RASSEGNA STAMPA

Il Mattino di Padova
23 febbraio 2003

Conselve ha revocato in anticipo la convenzione sui lavori pubblici
Il Comune "divorzia" da Cosecon

Opere pubbliche, appalti, progettazione dei lavori e service urbanistico: "separazione consensuale" tra Palazzo Zen e la Cosecon. La giunta comunale ha deciso in questi giorni di risolvere anticipatamente la convenzione stipulata nemmeno un paio d'anni fa con la Spa a prevalente capitale pubblico del Conselvano.
Una formalità burocratica che assume anche una certa valenza politica: dal cambio di amministrazione Comune di Conselve e Cosecon non viaggiano più sullo stesso binario. Nel 2001 l'amministrazione del sindaco Antonio Paoni aveva sottoscritto con la Cosecon una convenzione con cui affidava la progettazione e la realizzazione di alcuni interventi previsti dal piano triennale delle opere pubbliche. La scelta di allora fu dettata dalla carenza di personale tecnico che avrebbe rallentato notevolmente il piano dei lavori previsti da Palazzo Zen. Una decisione che la nuova amministrazione guidata da Luciano Sguotti giudica ormai superata, sia per le nuove assunzioni all'Ufficio Tecnico che per alcune difficoltà di gestione delle opere legate soprattutto ai tempi. In più occasioni il sindaco di Conselve aveva sottolineato questo aspetto fino all'ultima mossa. Ora tutti i progetti affidati alla Cosecon torneranno all'ufficio tecnico mentre il Comune si impegna a versare poco più di 18 mila euro alla Spa per il lavoro svolto in questi mesi. "Sono venute meno le motivazioni che avevano giustificato l'affidamento esterno delle opere pubbliche. - spiega il sindaco Sguotti - Oggi possiamo contare su un organico accresciuto da nuove assunzioni e mobilità da altri uffici e questo ci consente di realizzare in economia progettazioni che prima dovevano essere affidate a terzi. Negli ultimi mesi ci sono stati anche dei problemi legati ai tempi, pertanto preferiamo che sia il Comune a gestire direttamente il piano delle opere". La Cosecon riceverà per il lavoro svolto quasi 13 mila euro più altri 5 mila per i diritti di segreteria versati al momento della stipula del contratto. Renato Marcolin, presidente della Spa, non fa drammi: "E' una decisione che rispettiamo e alla quale ci adeguiamo. - commenta - Al momento della stipula il Comune era in difficoltà e noi abbiamo cercato di aiutarlo, come facciamo con tutti i nostri soci".

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2 marzo 2003
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