L'apertura domenicale dei negozi del centro scatena le ire di Antonio Mattiazzo: "E' grave stravolgere la giornata dedicata al Signore" "Il sindaco contro i principi cristiani" Il vescovo condanna la Destro: "La politica non è più in grado di governare" Il capo della Chiesa padovana si scaglia contro la decisione dell'amministrazione comunale
Non perde occasione il vescovo Antonio Mattiazzo per scagliarsi contro l'apertura domenicale dei negozi. E lo fa proprio in vista del 6 aprile, giorno in cui nel centro storico di Padova le porte dei negozi si apriranno anche di domenica per garantire ai turisti e ai lavoratori la possibilità dello shopping settimanale. L'ultimo suo monito è stato giovedì sera a Cittadella, durante l'incontro con il mondo del lavoro che si è tenuto in Villa Rina, nell'ambito della visita pastorale nel vicariato di Cittadella. In una sala piena di politici, imprenditori, artigiani e commercianti, Mattiazzo ha condannato, ancora una volta con grande decisione e senza limiti, il provvedimento delle aperture festive dei negozi preso dall'amministrazione comunale. "La domenica è il giorno del riposo e della festa per eccellenza - ha detto l'alto prelato - è la giornata consacrata al Signore, al riposo e alla famiglia. Guai non trascorrerla così". Il massimo rappresentante della chiesa padovana ha posto ancora una volta in rilievo il problema del lavoro domenicale degli occupati nel commercio, una richiesta che arriva soprattutto dalla grande distribuzione: "Insieme al rischio della perdita del lavoro c'è anche il rischio del lavoro eccessivo, che pari al culto del denaro diventa una forma di idolatria. L'affollamento dei centri commerciali e del centro cittadino, la frenesia dei week-end sono diventati un assillo e rischiano di trasformarsi in una dipendenza alienante". Ma monsignor Mattiazzo questa volta è andato ancora oltre, scendendo concretamente nella realtà condannando apertamente la scelta dell'amministrazione comunale di aver deliberato l'apertura festiva dei negozi del centro storico: "Io non riesco a capire come il sindaco di Padova possa definirsi cattolico - ha detto a chiare lettere il vescovo - una scelta del genere va contro ogni principio cristiano". Un attacco durissimo, uno scontro senza precedenti tra la curia padovana e l'inquilino numero uno di Palazzo Moroni: "La politica oggi non è più in grado di governare la società - ha sottolineato senza mezzi termini Mattiazzo - oggi più che mai mancano politici che abbiano una visione globale della vita". "E' ora di guadagnare un po' di meno - ha concluso Antonio Mattiazzo - e di sorridere di più, assaporando al meglio la vita in ogni istante, sapendo anche accontentarsi di quello che si ha senza voler continuamente ricercare il guadagno". Parole, le sue, che sono state ampiamente condivise da tutte le categorie economiche presenti all'incontro e che per un attimo ha unito tutti i laici e i religiosi presenti in sala in uno scrosciante applauso. Ma cosa ne penseranno sindaco e amministratori cittadini?
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