RASSEGNA STAMPA Il Mattino di Padova 19 giugno 2004 di Claudio Baccarin |
Elezioni comunali L'Ulivo strappa 9 Comuni alla Cdl Non solo Zanonato. Al di là del clamoroso "ribaltone" avvenuto a Padova, dove la coalizione di centrosinistra ha scalzato il Polo senza la necessità di ricorrere al ballottaggio, sono undici le amministrazioni municipali che il 12-13 giugno hanno cambiato colore. Il rapporto (9 a 1) pende nettamente a favore degli ulivisti, che prima delle elezioni guidavano oltre una trentina di Comuni, senza contare anche situazioni di giunte "anomale", in cui parti di entrambi gli schieramenti risultano coalizzate. L'elenco delle amministrazioni che hanno mutato guida politica, passando dalla Casa delle Libertà al centrosinistra, è aperto da Arre dove il sindaco Orfeo Destro (Udc) ha lasciato il posto a Franco Casotto di Accordo per Arre. La stessa situazione si è verificata ad Arzergrande: qui Valentino Coin, alfiere dello Scudocrociato, ha ceduto lo scettro a Cesarina Giannina Foresti (Arzergrande e Vallonga. Progetto Comune). Il centrosinistra ha festeggiato anche a Carceri: Giampietro Fornasiero di Amministrare Carceri ha infatti passato le consegne a Donato Cucco, alfiere di Ulivisti per Carceri. Ancor più significativo il verdetto maturato a Casale di Scodosia: al forzista Renato Modenese doveva succedere Giovanni Casello, ma Antonio Vettorello (Uniti per Casale) ha vinto a sorpresa. La lista dei "ribaltoni" continua con Masi, dove Laura De Marchi, della civica ulivista Vivere Masi, che ha liquidato Marilena Cappellozza. Un risultato che solo 6 voti hanno precluso al centrosinistra a Megliadino San Vitale, dove Giancarlo Casumaro ha resistito all'assalto di Cesare Cecchetto. Un ulivista guida anche Ponso: Sandro Parolo (Ponso Insieme) ha cancellato le speranze di Bruno Mori, di Progetto Ponso, lista dell'ex-sindaco Gino Gastaldo. Il centrosinistra ha inoltre espugnato Solesino: Walter Barin ha mandato a casa Vittorio Gabriele Toffano. E si è installato pure a Vighizzolo: Michele Barbetta (Paese Nostro) ha superato Giuseppe Barbetta (Cittadini per vivere bene), che doveva essere il successore di Lucillo Girotto. Solo a Pozzonovo la tendenza si è invertita: qui Flavio Girotto ha sbaragliato Damiana Donato. E si è spostata di qualche grado anche la barra di Saccolongo, dove il centrista Roberto Peruzzo ha passato il testimone alla forzista Dorella Turetta (Aria Nuova). Del tutto particolare è situazione di Campo San Nartino dove Udc e Ulivo si sono accordati per interrompere l'egemonia leghista. Paolo Alessandro Facco non è riuscito ad appropriarsi dell'eredità del senatore Antonio Vanzo e Luigi Bernardi (Collaborare per cambiare Campo San Martino) ha indossato la fascia tricolore. Giunte "anomale" si costituiranno anche a Battaglia Terme (Polo più Margherita), a Borgoricco (Udc più centrosinistra) e ad Urbana. Del tutto particolare poi la situazione di Carmignano di Brenta, dove l'apoteosi di Antonio De Poli ha trascinato Gino Carolo, di Carmignano positiva. A Tombolo ha trionfato il federalista Franco Berno. Ampio, nel complesso, il ricambio dei sindaci. In attesa dei ballottaggi a Selvazzano, Piove e Monselice, hanno conseguito il bis in 16: Gianfranco Milani (Anguillara), Angelo Motta (Barbona), Velia Bevilacqua (Battaglia), Antonio Sorgato (Bovolenta), Marcello Volpato (Camposampiero), Simone Campagnolo (Cervarese Santa Croce), Mauro Fecchio (Correzzola), Silvano Sabbadin (Galliera Veneta), Gilberto Vettorazzi (Limena), Fidenzio Bellini (Megliadino San Fidenzio), Giancarlo Casumaro (Megliadino San Vitale), Olindo Bertipaglia (Polverara), Luigi Zaccheria (Saletto), Leopoldo Marcolongo (San Giorgio in Bosco), Tiziano Zampieron (San Pietro in Gù), Alberta Crema (Urbana). |
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19 giugno 2004 rs-968 |
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