Immigrati: Senato, Unione chiede audizione Pisanu su espulsioni
Roma, 17 mag. - (Adnkronos) - I senatori dell'Unione sono
intervenuti nell'aula di palazzo Madama per chiedere ancora una volta
che il governo riferisca sulle espulsioni verso la Libia. Una
richiesta ribadita con forza alla luce delle notizie riportate da
alcuni quotidiani sull'espulsione di 50 immigrati del Centro di
permanenza temporanea di Lampedusa.
''Quanto sta accadendo è molto grave -ha detto in aula Nuccio
Iovene, dei Ds- e non è la prima volta, poiche' gia' in altre
occasioni si sono levate in questa aula proteste e richieste di
chiarimento per quanto stava accadendo. Il governo si è nascosto
sistematicamente dietro un artificio linguistico''.
Francesco Martone (Prc) ha ricordato che un ''documento
ufficiale comunitario, reso pubblico l'11 aprile, denunciava le
condizioni disumane nelle quali sono tenuti gli immigrati in Libia, di
fatto contraddicendo l'interpretazione surrettizia e unilaterale data
dal governo italiano''. Ma i senatori hanno anche un altro dubbio: se
gli espulsi sono ''stati messi in grado o meno di accedere ad un
servizio di assistenza legale adeguato nel centro di Lampedusa''.
E' stato lo stesso Martone a raccontare di essere
stato nel ''Centro di Crotone, dove mi è stato impedito di accedere
con un mio assistente parlamentare e collaboratore, rendendomi quindi
impossibile lo svolgimento del mio compito di ispezione
parlamentare''. La mancanza infatti di un traduttore e di un legale
rende vano qualsiasi contatto con gli immigrati dei centri.
''Riteniamo -ha detto Gianfranco Pagliaruolo del Pdci-
l'espulsione clandestina un fatto gravissimo nel merito e nel metodo.
Chiedo con la massima urgenza al governo notizie relative a questo
trasferimento avvenuto in gran segreto, come da lettura del
quotidiano''.
Anche per Antonello Falomi del Cantiere ''è necessario che il
governo dia direttive chiare in modo tale che sia possibile ai
parlamentari, che vogliono approfondire le pratiche di richieste di
asilo politico, di espulsioni e dei migranti, di svolgere in piena
libertà, senza restrizione, il loro lavoro''. ''La situazione sta
diventando sempre piu' grave -ha sottolineato Loredana De Petris
(Verdi)- mentre si continua con provvedimenti di rimpatrio che vengono
dichiarati non legittimi da parte della Corte europea''.
La De Petris ha ricordato anche il blitz nell'Agro
pontino dei giorni scorsi che ha fatto venire alla luce situazioni
irregolari di lavoratori emigranti nel settore dell'agricoltura. Un
fatto che farebbe dubitare della bonta' delle quote previste dal
governo per quest'anno.
Il sen. Tino Bedin della Margherita ha ricordato anche la
notizia secondo la quale il ''commissario Frattini sta lavorando in
questi giorni per la costruzione di una polizia europea di frontiera,
costituita da polizie nazionali''. ''Evidentemente -ha sottolineato
Bedin- non possiamo prevedere che il nostro Paese entri in questa
polizia di frontiera se non con procedure estremamente chiare e
secondo dispositivi condivisi da tutti gli altri Paesi dell'Unione.
C'e' quindi -ha concluso- anche questo motivo di politica europea che
rende urgente che il governo venga a riferire in Senato''.
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