Trecento "pigotte" per l'Unicef dagli anziani ospiti dell'Ira
(I.Th.) Trecento le pigotte che gli ospiti dell'Istituto di riposo per anziani di via Beato Pellegrino hanno preparato per la campagna dell'Unicef "Adotta una pigotta". Ieri all'Ira le bambole di pezza sono state presentate al pubblico e alle autorità. «Un'iniziativa importante - ha ricordato l'assessore comunale Monica Balbinot - perché unisce comunicazione e solidarietà».
Da sette anni, attraverso il Servizio Educativo, l'Ira promuove il progetto Unicef per realizzare le "pue di pezza", coinvolgendo nell'operazione gli ospiti dell'istituto, i volontari, i familiari. Chi confeziona i vestiti, chi attacca i capelli, chi disegna la faccia, chi cuce e inserisce l'ovatta all'interno, chi mette gli elastici: tutti danno una mano per cucire una bambola che ricorda l'infanzia e un mondo ormai passato. Il materiale usato, stoffa, lana, pizzi, bottoni, nastri, viene regalato dai cittadini. Il risultato è un pezzo unico per i modelli dei vestiti, gli accostamenti di colori, le acconciature, le espressioni del viso, i particolari curati nel dettaglio.
Alla base, c'è un lavoro di èquipe vincente. «Una terapia occupazionale - spiega il presidente Ira , Tino Bedin - che aiuta le persone che vivono qui e le fa sentire utili». «Il progetto Pigotta - continua Alfredo Zannini dell'Unicef di Padova - è il recupero di una vecchia tradizione. Delle circa duemila bambole che produciamo, ben trecento vengono dall'Ira ». Il costo di ogni Pigotta è di venti euro. «Chi compera una bambola - prosegue Zannini - aiuta un bambino, perché il ricavato va usato per le vaccinazioni complete». Le Pigotte si trovano nel negozio Unicef di via San Canziano o sotto il Salone, nel laboratorio Unicef, dopo l'11 dicembre.
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