Non è una scelta dell'IRA quella di "traslocare a Selvazzano"
Non ci si può sbarazzare degli anziani non autosufficienti del Guido Reni
Una Casa di Riposo deve "vivere" all'interno del suo bacino di utenza
Il 25 febbraio 2006 al teatro San Carlo si tenne un convegno "Iniziamo dal Guido Reni" per parlare di "una politica per gli anziani e con gli anziani". Organizzato dal Comitato ospiti e familiari dell'IRA, vennero invitati gli abitanti del Quartiere 2 nord, il Consiglio di quartiere, i Comuni di Cadoneghe, Campodarsego, Limena, Vigodarzere, Vigonza, il Comune di Padova, la Provincia di Padova con la presenza dell'assessore Salvò, la Regione Veneto e il sindacato Pensionati. Lo scopo è stato quello di sensibilizzare le autorità pubbliche informandole sulla mancata programmazione della destinazione dei 78 ospiti non-autosufficienti, residenti al "Guido Reni".
Nel corso del Convegno si disse che il "Guido Reni" non deve chiudere perché dal 1987 l'IRA offre un aiuto concreto alle famiglie degli Ospiti di anziani Non-autosufficienti, che necessitano giornalmente di una assistenza medico/geriatrica coadiuvata da operatori qualificati, indispensabile per la loro sopravvivenza. La struttura occupa un'area di 4.500 mq. su un totale di un'area di 10.000 mq., ma su questa area la Provincia ha deciso di realizzare la nuova scuola Marchesi.
Dall'articolo del Gazzettino di venerdì 30 marzo 2007 "Scuole, due nuove sedi per Valle e Marchesi", apprendiamo che l'assessore Luciano Salvò dice: "I cantieri apriranno i battenti entro la fine dell'anno" e inoltre " il nuovo Marchesi verrà realizzato in via Reni, nell'ex Configliacchi, dove c'è già la struttura utilizzata dall'IRA, che a sua volta traslocherà a Selvazzano."
Qui vogliamo ribadire, in primo luogo alla Provincia, che è troppo facile sbarazzarsi di anziani non-autosufficienti, perché privi di capacità contrattuali e non portatori di voti. Il problema anziani è gravissimo per la società padovana, e se non viene affrontato oggi contestualmente al problema scuole, la piaga della non-autosufficienza, diventerà irrisolvibile e porterà a forti conflitti sociali. Vogliamo qui ribadire ulteriori considerazioni del Convegno.
1. Il Guido Reni non si deve chiudere perché offre servizi al Quartiere 2 Nord - Arcella/San Carlo/Pontevigodarzere, e ai Comuni limitrofi.
2. Riteniamo che una Casa di Riposo deve "vivere" all'interno del suo bacino di utenza, e chiudere il "Guido Reni" unica struttura del Quartiere 2 Nord, appare una scelta irresponsabile perché il Quartiere verrà privato di un presidio sanitario assolutamente necessario per i 110.000 abitanti di questa area metropolitana.
3. Non è una scelta dell'IRA quella di "traslocare a Selvazzano" . La struttura di Selvazzano sarà dedicata all'area Abano-Montegrotto- Selvazzano-Colli Euganei, non certamente per il Quartiere 2 Nord che vedrebbe i familiari degli ospiti doversi "licenziare dal posto di lavoro" per poter, ogni giorno mezzogiorno e sera, partire da San Carlo, Pontevigodarzere, Arcella per dare da mangiare ai propri cari (e la soluzione non è risolvibile con le badanti!).
4. Vorremmo, come cittadini, che ci fosse l'impegno del Comune e della Provincia di Padova , dei Comuni limitrofi e altri Enti per trovare, in zona (quartiere 2 Nord), una nuova area per la costruzione di una struttura per anziani non-autosufficienti, sostitutiva del Guido Reni, oppure la ricostruzione della struttura sanitaria nell'attuale area ex Configliacchi, spostando il Marchesi in altra zona con minore densità abitativa, ma con una offerta di servizi pubblici adeguati (leggi prolungamento del SIR1).
Con questa riflessione vogliamo solo suscitare un dibattito che dovrebbe essere proposto dal Quartiere 2 Nord, autorità politiche ed enti, con la partecipazione del Nuovo Comitato Ospiti e Familiari dell'IRA, nell'interesse degli abitanti della zona interessata.
Guido Rossi è stato componente dell'Esecutivo 2001-2006 del Comitato Ospiti
e Familiari IRA
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