RASSEGNA STAMPA

Il Mattino di Padova
2 marzo 2002
di Nicola Stievano

Il candidato sindaco di Conselve piace anche a Rifondazione
Sguotti ricompatta l'Ulivo

CONSELVE. Sarà Luciano Sguotti, coordinatore della Margherita di Conselve, a sfidare il sindaco uscente Antonio Paoni alle prossime elezioni amministrative. Sguotti, 39 anni, infermiere caposala all'Istituto di Riposo di Padova e già assessore al Sociale con la giunta Gradella, parte alla conquista di Palazzo Zen appoggiato da tutto lo schieramento di centro-sinistra. Compresa Rifondazione Comunista, che quattro anni fa si era presentata con una propria lista. L'Ulivo ci tiene ad arrivare compatto all'appuntamento con le urne e cercherà di guadagnare anche la fiducia degli elettori che non si riconoscono in alcun partito, ma condividono il progetto politico di Sguotti. Ecco perchè la lista si proporrà come una civica di centro-sinistra.
«Il nostro è il primo schieramento a lanciare il candidato sindaco - afferma Sguotti - Il primo cittadino uscente infatti, nonostante i proclami, non sembra ancora appoggiato da una compagine ben definita. Ora lavoreremo al programma e alla squadra».
Tra i sostenitori di Sguotti l'ex sindaco Giorgio Gradella, l'attuale capogruppo dell'Ulivo in consiglio comunale Isabella Buniolo, gli ex assessori Giancarlo Lazzari e Ornella Moro e tutti i rappresentanti dell'Ulivo. «Siamo arrivati a questa scelta dopo mesi di lavoro sulla realtà di Conselve - spiega il candidato - In autunno abbiamo definito e reso noto ai cittadini sei buoni motivi per cambiare e oggi siamo ancor più convinti della necessità di dare una svolta al modo di amministrare Conselve. In questi anni Paoni ha prodotto poco sul piano del fare, ma ha posto le basi per una realtà inquietante: scarsa considerazione della volontà della popolazione, un territorio sempre più impoverito di servizi alla persona, una spiccata tendenza a considerare i conselvani come dei potenziali consumatori. I punti focali del nostro programma saranno una seria politica della casa e il recupero di una dimensione socio- culturale persa da tempo».

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2 marzo 2002
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