BEDIN - Al Presidente del Consiglio dei ministri; ai ministri dell'Industria, dei Trasporti e dell'Economia. Premesso che:
- la direzione aziendale delle Officine Meccaniche Stanga di Padova, ha comunicato alla RSU la decisione dei soci Firema trasporti Spa di rinunciare alle commesse già assegnate per la ricostruzione di centinaia di carrozze ferroviarie;
- la Direzione aziendale ha motivato questa decisione con la valutazione che "quel lavoro non è sufficientemente remunerativo";
osservato che
- tali commesse avrebbero assicurato lavoro per anni al gruppo Firema ed in particolare allo stabilimento O.M.S di Padova;
- se la decisione di Firema non è sorretta, come sembra, da fatti, Firema (partecipata al 49% da Finmeccanica ed al 51% da privati) rischia così di azzerare gli stabilimenti di Padova e Milano e si mette nelle condizioni di vendere a pezzi il patrimonio;
valutato che:
- se è fondata la scelta dell'impresa, Trenitalia avrebbe preteso prezzi inaccettabili per le imprese migliori, offrendo nuovi spazi a terziarizzazioni, appalti, sub appalti, che strozzano le aziende, offendono la dignità dei lavoratori e ne riducono diritti e salari;
- comunque si pone un problema di politica industriale e di politica degli investimenti che coinvolge il Ministero dell'Industria, il Ministero dei trasporti e le Ferrovie dello Stato;
chiede di sapere
se si intenda convocare immediatamente il tavolo presso l'unità di crisi della Presidenza del Consiglio con tutti i soggetti interessati, come già richiesto da FIOM -FIM -UILM nazionali a nome del coordinamento unitario di Firema, al fine di arrivare alla ripresa delle commesse assegnate e al rispetto degli accordi sottoscritti.
26 maggio 2003
Risposta del sottosegretario per le attività produttive Mario Valducci (10 marzo 2004)
A seguito delle decisioni della FIREMA di concentrare in altri siti l'attività produttiva, lo stabilimento OMS - Officine Meccaniche Stanga - di Padova, è attualmente oggetto di un'iniziativa coordinata del Comitato per l'occupazione della Presidenza del Consiglio dei ministri e della competente Direzione del Ministero delle attività produttive, finalizzata ad assicurare allo stesso una piena ripresa dell'attività.
È stato impostato un piano, con il coinvolgimento delle amministrazioni locali, che prevede acquisizione del complesso da parte della ZIP di Padova, che curerà il successivo processo di recupero produttivo dell'intera area.
Il piano prevede, tra l'altro, il mantenimento, se pure in scala ridotta rispetto alle originarie dimensioni produttive dell'OMS, di un'attività manifatturiera nel settore del materiale rotabile che dovrebbe coinvolgere soggetti imprenditoriali dello specifico settore con porzioni di mercato ampiamente consolidate.
La Presidenza del Consiglio dei ministri ed il Ministero delle attività produttive stanno valutando l'attuazione del piano di recupero il cui esito definitivo dovrà essere verificato prossimamente in sede di un'ulteriore riunione di tutti i soggetti interessati.
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