RASSEGNA STAMPA

Il Gazzettino
7 settembre 2002
di St.M.

CONSELVE
Al Cosecon va in scena un'assemblea di fuoco Sguotti: "Risposte concrete o i vertici rischiano"
<È il dato più eclatante che emerge tra i 460 iscritti delle medie. Eppure saltano i corsi di italiano, mancano i soldi>

Assemblea dei soci della Cosecon spa all'insegna dell'incertezza questa mattina a viale dell'Industria. Non sono bastati i numerosi incontri che si sono tenuti in questi giorni per rasserenare gli animi, soprattutto dei sindaci che storicamente detengono quasi la maggioranza delle quote azionarie della grossa società della Bassa Padovana. La posta in gioco è ancora una volta alta.
Dopo l'ultima assemblea, durante la quale il sindaco di Conselve Luciano Sguotti, insieme ad altri primi cittadini del centro-sinistra, aveva chiesto ai vertici della Cosecon spa la presentazione di un piano aziendale per capire quali fossero i progetti futuri della società, oggi sarà il momento della presentazione dei documenti richiesti.
"Io non sono ancora riuscito - ha detto Sguotti - a visionare i documenti richiesti. In questo periodo ho notato troppa titubanza e una certa difficoltà ad effettuare il passaggio di qualità da noi richiesto". A questo punto ci si chiede se possano essere in pericolo le nomine ai vertici della società.
"Faremo gestire il futuro - ha risposto Sguotti - a chi lo saprà fare. Se domani le risposte non saranno concrete, o consone alle nostre richieste, saremo costretti a fare un ammonimento formale ai vertici della società.
E su questo, noi sindaci storici, siamo tutti d'accordo. Il nostro obiettivo è quello di creare delle prospettive nuove per la società". I "sindaci storici" sono quelli dei Comuni di Conselve, Arre, Agna, Anguillara Veneta, Bagnoli di Sopra, Cartura, Candiana, Bovolenta, Maserà, Terrassa Padovana e Tribano. L'assemblea prenderà il via questa mattina alle 10 nella sala convegni della Cosecon spa.

VAI ALLA PAGINA PRECEDENTE | STAMPA LA PAGINA | VAI A INIZIO PAGINA

11 settembre 2002
rs-251
home page
scrivi al senatore
Tino Bedin