senato di Tino Bedin.
"Ho presentato denuncia alla Polizia del Senato - spiega il senatore Tino Bedin - perché bisogna capire chi ha falsificato il mio indirizzo di posta elettronica e per bloccare altre iniziative del genere. Mi auguro che l'autore del furto sia... un virus; altrimenti risulterebbe evidente che la mia credibilità di parlamentare del territorio fa gola. Proprio per questo mio radicamento, tutti sanno che la mia lista per le regionali è quella di Uniti nell'Ulivo e che il candidato che sostengo è Franco Frigo".

17 marzo 2005


18 marzo 2005
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Tino Bedin