SCUOLA
Il governo lascia soli insegnanti e genitori
Hai pochi soldi? Rinuncia ai testi scolastici
Un ritorno indietro nelle classi degli anni Cinquanta

di Tino Bedin senatore

Non tutti gli studenti inizieranno l'anno scolastico con i libri di testo. Questa volta non sarà per colpa delle librerie né delle case editrici.
Nelle settimane in cui la politica consumava le sue feste e le gite in montagna, le famiglie consumavano un altro po' degli scarsi euro a disposizione per comprare i libri di scuola. Quello dei testi scolastici è uno dei pochi prezzi amministrati da parte dello Stato e il governo non molti mesi fa aveva solennemente promesso in tv di fare la voce grossa sui costi che le famiglie devono sopportare. Nessuno ha sentito questa voce a proposito della scuola. Invece di assumersi le sue responsabilità, il governo Berlusconi le ha scaricate sugli insegnanti: per ogni tipo di classe ha fissato un tetto massimo di costo dei libri, senza preoccuparsi di quanti libri si potessero comprare con quei soldi.
Alcuni consigli di istituto hanno dovuto concentrare tutta la somma sui libri obbligatori per le materie principali. Hanno poi fatto una lista di libri consigliati. Ecco perché in una classe ci saranno studenti con tutti i libri e studenti con i soli libri obbligatori. Per insegnanti e genitori è una forma di autodifesa. Per la scuola e la società italiana si tratta di un ritorno indietro agli anni Cinquanta e Sessanta: anche allora il numero dei libri a disposizione faceva in classe una differenza di classe.

12 settembre 2004


22 settembre 2004
sc-030
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Tino Bedin