Il senatore Tino Bedin è nuovamente intervenuto per sollecitare il versamento dei finanziamenti previsti dalla legge per le scuole materne paritarie della provincia di Padova. Ha quindi inviato una lettera di aggiornamento sulla situazione ai presidenti degli istituti.
Gentile Presidente,
una buona parte del finanziamento statale alle scuole materne paritarie del Veneto dovrebbe arrivare prima di agosto. Mi è parso giusto dare questa informazione, perché alcune scuole materne mi hanno segnalato il ripetersi della mancanza di liquidità economica per colpa dello Stato. Uso il condizionale, perché non è ancora detto che l'impegno dell'Ufficio scolastico regionale raggiunga questo obiettivo. Ma almeno in Veneto l'attenzione alle nostre scuole c'è.
L'effettiva parità delle scuole materne di comunità non riesce invece a farsi strada al ministero dell'Istruzione. La parità effettiva è fatta anche di stanziamento delle risorse economiche nei tempi dovuti, in funzione del servizio svolto e non in funzione delle disponibilità del ministero. Invece anche quest'anno i soldi previsti dalla legge non sono ancora arrivati. Di nuovo quindi è stato necessario insistere, premere, sollecitare. E solo a metà giugno - ad anno scolastico concluso - finalmente il Tesoro, dopo che con il consueto ritardo il Ministero dell'Istruzione aveva predisposto la ripartizione, ha assegnato al Veneto 22 milioni e 80.464 euro.
L'Ufficio scolastico regionale del Veneto, pur potendo contare su un solo funzionario che segue tutta la scuola non statale (le altre regioni hanno assegnato il personale di un intero ufficio), ha già predisposto il piano di riparto provinciale, sulla base dei dati forniti dai Centri di servizio provinciali. In tempi abbastanza rapidi dovrebbe dunque arrivare al Csa di Padova l'accreditamento complessivo per l'emissione dei mandati di pagamento alle 240 scuole materne paritarie.
Intanto sono finalmente disponibili anche i finanziamenti regionali: pure questi in grave ritardo, perché l'accreditamento si è avuto solo il 15 giugno.
Continuerò a seguire l'iter del finanziamento in queste settimane per evitare che tutto poi vada a settembre con il rischio che altri impegni ritardino ulteriormente l'effettiva disponibilità delle somme da parte delle scuole.