SCUOLA

Diario / VENERDÌ 31 MARZO 2017

È morto Giancarlo Lombardi,
ministro dell'Istruzione nel Governo Dini (1995-1996)
Il primo imprendirore
alla guida della Scuola italiana

Gli votai la fiducia in Senato; poi il lavoro condiviso nei gruppi parlamentari del Ppi e della Margherita

Giancarlo Lombardi

   Questa notte a Milano è morto l'on. Giancarlo Lombardi. Lo ricordo con il titolo di deputato perché questo industriale lombardo ha fatto parte con me della prima pattuglia di parlamentari del Partito Popolare Italiano nella legislatura dell'Ulivo, tra il 1996 e il 2001: lui alla Camera dei Deputati, io al Senato.
In Parlamento era arrivato passando prima dal Governo. Caduto il primo governo Berlusconi, nominato nel 1994, nel gennaio del 1995 era stato formato il governo presieduto da Lamberto Dini. Il 1° febbraio il Senato votò la fiducia a quel "governo tecnico" e noi del Ppi approvammo quell'esecutivo nel quale Giancarlo Lombardi era stato nominato Ministro dell'Istruzione.
Era la prima volta che un imprenditore assumeva quel ministero nella storia repubblicana, ma Giancarlo Lombardi vi arrivava perché aveva una lunga esperienza di formazione; era allora ed ha continuato poi ad essere convinto che la maniera migliore per assicurare un buon futuro alla società fosse quella di assicurare una buona formazione ai ragazzi. In Confidustria per dieci anni, tra il 1985 e il 1995 era stato responsabile dell'educazione.
Era un cattolico convinto dell'attività sociale. Aveva contribuito a fondare l'Agesci, l'Associazione degli Scout cattolici e questa "matrice" ideale e pratica contemporaneamente la riconoscemmo noi parlamentari anche nell'attività di governo. Per la mia esperienza formativa e familiare mi sembrava allora - e credo che sia un obiettivo anche per l'oggi - molto suggestiva l'idea della "qualità di massa", cioè che non bisognasse limitarsi ad assicurare la scuola a tutti, ma che era indispensabile che questa scuola fosse di qualità, destinata a tutti, capace di creare competenze. Oggi che si insiste molto sull'alternanza scuola-lavoro, mi pare giusto riconoscere che quell'idea era anche la sua, ma che in Giancarlo Lombardi non era semplicemente un modo che introdurre i giovani al lavoro: era soprattutto una scuola di competenze da diffondere anche tra chi poi sarebbe andato a lavorare senza continuare con l'università.
È un'eredità che continua nel ministero di Viale Trastevere, se l'attuale ministro dell'Istruzione Valeria Fedeli così può salutarlo: "Viene a mancare un uomo - sottolinea Fedeli - che ha fatto tanto per il mondo dell'istruzione e per il mondo del lavoro. Fu tra i primi a spingere per l'autonomia scolastica con l'obiettivo di ridurre il centralismo e la burocrazia, per l' innovazione tecnologica nella scuola, per agevolare il rapporto fra scuola e lavoro, gettando le basi per quel cambiamento culturale che si sta dispiegando oggi nei nostri istituti scolastici. Voleva una scuola di qualità per tutte e tutti".
Eletto parlamentare, svolse il mandato con l'impegno e l'innovazione che aveva già mostrati nell'Agesci, nella sua azienda (la Filatura di Grignasco), nella Federtessile, in Confindustria. Mi ricordo che ad un certo punto circolarono voci che fosse possibile per lui diventare il segretario nazionale del Partito Popolare Italiano. Forse era solo una voce di chi voleva il Ppi più vicino a Romano Prodi, come lo era Giancarlo Lombardi. Nella legislatura successiva facemmo entrambi parte della Margherita. Nell'attività parlamentare non sempre ci si conoscere tutti, specialmente se si appartiene a Camere diverse. Per questo non posso dire oggi che fossimo stati amici, anche se stima ed apprezzamento per il lavoro e lo stile ci sono stati.
Voglio allora integrare questo diario con il ricordo di un amico, Guido Dotti, monaco della comunità di Bose che ha come priore Enzo Bianchi, che li aveva fatti conoscere: "Giancarlo Lombardi era una di quelle persone capaci di vivere quello in cui credono e che riescono a trasmetterlo agli atri. Ha avuto nel corso della sua vita diverse figure ispiratrici, tra le quali il teologo tedesco Dietrich Bonhoeffer, resistente e martire del nazismo - che rappresentava la coerenza della testimonianza di un cristiano, e Dag Hammarskjold, segretario delle Nazioni Unite morto in un incidente aereo durante una missione in Africa, nel 1961:, di cui ricordava e citava un principio: merita il potere solo chi lo rende giusto".
Giancarlo Lombardi era stato da giovane volontario in Africa. È morto a 79 anni.

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sc-043
13 giugno 2017
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Tino Bedin