PARTITO DEMOCRATICO

Diario / LUNEDÌ 20 MARZO 2017

Padova, Punto Giordani, Piazza dei Frutti
Padova per tutte le età
Nel programma elettorale per il Comune il recupero di attività e di partecipazione che hanno per protagonisti gli anziani
   Il consigliere regionale del Partito Democratico Claudio Sinigaglia riunisce presso il "Punto Giordani" di Piazza dei Frutti a Padova alcuni protagonisti diretti ed alcuni esperti di servizi sociali. Sono particolarmente rappresentati i volontari che lavorano nei loro quartieri. Il messaggio è già chiaro proprio nella composizione del tavolo: per la prossima amministrazione comunale il Partito Democratico conta di riprendere legami interrotti dalla "Parentesi Bitonci" sia nella valorizza dei quartieri sia nel coinvolgimento delle associazioni e nel loro sostegno.
È questa la premessa di Sinigaglia, che lancia anche la proposta del "Senato di Padova", un tavolo permanente di confronto con tutte le realtà della terza età, con l'obiettivo di "trovare soluzioni condivise per migliorare la vita di tutti".
La vecchiaia dentro la vita di tutti. È questa l'innovazione che il Pd padovano vuole portare nel programma del candidato sindaco Sergio Giordani e nell'attività della prossima amministrazione. La presenta una giovane consigliera comunale, Margherita Colonnello, che la riassume nel titolo "Padova per tutte le età". Ed infatti al tavolo c'è anche il responsabile dei Giovani Democratici. C'è pure Nereo Tiso, vicesegretario del Pd padovano e attento conoscitore dei temi sociali della città.
Questa verifica di base del programma amministrativo è una buona pratica cui ho a lungo e fruttuosamente partecipato quando a reggere l'assessorato ai servizi sociali del Comune di Padova c'erano Claudio Sinigaglia e poi Fabio Verlato, che avevano un'ottima "sponda" per il consiglio comunale in Anna Barzon. Finalmente si riparte a livello di partito e di candidato sindaco, con l'impegno a continuare se Sergio Giordani avrà in mandato di sindaco e il Pd potrà contare su un'adeguata forza consiliare. Mi pare di cogliere questo desiderio nei presenti: prima ancora che ricevere sostegno, associazioni e volontari hanno bisogno di essere considerati protagonisti e parte essenziale della sicurezza sociale della comunità.
Margherita Colonnello insiste al riguardo sulla vita di rione: "Incentivare la nascita di micro-comunità di quartiere per sostenersi reciprocamente nelle faccende quotidiane, per le quali non esistono servizi adeguati".
Centrale è comunque il ruolo del Comune, al quale hanno a lungo e ben lavorato Sinigaglia e Verlato. E infatti a proposito dei servizi indispensabili, Margherita Colonnello parla "ripristinare ai livelli precedenti la giunta Bitonci il servizio dei pasti a domicilio e i viaggi organizzati per la terza età. Ripristineremo inoltre il servizio di monitoraggio degli anziani soli".
Sergio Giordani si siede per un po' al tavolo. Insiste sull'impegno alla sicurezza, presente nel programma del PD per gli anziani, e sulla partecipazione dei cittadini attraverso i quartieri e i rioni all'interno dei quartieri.
Il mio contributo all'approfondimento riguarda per oggi il progetto generale nel quale coinvolgere la città e dentro al quale si caleranno le risposte concrete.
Nella "Padova per tutte le età" agli anziani va proposto di essere componente attiva e decisiva del progresso comune: la gran parte degli anziani ha risorse culturali, competenze professionali, ricchezza di tempo e in molti casi tranquillità economica; questi anziani sono nelle condizioni di essere nella condizione di essere di aiuto all'intera città. Ci sono certamente anche anziani fragili e in difficoltà, ma il progetto di Padova per gli anziani deve essere innanzi tutto un progetto di vita e non solo di assistenza.
L'altro messaggio intergenerazionale riguarda le donne. Molte di loro si trovano oggi nella condizione di dover contemporaneamente farsi carico di figli giovani e di genitori grandi anziani, oltre che della propria vita e della propria professione. È una condizione che o allontana dal lavoro o allontana dalla natalità. Il messaggio di una comunità attraverso un programma per Padova è di rassicurare queste donne che la loro situazione non è una questione personale, privata, è invece una grande sfida collettiva alla quale partecipa la comunità, anche in questo caso non tanto per assistere quanto per valorizzare tutte le proprie risorse.

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30 marzo 2017
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Tino Bedin