RASSEGNA STAMPA Il Gazzettino 15 agosto 2003 |
IRAQ. Il Consiglio di sicurezza "saluta" il governo provvisorio e autorizza la missione di assistenza ma sfuma il progetto di un intervento multinazionale Il Pentagono blocca la forza di pace Onu I militari Usa non vogliono ostacoli alla caccia a Saddam e ai suoi gerarchi. Soldato britannico ucciso in un agguato
Con l'astensione della Siria, ma nessun voto contrario, il Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite ha approvato una risoluzione presentata dagli Usa che "saluta" il nuovo Consiglio di Governo provvisorio insediato in Iraq oltre a dare un mandato di 12 mesi ad una missione di assistenza delle Nazioni Unite nel paese. Gli Stati Uniti, in questi giorni, avevano fatto pressioni per ottenere una approvazione rapida del documento.Gli Usa speravano in un primo tempo di riuscire ad organizzare una operazione multinazionale di mantenimento della pace, con l'avallo dell'Onu, anche perché i costi della permanenza Usa in Iraq stanno lievitando in modo impressionante rispetto alle previsioni iniziali. Washington, viste anche alcune richieste della Francia, appoggiata dall'India e da diversi paesi arabi, ha nel frattempo cambiato idea.Secondo il New York Times ci sarebbero state pressioni del Pentagono , che non vuole ostacoli internazionali nella lotta all'ex presidente Saddam Hussein e agli ex gerarchi del regime.Il documento approvato "saluta" ("welcomes") la nascita del Consiglio del Governo transitorio dell'Iraq.In partenza, gli Stati Uniti chiedevano al Consiglio di Sicurezza di "avallare" ("endorse") il governo provvisorio, mentre la Francia guidava un gruppo di paesi che proponeva espressioni come "saluta" o "prende atto". Era stato il rappresentante permanente americano John Negroponte ad annunciare alle televisioni, in mattinata, che agli Stati Uniti il "welcomes" sarebbe bastato.Il suo collega siriano Mikhail Wehbe, presidente di turno, ad agosto, del Consiglio di Sicurezza oltre ad essere il rappresentante dell'unico paese arabo dei Quindici, voleva invece fare slittare il voto di alcuni giorni, per esaminare il testo più nei dettagli. Non ha voluto votare contro il testo presentato dagli Stati Uniti, ma la Siria, si è fatta soprattutto portavoce degli altri paesi arabi.Il via libera al documento Usa ha permesso infine di dare un mandato, di 12 mesi, ad una nuova missione di assistenza Onu all'Iraq. Quella attuale è finanziata dai fondi di riserva e non dal budget regolare delle Nazioni Unite. Si tratta di una missione con obiettivi limitati, e che non prevede il potenziamento del ruolo, sul posto, delle Nazioni Unite. |
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18 agosto 2003 rs-643 |
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