Lo hanno reso noto i senatori dell'Unione Immigrati: Corte Europea sospende 11 espulsioni verso la Libia
Roma, 11 mag. (Adnkronos) - La Terza Sezione della Corte europea
dei Diritti dell'uomo ha sospeso l'espulsione verso la Libia di undici
immigrati, giunti a marzo a Lampedusa. La decisione è stata resa nota
dai senatori dell'Unione componenti della Commissione per la tutela e
la promozione dei diritti umani, nel corso di una conferenza stampa a
Palazzo Madama. La Corte, accogliendo un ricorso presentato da un team
di avvocati, guidati da Antongiulio Lana a nome di 79 emigrati, ha
emesso il provvedimento d'urgenza nel quale e' ricordato che
''nell'interesse delle parti'' il governo italiano ''non deve
espellere'' undici degli immigrati giunti a Lampedusa. Una decisione
vincolante per le autorita' italiane.
Quanto al merito, la Corte europea si pronuncera' nelle prossime
settimane. Gli avvocati degli immigrati sostengono, infatti, che la
Libia non offre garanzie adeguate per la tutela dei diritti umani
delle persone espulse dall'Italia che giungono sul suo territorio,
''la Libia -fanno notare i senatori- e' l'unico paese del Mediterraneo
a non aver ratificato la convenzione di Ginevra''. ''La prima volta
-fanno notare le senatrici Tana de Zulueta (Verdi) e Chiara Acciarini
(Ds), che uno Stato europeo viene sanzionato per espulsione verso un
terzo paese quale e' la Libia. Questo dimostra come le espulsioni
sommarie attuate dal governo italiano avvengano al di fuori della
legalita'''. Contro la stessa Bossi-Fini ma anche, quindi, contro le
norme internazionali sul diritto d'asilo.
Il senatore della Margherita Tino Bedin ha
ricordato come anche al vice commissario europeo Frattini ''ha
manifestato dubbi sulle procedure''. Il presidente del Cir, Rino
Serri, si e' appellato a tutti i gruppi parlamentari affinche'
richiedano al governo chiarimenti in materia di politica
dell'immigrazione: ''dopo la decisione presa dalla Corte europea -ha
spiegato- la risoluzione del Parlamento europeo che condanna i
respingimenti di massa, la politica seguita sin qui dal governo non
puo' continuare''. E c'e' stato anche chi ha fatto notare ''l'assenza
giustificata'' del senatore Martone impegnato nell'aula di palazzo
Madama a respingere, a suon di emendamenti, l'articolo 6 del ddl sulle
forze di polizia, all'esame dell'aula di palazzo Madama, che
riguarderebbe proprio il finanziamento dell'accordo con la Libia.
Nell'occhio del ciclone anche i centri di prima accoglienza dove
gli addetti ai lavori chiedono di poter accedere per potere verificare
le singole situazione e l'effettivo accesso alle procedure di asilo
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