RASSEGNA STAMPA

Il Gazzettino di Padova
26 ottobre 2007
di Mauro Giacon

Gli assessori Bortoli e Mariani
Una soluzione alternativa per la sede del liceo Marchesi
Vi sono almeno un paio di aree, una all'Arcella e un'altra a Mortise

"Mi sembra strano che l'assessore provinciale all'Edilizia Scolastica, Luciano Salvò, polemizzi con il Comune sulla nuova sede del liceo Marchesi. Abbiamo sempre lavorato in accordo, ed era questo: lo spostamento dell'Ira dalla sede di via Guido Reni, la Provincia che comprava l'area dal Configliachi e noi che venivamo in possesso dell'immobile di piazza Mazzini che avremmo buttato giù per fare un parco. L'unica difficoltà era che l'Ira chiedeva aiuto anche all'azienda ospedaliera per il trasferimento degli anziani". Questa è la prima risposta alla Provincia da parte dell'assessore al Patrimonio Mauro Bortoli del Comune sull'annosa vicenda dell'accorpamento in una unica sede delle quattro sedi staccate del liceo classico Marchesi.
La Provincia che ha la competenza edilizia sugli istituti secondari superiori, era convinta da tempo che sarebbe andato in via Guido Reni, su terreno dell'istituto per ciechi Configliachi oggi occupato da una struttura dell'Istituto di riposo per anziani dove si trovano 80 ospiti. Ci sono molte difficoltà per trovare loro un trasferimento e troppo lunga sarebbe per la Provincia l'attesa di veder sorgere la nuova struttura di Selvazzano. Di fronte a questo impasse e vedendo che la situazione non si sbloccava, Salvò aveva lamentato il boicottaggio del progetto.
"Nessun ripiegamento - continua l'assessore all'Urbanistica Luigi Mariani - la Giunta e la Commissione Urbanistica avevano approvato la collocazione in quell'area cercando di favorire il trasferimento degli anziani al complesso privato Parco del Sole che però è in difficoltà economica. In ogni caso il sindaco e il mio assessorato si sono fatti promotori di una soluzione alternativa: abbiamo già detto alla Provincia che vi sono almeno un paio di aree, una all'Arcella e un'altra a Mortise dove, o con gli espropri, oppure usando lo strumento della perequazione, la Provincia potrebbe metterci la sede. Ora ci deve ragionare".

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