Il Comune di Conselve crede in una gestione meno affaristica Sguotti invita la Cosecon a cambiare
CONSELVE. «Staremo col fiato sul collo al consiglio d'amministrazione finché non saranno messe in pratica le scelte che porteranno ad una nuova struttura societaria e alla modifica dello statuto. Il CdA è chiamato ad operare positivamente e non a frenare, nel cui caso sarà la proprietà a prendere dei provvedimenti».
Il sindaco di Conselve Luciano Sguotti (nella foto) ha ribadito sabato scorso nella lunga assemblea dei soci della Cosecon la sua posizione: o si cambia o ci saranno delle conseguenze ai vertici della società. Del resto tutti i sindaci del Conselvano, che compongono il gruppo storico della Spa a prevalente capitale pubblico, hanno confermato in un documento comune la necessità di dare un volto nuovo alla Cosecon per adeguarla ai progetti futuri. Il documento, presentato in assemblea, è stato sottoscritto anche dai comuni di Piove di Sacco, Monselice e dalla Provincia di Padova. Dopo i venti di tempesta e i confronti tra soci, spesso aspri, dei giorni scorsi, sabato scorso la proprietà ha trovato un'intesa sul piano aziendale illustrato dal presidente Marcolin. Per il futuro la società svilupperà il suo operato sui tre settori in cui è già attiva da tempo: energia, ambiente e formazione. Continuerà naturalmente anche l'attività immobiliare sia per le aree produttive che per quelle residenziali mentre è previsto un ulteriore sviluppo dei servizi ai comuni soci. Si dice soddisfatto Renato Marcolin, presidente della Cosecon: «Finalmente abbiamo dato spazio al dialogo e ci siamo confrontati sui progetti operativi della società. Da qui l'idea di ritrovarci a fine ottobre per fare il punto della situazione e procedere con la realizzazione del piano aziendale che ha trovato il consenso dei sindaci. E' tiepidamente positivo, con qualche distinguo, il giudizio del sindaco di Conselve, che dal giorno della sua elezione non ha risparmiato bordate alla società: «E' un piano discreto ma parziale - spiega Sguotti - e al momento restano delle lacune dal punto di vista della struttura societaria e dello statuto. Saranno questi i punti sui quali ci sarà da lavorare nelle prossime settimane. La proprietà storica, insieme ad altri soci, ha dato mandato al presidente per arrivare a definire alcune proposte operative da presentare in assemblea entro la fine di ottobre. Inoltre dobbiamo creare le condizioni per consentire l'ingresso di partner privati».
|