RASSEGNA STAMPA

Il Mattino di Padova
11 febbraio 2003

La storica fabbrica rischia di chiudere. La Fiom s'appella ai deputati
Le Officine Stanga sul binario morto
I delegati: "Siamo rimasti solo in 300 e le commesse ferroviarie sono esaurite"
Lunedì corteo ed incontro con il prefetto

Officine Meccaniche Stanga, addio. Una delle fabbriche storiche - che fino agli anni '80 insieme all'azienda gemella di Cittadella, arrivava ad occupare circa mille tute blu - rischia di chiudere i battenti per sempre. Ieri mattina, davanti ai cancelli i parlamentari Giuseppe Gaburro (Udc), Tino Bedin, della Margherita e Piero Ruzzante dei Ds con i consiglieri regionali Flavio Zanonato, Gianni Gallo e Severino Galante. I delegati Candido Salvato ed Erminio Lunardi (Fiom) ed i sindacalisti Luciano Gallo ed Amerigo Lissandron, hanno lanciato un drammatico appello.
Il messaggio più struggente è risultato quello di Lunardi. "Abbiamo lavoro solo fino a maggio. Stiamo terminando le ultime commesse per costruire alcuni locomotori, tipo 464, per la Bombardier ed alcune carrozze per la tedesca Siemens. Siamo rimasti in 300, di cui 30 sono già in cassa integrazione a zero ore. Oggi in Italia i politici sono fortissimi. Sono loro che dovrebbero impegnarci di più per salvare le Officine Stanga. Si devono impegnare di più tutti i politici, compresi quelli della Quercia". Salvato, invece, si è soffermato di più sulle carenze dell'attuale management della fabbrica di Corso Stati Uniti rispetto ai dirigenti di una volta. "I tecnici e gli amministratori non sono più gli stessi - ha sottolineato il nuovo leader della classe operaia padovana - Lo stesso Marchiorello, il nostro padrone insieme a Nicola Fiore di Caserta, si fa vedere sempre meno. Sembra che tutti ci abbiano abbandonati. Eppure la Stanga resta sempre un'azienda molto qualificata, capace di produrre treni di alta qualità".
Tutti i parlamentari si sono dimostrati disponibili a venire incontro all'appello lanciato dai sindacalisti e dai delegati. Così Ruzzante: "Nonostante le difficoltà del mercato, la Stanga resta un'azienda strategica nazionale nel panorama della produzione e della riparazione dei treni. Purtroppo se oggi le Officine Meccaniche sono in crisi la colpa è anche di questo brutto governo che non ha mai fatto decollare il piano nazionale sul trasporto pubblico ed in particolare di quello su rotaia. Comunque noi diessini faremo di tutto per rilanciare la Stanga, una delle fabbriche più significative del Nord est anche dal punto di vista politico e sindacale".
Luciano Gallo e Lissandron, invece, hanno parlato delle prossime iniziative che i dipendenti effettueranno per attirare l'attenzione anche dell'opinione pubblica. Lunedì mattina le tute blu andranno in corteo sotto le finestre della Prefettura, in piazzale Antenore e s'incontreranno con il prefetto Gian Valerio Lombardi. Nel frattempo, Zanonato con Galante e Gianni Gallo discuteranno della grave situazione che si è creata alla Stanga anche in consiglio regionale.

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11 febbraio 2003
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