Attivare forme di collaborazione e di sostegno mirate ai rapporti postali tra Argentina e Italia: secondo il senatore Tino Bedin, parlamentare padovano della Margherita, dovrebbe essere questa una delle forme di cooperazione dell'Italia con il paese sudamericano ancora alle prese con difficoltà economiche.
La ragione di questo impegno è nei numeri: metà dei 36 milioni di argentini è di origine italiana, per cui sono numerosissimi i contatti tra Italia e Argentina, sia di tipo familiare che economico. Solo che - dice il senatore Tino Bedin in un'interrogazione al ministro delle Comunicazioni Gasparri - la corrispondenza proveniente dall'Argentina arriva con ritardi medi tra i due e i tre mesi; e i ritardi non riguardano solo le cartoline, ma anche corrispondenza importante: contratti, documenti, fatture, rapporti commerciali.
In queste condizioni, osserva il parlamentare padovano, non è possibile fare affidamento sul servizio postale e i cittadini sono costretti a ricorrere a fax, telefono, internet e corrieri privati, quando queste alternative sono possibili; e soprattutto risulta aleatorio ogni rapporto di sostegno alle famiglie argentine di origine italiana, visto che non riusciamo nemmeno ad avere una corrispondenza regolare con loro.
Per questo, dice il senatore Tino Bedin, oltre alle necessarie verifiche organizzative sia in Italia che in Argentina, il governo dovrebbe impegnarsi a collaborare a progetti postali in Argentina.
26 febbraio 2005
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