RASSEGNA STAMPA

Corriere della Sera
12 agosto 2012
di Gianpiero Dalla Zuanna

Idee & Opinioni
Realizzare equità e servizi migliori
utilizzando i controlli tradizionali

Le Camere hanno approvato la legge sulla spending review. In questo panorama tutto centrato sul risparmio e sul rigore, è possibile mantenere buoni servizi pubblici? La risposta può essere positiva, se si agisce su due versanti.
Da un lato, è necessario concentrare l'intervento dello Stato su chi ha veramente bisogno, facendo pagare un po' di più tutti gli altri. Ad esempio, andrebbero rivisti i ticket sanitari: oggi le persone con più di 65 o con meno di 6 anni sono agevolate - in misura differenziata per reddito e per regione di residenza - mentre una famiglia con quattro figli con più di sei anni, se non è molto povera, paga ticket pieno. La riforma dell'Isee, in dirittura d'arrivo, fa alcuni passi importanti in questa direzione, ad esempio agevolando le famiglie con più minori e rendendo più difficile ottenere agevolazioni alla donna non sposata, ma che convive con il padre dei suoi figli, che oggi può facilmente «fingere» di essere una ragazza-madre.
In secondo luogo, è fondamentale mettere in piedi un sistema efficace di controlli, in modo di stanare e disincentivare le false dichiarazioni. Nell'ultimo triennio l'assessorato all'Istruzione del Comune di Padova ha controllato 500 domande di agevolazioni (per le mense scolastiche, i nidi...), risparmiando 500 mila euro, ossia mille euro per ogni controllo. La maggior parte del risparmio è stato ottenuto perché - consapevoli del rischio di essere controllate - centinaia di famiglie hanno rinunciato a chiedere agevolazioni, pagando costo pieno. Questi 500 mila euro sono stati reinvestiti, sia per creare nuovi servizi (a Padova hanno contribuito ad aprire due nidi pubblici nuovi di zecca), sia per allargare la platea di chi può usufruire di tariffe agevolate.
Queste azioni da parte di tutti gli enti che erogano servizi (non solo i Comuni, ma anche le Università, le Regioni...) andrebbero incentivate dallo Stato, in primo luogo dando la certezza di lasciare in loco i risparmi ottenuti. Così facendo, disseminando in tutta l'Italia migliaia di piccole spending review, l'equità sociale crescerà e aumenterà nel contempo anche l'offerta dei servizi.

L'articolo ci è stato segnalato da Claudio Piron, assessore all'Istruzione del Comune di Padova, con questo commento: "Le politiche scolastiche di Padova indicate ad esempio di buona amministrazione. Inviamo un articolo del prof. Gianpiero Dalla Zuanna pubblicato sul Corriere della Sera il 12 agosto.Il professore, già preside di Statistica all'Università di Padova, spesso interviene su giornali e trasmissioni tv in qualità di esperto delle politiche di welfare. Ci sembra utile proporre la lettura del suo commento al lavoro svolto dal nostro Assessorato alle Politiche Scolastiche preso ad esempio di buona amministrazione da proporre addirittura ai responsabili dei ministeri e del governo. Grazie al prof. Dalla Zuanna per le sue considerazioni e per l'incoraggiamento che ne deriva ad assumere ciascuno la propria parte di responsabilità per risanare il paese".

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