SCUOLA
Tra le ultime regioni ad aprire le scuole
Il Veneto parifica
ore di lezione e ore di spiaggia

Calendario scolastico funzionale alla "società minima"

di Tino Bedin senatore

Scuola e vacanza si equivalgono in Veneto. L'una e l'altra contribuiscono allo sviluppo della regione allo stesso modo. Quindi è indifferente tenere chiuse le scuole per tenere aperti gli alberghi.
La scuola veneta, già alle prese con la Moratti, con i tutor, con le graduatorie degli insegnanti, con l'incertezza delle iscrizioni alle scuole dell'infanzia, deve dedicarsi anche ad una caratteristica tutta regionale: la riduzione al minimo dei giorni di scuola. In Veneto le scuole cominciano ufficialmente lunedì 20 settembre. La Lombardia ha aperto le lezioni l'8 settembre. Insieme con il Veneto riaprono Calabria, Basilicata e Puglia, dove clima e tradizioni sono molto diversi. Tutto secondo la legge dice la giunta regionale, che così ha deciso. Ma non secondo logica e secondo bisogno, hanno valutato molti dirigenti scolastici che, in una forma o nell'altra, sono comunque riusciti a cominciare una qualche attività già prima del 20 settembre. Forse anche per questa buona volontà di insegnanti e dirigenti l'opinione pubblica non ha avvertito il paradosso di una scelta non didattica ma economica fatta dalla giunta Galan con il calendario scolastico, che parifica il Veneto al Sud, le ore di lezione alle ore di spiaggia.
La realizzazione politica della "società minima", cui la Destra si sta dedicando in Veneto come in Italia, passa anche attraverso la riduzione della scuola da investimento collettivo in funzione di un diritto, a centro di spesa in funzione di bilanci privati.

19 settembre 2004


22 settembre 2004
sc-031
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Tino Bedin