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RASSEGNA STAMPA![]() Il Mattino di Padova ![]() di Nicola Stievano |
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Attesa per il dibattito a Conselve dove il sindaco spiegherà lo stop al centro commerciale L'Outlet della discordia Una mostra ostile e un Consiglio straordinario
C'è attesa per il consiglio comunale straordinario e aperto al pubblico sullo sviluppo del centro commerciale di abbigliamento griffato, l'Outlet conselvano che tanto sta facendo discutere. Questa sera alle 20.30 in municipio il sindaco spiegherà i motivi dello stop imposto al progetto miliardario per la verifica legale dei procedimenti. Sono stati invitati anche i rappresentanti della società che dovrà costruire il centro commerciale, la stessa che qualche anno fa ha aperto l'Outlet di Serravalle Scrivia in Piemonte, una cittadella degli acquisti da tre milioni di visitatori l'anno. In primo piano, al di là dei dettagli del progetto, l'impatto di un punto vendita di simili dimensioni sul tessuto viario della Bassa Padovana e le possibili ricadute sull'ambiente e sul commercio locale. Conselve è divisa fra entusiasmo e preoccupazione. A farsi portavoce di quest'ultimo stato d'animo il comitato popolare "Outlet? No grazie!", nato di recente dal sodalizio di Ascom, Confesercenti, Legambiente, Agesci, Lasciateci respirare, Aiab e cooperativa Millesoli. Un'ampia schiera di commercianti locali, insieme agli ambientalisti e al mondo del volontariato, non vede di buon occhio il progetto Outlet e prevede solo danni per Conselve e il suo territorio. Per spiegare le loro ragioni i rappresentanti del comitato questa sera allestiscono una mostra all'ingresso del municipio con i dettagli e la storia del progetto accompagnati dalle previsioni sulle conseguenze sul traffico, il tenore di vita e la qualità ambientale in caso di apertura. "In questi mesi - spiega Ferdinando Longhin del comitato - abbiamo spesso sentito parlare i sostenitori dell'Outlet che vedono solo vantaggi senza porsi il problema del rovescio della medaglia. Nel Conselvano non abbiamo bisogno di cemento, abbiamo già dato in questi termini, basta considerare l'ampliamento dell'area industriale e le conseguenze sulla salute dei cittadini. Anche in termini di posti di lavoro non vediamo grandi prospettive, anzi molte attività commerciali saranno costrette a chiudere. Riguardo al traffico poi, non è difficile immagine colonne d'auto fino in centro".
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25 ottobre 2002 rs-308 |
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