Colorito corteo ieri a Este seguito anche da diversi docenti Mille ragazzi gridano: "Pace" Colpisce lo striscione "Ombre di guerra" del Corradini
In mille a favore della pace. "Ombre di guerra", lo stendardo gigantesco made in "Corradini" raffigurante gli incubi che sempre una guerra reca con sè, ieri mattina apriva il corteo per la pace organizzato dagli studenti delle medie superiori di Este.
Un migliaio circa i ragazzi, una ventina i docenti, numerosi aderenti all'associazione Totem, i ragazzi di Ya Basta, don Federico del Patronato Redentore e militanti di Emergency: queste le multiformi anime della mobilitazione sfilate tutte assieme lungo le strade con slogan e striscioni inneggianti alla pace. Un corteo assolutamente tranquillo, discretamente controllato da vigili urbani e carabinieri, che alla fine ha formato un gigantesco giro tondo in piazza dopo un breve comizio seguito con forte interesse dai giovani presenti.
Un'unica bandiera, quella della pace, per numerosi striscioni tutti rigorosamente scritti a mano dai diversi istituti: "Pace: l'unica rivoluzione", "Oltre le bandiere, uniti per la pace", "Contro la guerra, insieme per la pace". Scuole vuote, dunque, ieri mattina. In massa e in ordine gli studenti hanno urlato il loro no alla guerra. "Sono in tanti a pensare che la guerra è un'assurdità", ha detto alla fine, in piazza Maggiore, Francesca Segato degli "Studenti in rete". "Dobbiamo trovare un'altra strada. Stiamo con la maggioranza dell'umanità", ha preso la parola Giorgio Brasola dell'Associazione Ya Basta. Ad ascoltarli una moltitudine di giovani con storie ed esperienze diverse tra loro. Poco più in là i docenti: erano più numerosi dell'ultima volta. Contro la Moratti se ne erano visti in piazza quattro in tutto. Ieri mattina erano oltre venti: molti del Corradini ma anche qualcuno del liceo, del Fermi e dell'Itis. Dopo il comizio tutti i ragazzi si sono riversati al banchetto di Emergency. Molti hanno acquistato le magliette dell'Associazione, in centinaia hanno firmato l'appello contro la guerra.
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