POLITICA VENETA. "Un comitato in ogni collegio" Parte da Vicenza la rincorsa dell'Ulivo Società civile, eletti e partiti: un patto a tre per costruire il futuro
Il nuovo Ulivo vuole germogliare dal basso, vuole creare nuove radici costruendo, com'era stato stabilito dall'assemblea nazionale di Chianciano, un comitato in ogni collegio elettorale. "Anzi, in ogni condominio", racconta il coordinatore veneto Andrea Ferrazzi, dando una pennellata di colore alle decisioni prese ieri a Vicenza, nel corso del primo incontro dei Comitati veneti per l'Ulivo. Nel pomeriggio più di duecento persone provenienti da tutta la regione si sono ritrovate all'hotel Alfa per cominciare a costruire la futura Federazione veneta dell'Ulivo. Nell'occasione, per la prima volta dopo aver lasciato il consiglio regionale, è tornato sotto i riflettori Massimo Cacciari. Oltre all'ex sindaco di Venezia, hanno partecipato all'incontro operativo numerosi segretari regionali di partito: Bottacin (Margherita), De Piccoli (Ds), Atalmi (Comunisti italiani), Donadi (Italia dei Valori). Assente invece De Marchi (Verdi), che pure era annunciato della partita, mentre Vazzoler (Sdi) è fatto rappresentare dal segretario vicentino. Presenti anche i parlamentari del centrosinistra Paolo Giaretta e Tiziano Treu. "La proposta di costruire i comitati dell'Ulivo collegio per collegio - racconta Ferrazzi - ha ricevuto più di cento adesioni. La Federazione veneta, per la cui costituzione Cacciari ha spinto con forza, nascerà appoggiandosi su tre gambe: i partiti, gli eletti e gli amministratori, e la società civile. Ora serve che il progetto venga articolato, che la Federazione dell'Ulivo veneto si strutturi, che le forze promotrici si trovino attorno a un tavolo per stilare lo statuto e il programma". I segretari dei partiti presenti a Vicenza hanno detto sì alla "costituente" dell'Ulivo prossimo venturo, che avrà come spina dorsale i comitati creati nei collegi elettorali. "Con un lavoro che abbiamo prospettato quasi porta-a-porta - sintetizza Ferrazzi - intendiamo valorizzare le energie della società civile, e sono tante, che hanno la voglia, l'intenzione di impegnarsi nella politica. Lo faremo cercando anche di cambiare i partiti che partecipano al progetto perché non potranno più avere il carattere totalizzante del passato". Il nuovo Ulivo veneto aperto alla società civile comincerà a prendere forma già nei prossimi giorni, con la convocazione del comitato per lo statuto, che sarà più in là seguito dalla "convention" costitutiva. Dalla quale usciranno gli uomini, il programma e, come si sono augurati gli oltre 200 promotori ieri al coordinamento di Vicenza, un'"anima unitaria" capace di amalgamare i contributi dei partiti, degli eletti e della società civile.
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