MOVIMENTO CITTA' FUTURA "Padova snobba il Consiglio delle comunità straniere"
Che fine ha fatto il Consiglio delle comunità straniere? Se lo chiede preoccupato il Movimento Città Futura che ieri, in una conferenza-stampa, ha in parte criticato l'attuale amministrazione comunale che non dà molto peso alla realtà straniera in città, e in parte ha annunciato la propria intenzione di organizzare un convegno regionale su questi temi.
Il coordinatore del Movimento, Gianfranco Destro, insieme all'ex assessore al Sociale Giovanni Santone, all'ex parlamentare Alessandro Tessari e ad un rappresentante degli stranieri in città, Isak Fetahi, ha deciso di intervenire pubblicamente dopo i fatti di Treviso relativi alla protesta degli immigrati senza casa.
"Padova nel '96 si è dotata di un regolamento per l'istituzione di un Consiglio delle comunità straniere - ha ricordato Santone - che dev'essere un organo di rappresentanza, un interlocutore politico democratico, così da contribuire all'integrazione". Ma, hanno sottolineato i responsabili del Movimento Città Futura, l'attuale amministrazione ha modificato il regolamento dividendo il Consiglio degli stranieri e indebolendolo.
E' stato ammesso che il Consiglio delle comunità straniere è stato trascurato dagli stessi stranieri: "Ma dev'essere compito delle istituzioni pungolarli, creare le condizioni per uno scambio vero tra amministrazione e realtà straniere", ha specificato Alessandro Tessari. "Altrimenti", ha aggiunto, "corriamo il rischio, ad esempio, che islamici alla deriva diventino facile preda per gli estremisti di Al Qaida". Il Movimento Città Futura si farà promotore presso l'Ateneo affinchè sia attivato un gruppo di lavoro, cosicchè la città parli agli immigrati, insegnando i valori della nostra cultura e assorbendo i valori delle altre culture, per un dibattito capace di avvicinare i popoli.
Un'impresa non facile, ma considerata indispensabile per lo sviluppo sociale, solidale e culturale di Padova.
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