RASSEGNA STAMPA

Il Gazzettino
27 dicembre 2002
di P.P.>

CONSELVE. L'ha realizzata in centro il comitato cittadino che è contrario alla grande struttura di vendita
Una mostra ha spiegato il "mostro" outlet

Mostra natalizia "insolita" a Conselve. Invece delle statuine del presepe e delle classiche strenne, in piazza XX Settembre è stata allestita la mostra sull'outlet . Un'iniziativa di Legambiente, circolo "Il Pettirosso" di Conselve, insieme al comitato "Outlet ... no grazie!", all'Agesci, al Commercio equo e solidale, alla cooperativa El Tamiso, all'Ascom e alla Confesercenti.
Il titolo della mostra era "Outlet perchè? I motivi e le ragioni del NO". Era già stata allestita qualche tempo fa, davanti al municipio, prima di un consiglio comunale dedicato proprio all'outlet . All'epoca le cose non andarono molto bene, visto che il sindaco Luciano Sguotti aveva fatto smantellare la mostra dalle forze dell'ordine. La causa, a quanto pare, era legata alla mancanza di una richiesta di permesso per allestirla. Ma questa volta l'errore non è stato ripetuto.
Vittorio De Zanche del comitato "Outlet ... no grazie!" spiega: "Abbiamo voluto far meglio capire ai cittadini la storia del "mostro" Outlet. Una struttura che dovrebbe raggruppare su un'area di 137mila metri quadrati, compresi i parcheggi, ben 127 negozi di abbigliamento firmato, e che richiamerebbe circa 6 milioni di visitatori l'anno. Il nostro comitato intende dimostrare che a fronte di pochi e fittizi vantaggi economici per la collettività, l'impatto sulla qualità della vita nel Conselvano sarebbe disastroso. Traffico caotico su strade già insufficienti e inquinamento atmosferico provocato da milioni di veicoli renderebbero invivibile il nostro territorio. Non dimentichiamo che proprio il Conselvano, secondo una recente ricerca dell'Usl 17, per mortalità a causa di tumori e per numero di aborti spontanei è largamente al di sopra della media nazionale. Non dimentichiamo - conclude il rappresentante del comitato - che la chiusura di numerosi negozi della zona provocherebbe lo svuotamento dei centri storici con ripercussioni sulla qualità della vita e l'aumento della microcriminalità".

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3 gennaio 2003
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