Atto vandalico nella notte tra domenica e lunedì, seguito da una lettera contro il sindaco Franco Strappata la bandiera della pace del Comune
Strappata la la bandiera della pace issata nel municipio di Pontelongo. L'atto vandalico è stato compiuto nella notte fra domenica e lunedì ed stato seguito da una lettera anonima, indirizzata al sindaco Roberto Franco e ai carabinieri di Piove di Sacco, nella quale si critica la scelta del sindaco di issare il vessillo pacifista. Questo il testo della missiva: "L'esposizione della bandiera dell'arcobaleno non è conforme a quanto previsto dagli articoli 323 (abuso d'ufficio), 327 (eccitamento al dispregio e vilipendio delle istituzioni), 392 (esercizio arbitrario delle proprie ragioni con violenze sulle cose) del codice penale e a quanto previsto dalle direttive della presidenza del Consiglio. Se pretendiamo il rispetto del codice penale dai cittadini, anche il sindaco lo deve rispettare". La notizia dell'atto vandalico è stata divulgata dal sindaco nel corso dell'ultima seduta del consiglio comunale, e a sostegno del primo cittadino la maggioranza ha approvato una una mozione dal titolo "No alla guerra preventiva in Iraq: iniziative per una vera cultura di pace e non violenza". La mozione chiarisce che il consiglio si adopererà a diffondere una vera cultura di pace e di non violenza nel proprio territorio. In questo senso condivide l'adesione dell'Amministrazione comunale all'invito del vescovo di Padova a riesporre la bandiera della Pace dal balcone della sede municipale, quale testimonianza di valori condivisi da tutta la comunità di Pontelongo. "Sono indignato - ha commentato il sindaco, Roberto Franco - per questo gesto; certamente non ci fermerà nella nostra azione di diffusione della cultura di pace. Ricordo inoltre che per l'Italia esiste un vincolo nell'articolo 11 della nostra Costituzione: l'Italia ripudia la guerra come strumento di offesa alla libertà degli altri popoli, e come mezzo di risoluzione delle controversie internazionali. Noi riesporremo la bandiera, come gran parte dei cittadini di Pontelongo.
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