di Tino Bedin
Il 2007 è stato l'anno del rinnovo della Certificazione complessiva del sistema qualità dell'IRA, secondo la norma ISO 9001. Si è trattato di un buon traguardo, cui hanno contribuito tutte le persone che lavorano all'Istituto di Riposo per Anziani di Padova. Lo spirito con cui questo importante passaggio è stato prima conseguito e poi vissuto non è stato però quello di chi taglia un traguardo, ma quello di chi vince una tappa ed è consapevole che la qualità non è mai acquisita una volta per tutte. All'IRA infatti non si tratta solo (ed è comunque decisivo) di dare qualità a procedure, servizi, strutture. Qui si ha a che fare con le persone. Qui la qualità è persona.
Questa consapevolezza ha motivato il consiglio di amministrazione dell'IRA nella decisione di affidare l'intero processo della qualità ad uno dei direttori dell'Istituto, con due obiettivi: rafforzare l'interazione fra i settori dell'IRA nei progetti relativi alla Qualità e inserire il sistema Qualità nella vita complessiva e "normale" dell'istituzione.
La certezza della "protezione". Sono persone di qualità quelle che vivono nelle Residenze dell'IRA: qualità che deriva loro dalla vita generalmente lunga, dalle esigenze di cui sono portatrici, dalle aspettative che creano in coloro che le hanno a cuore (a partire dai familiari). Queste persone percepiscono la qualità soprattutto come "sicurezza". Solo la certezza di essere protetti, accompagnati, aiutati può rendere desiderabile la vita in una comunità.
Sono persone di qualità contemporaneamente tutte le quelle che lavorano all'IRA. Negli anni tra il 2002 e il 2007, durante i quali si è sviluppata la prima fase della certificazione di qualità all'IRA, si è lavorato con il personale in modo da accrescere la qualità della personale prestazione verso i residenti, la qualità dello scambio professionale con i colleghi, la qualità del rapporto con l'Istituto.
Prevalenza delle relazioni umane. L'ulteriore cammino che è stato individuato nel riesame della Qualità per il 2008 consiste nell'ancor più integrata relazione fra i vari servizi dell'IRA, in un lavoro multidisciplinare che dia qualità alla vita dell'ospite e contemporaneamente dia qualità al lavoro del personale. Insistiamo su questo punto perché la prevalenza delle relazioni umane che caratterizza la missione dell'IRA si realizza solo con la valorizzazione del lavoro in Istituto.
Alcune delle strategie che sono state individuate per il 2008 richiederanno tra l'altro una correlazione del personale con operatori e professionisti esterni, sia di istituzioni pubbliche che di enti privati ed economici. Lavoreremo insieme perché queste relazioni siano anche l'occasione per testimoniare all'esterno la qualità della vita e delle persone dell'IRA e per portare al nostro interno innovazioni utili ad uno stretto rapporto con la comunità per cui l'IRA esiste.
Le nuove procedure di ingresso, che sono uno degli oggetti di specifica attenzione del sistema Qualità per il 2008, richiedono tra l'altro un dialogo continuo con l'esterno, su cui vogliamo impegnarci complessivamente come Istituzione, sia fornendo a chi è testimone della nostra attività (familiari, volontari) motivi di apprezzamento, sia facendoci "riconoscere" come una indispensabile risorsa per tutta la comunità.
15 gennaio 2008
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