La Margherita vuole un Rinascimento in Comune
La Margherita ha cominciato dal Salone, simbolo delle libertà cittadine, la rincorsa elettorale. Un week end all'insegna della politica che tocca i luoghi-simbolo di Padova e li "colora di futuro". Ieri mattina l'iniziativa è scattata appunto dal Salone, quasi a voler immaginare una sorta di "Rinascimento in Comune". Prima la visita ai sotterranei, poi quella ai restauri in corso: i consiglieri comunali della Margherita hanno accompagnato una cinquantina di cittadini. Alla fine, il capogruppo Ivo Rossi non ha perso la ghiotta occasione di lanciare la sfida a Giustina Destro. Si è avvicinato alla pietra del vituperio, dove gli insolventi restavano in braghe di tela. E ha commentato: "Il fallimento non è solo quello materiale, di chi no paga. Ma è anche quello di chi promette e non mantiene, soprattutto se in gioco ci sono gli interessi della città". Così, Rossi ha "sfiduciato" la giunta Destro con il cedo bonis dell'epoca. Da parte sua, Angelo Boschetti ha ricordato come fra piazze e palazzo della Ragione funzioni, da sempre, il "vero centro commerciale della città" che rappresenta insieme una sorta di termometro della vitalità. "E poi non bisogna mai smarrire il giusto equilibrio fra commercio fisso, ambulante e ipermercati...". Tocca, infine, a Claudio Sinigaglia tratteggiare le idee-guida del programma con cui la Margherita andrà all'assalto di palazzo Moroni: "Intanto, ribadiamo che occorre fare subito l'auditorium. E va realizzato in via Trieste. Poi proponiamo il PalaGiotto con una tensotruttura a completamento dello stadio Euganeo. Ancora: sul modello del centro Brentelle puntiamo ad un parco simile in ogni quartiere. Infine, difendiamo l'idea di una città che promuove e puntiamo a candidare Padova a città della cultura per il 2007 o 2008". Oggi ancora visite guidate con il gruppo della Margherita: Odeo Cornaro, Orto Botanico, Specola, oratori. Alle 17 in Loggia Amulea concerto conclusivo dell'iniziativa.
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