PADOVA

CARTOLINA / 7 dicembre 2022


Li chiamano "galleggiamenti": sono le richieste di prenotazioni per visite ed esami in regime ambulatoriale per le quali l'Usl non fissa né data né un ambulatorio.
Si vedrà più avanti.
"Attualmente abbiamo circa 40 mila prestazioni ambulatoriali in galleggiamento. (…) Come numeri siamo nella media regionale: non che il mal comune faccia mezzo gaudio, ma questo ci dice che il problema è generalizzato".
Il dato è riferito da Aldo Mariotto, direttore sanitario dell'Ulss Euganea, ed è riportato dal "Mattino di Padova" del 7 dicembre.
Il direttore Mariotto riferisce anche che "come aree geografiche di maggiore sofferenza per le liste d'attesa abbiamo l'Alta padovana e la zona centro, quindi capoluogo e cintura urbana".
In tutto il Veneto molte persone "galleggiano" nell'incertezza sulla propria salute e la spinta a trovare un approdo nella sanità privata è forte. Quanti pazienti in galleggiamento sbarcano nella sanità a pagamento?
La sanità pubblica rappresenta un patrimonio comune che va salvaguardato. È la lezione della pandemia.
Il Governo Meloni propone, invece, misure fiscali ed economiche che danneggiano chi ha meno, come la tassa piatta (flat tax), finanziandole col taglio di risorse destinate ai servizi pubblici, compresa la sanità, per la quale non copre né le spese Covid né quelle energetiche.
In Veneto le persone che non possono permettersi visite sanitarie private devono attendere mesi e mesi
dal sistema pubblico regionale.
Proviamo noi cittadini e famiglie
a fare una battaglia insieme:
per chiedere più risorse per la sanità pubblica;
per garantire il diritto alla salute, sancito in Costituzione,
a tutti.

     


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8 dicembre 2022
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