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CARTOLINA / 16 MARZO 2023


Il 16 marzo 1978
resta una delle date più cupe della nostra storia.
È il giorno del sequestro di Aldo Moro, presidente della Democrazia Cristiana, perpetrato dalle Brigate Rosse
con il massacro dei cinque uomini della scorta in via Fani, a Roma.
Farne memoria è un dovere verso le vittime; è alimentare la forza e la consapevolezza della democrazia. Gli italiani lo hanno fatto subito 45 anni fa.
"In quei terribili giorni - ha ricordato il Presidente Sergio Mattarella - si fece strada un forte sentimento di unità, diffuso nel Paese e che fu decisivo per isolare le bande del terrore, per respingere i loro folli progetti e le insinuazioni della loro propaganda. Una unità che si tradusse in più avvertita responsabilità verso il valore delle istituzioni democratiche, garanzia delle libertà scolpite nella Costituzione".
Con il sacrificio di Raffaele Iozzino, Oreste Leonardi,Domenico Ricci, Giulio Rivera e Francesco Zizzi; con il martirio durato 55 giorni di Aldo Moro,
la Repubblica e la democrazia hanno vinto; i brigatisti rossi hanno perso.
Quarantacinque anni dopo quella vittoria continua.

     


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Aggiornamento
16 marzo 2023
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Tino Bedin