RASSEGNA STAMPA

La Repubblica
31 dicembre 2002
di Giovanna Casadio

Anche l´opposizione fa il bilancio di fine anno. Interrogazione sui vantaggi della sanatoria fiscale per l´azienda di Berlusconi
"Condono, Mediaset sia esclusa"
L´Ulivo attacca: nuovo caso di macroscopico conflitto d´interessi

ROMA - Nulla di nuovo sul fronte del governo. Anzi c´è molto di vecchio. "Una minestra riscaldata e andata a male", va all´attacco Francesco Rutelli, il leader della Margherita che a botta calda - quando il premier Berlusconi ha appena concluso la conferenza stampa di fine d´anno - aggiunge un paio di cose all´offensiva già condotta dall´Ulivo durante il bilancio politico di fine d´anno, poche ore prima. "Con il centrodestra al potere l´Italia purtroppo ha imboccato una china di declino", è la pesante analisi dell´Ulivo. Che elenca i dati, in un contro-dossier "con le vere cifre, quelle che il presidente del Consiglio non darà". Sono la preoccupante fotografia di "un´Italia meno competitiva, che nell´area dell´euro presenta una crescita inferiore rispetto alla media e un´inflazione maggiore, con meno produzione industriale, consumi, investimenti, esportazioni, ad eccezione dell´occupazione che è un´eredità dei governi del centrosinistra".
E poi, ci sono quel paio di cose tutt´altro che secondarie, diciamo pure decisive. Ad esempio il conflitto d´interessi che attraversa come un filo rosso l´attività di un anno e mezzo di governo Berlusconi, dal varo delle leggi sulle rogatorie al falso in bilancio, dalla Cirami sul legittimo sospetto fino all´ultimo caso: la sanatoria fiscale. Con i condoni previsti in Finanziaria infatti, per le aziende Mediaset arriverebbe, come rivelato da ieri da Repubblica, un colpo di spugna di cento milioni di euro. Ebbene, sulle sanatorie fiscali e gli interessi del presidente del Consiglio i Ds hanno presentato un´interrogazione parlamentare e chiedono che Mediaset sia esclusa dai condoni; di evitare insomma tanto "macroscopiche forme di conflitto di interesse".
Il capogruppo diessino, Luciano Violante, ipotizza un emendamento ad hoc; la richiesta quindi è che il ministro Tremonti si presenti in Parlamento e ne risponda. Tremonti chi? "Il ministro più competente... per gli evasori", è la battuta con cui Piero Fassino, il segretario dei Ds, e Francesco Rutelli divagano per un momento dal pesante "j´accuse" sui danni a cui il governo della Casa delle libertà sta portando l´Italia.
Fondo verde-Ulivo, qualche problema con i microfoni, la conferenza stampa del centrosinistra vede schierati - oltre a Rutelli e Fassino - Boselli (Sdi), Parisi (Margherita), Grazia Francescato (Verdi), Rizzo (Pdci), Ostillio (Udeur) e Luciana Sbarbati (Repubblicani europei). E registra ottimismo sul futuro dell´Ulivo: "Siamo pronti ad affrontare la sfida elettorale nell´eventualità di elezioni anticipate". Più esplicito Rutelli: "Se facessero ora le elezioni, le vinceremmo. Proprio per questo loro eviteranno di farle. Siamo con Rifondazione al 47%, la Cdl è al 46%. Ma come diceva Montanelli, è meglio che gli italiani si immunizzino nei confronti di Berlusconi prima di votare di nuovo". La "maretta" dentro l´Ulivo è sul programma di riforme istituzionali, se cioè si punta al premierato e si boccia del tutto il presidenzialismo. Perciò è previsto un vertice prima dell´8 gennaio, quando saranno illustrate. Parisi: "Sì al dialogo sulle riforme ma senza una telecamera puntata alla tempia, ci vuole un´informazione corretta". E D´Alema annota in serata: "Il paese è privo di una guida autorevole".

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