di Tino Bedin
Che età ha la Befana? Mi sono posto la domanda proprio il giorno dell'Epifania, guardando da una parte decine e decine delle Ospiti che affollavano il Caffè Novecento all'IRA di via Beato Pellegrino e dall'altra il Gruppo di Befane di Mestrino che anche quest'anno hanno portato il regalo se stesse nella vita dell'Istituto. Ho concluso che per le nostre Ospiti la Befana non può essere… vecchia: siccome da lei si aspettano quello che loro manca, cioè un po' di forza, per le persone che vivono all'IRA la Befana deve essere una ragazza. Via le maschere, quindi ed avanti con il sorriso!
Nel pomeriggio dell'Epifania la vita nell'atrio del Beato Pellegrino non era concentrata solo al Caffè Novecento. C'erano una serie di gruppetti familiari attorno al proprio anziano: tanti "presepi viventi" con una carrozzina al posto della culla e con "re magi" che portavano in regalo soprattutto carezze.
Mantere il massimo di relazioni. Il tempo di Natale all'IRA di via Beato Pellegrino si era aperto con l'inaugurazione di un presepio monumentale realizzato dai laboratori della Terza Età del Comune di Padova e messo a disposizione dall'assessore Claudio Sinigaglia. È stata una delle novità di quest'anno e mi sono augurato che diventi una tradizione, in modo che l'IRA sia inserita fra le tappe del "giro dei presepi" di Padova che va da quello della Basilica del Santo a quello del Santuario di Padre Leopoldo a quelli del Municipio. Qui all'IRA infattti la comunità padovana potrà vedere e vivere quello che personale, familiari, e volontari sperimentano giorno dopo giorno, ma che si esalta proprio nel periodo delle Festività: il valore della "visita". Al presepio non basta la capanna: è fatto dell'accorrere dei pastori, del venire dei Re Magi. Il Natale era stato preparato dalla visita di Maria ad Elisabetta.
La "visita" è un momento decisivo nella vita di chi non può muoversi da solo, come è per i bambini, come è per gli anziani indeboliti dall'età. Le risorse umane e professionali che l'Istituto di Riposo per Anziani di Padova dedica alla proposta di occasioni di visita corrispondono alla consapevolezza che la qualità della vita degli ospiti dipende proprio dalle relazioni che si riescono a mantenere, a motivare, a sperare. Non sono una "ricreazione", ma vita nel senso completo della parola.
Invito ai padovani. Anche nel corso del 2008 l'IRA continuerà in questa scelta: mirata ovviamente sulle persone che vi risiedono, essa ha anche l'obiettivo di offrire a familiari e volontari un calendario di "visite" straordinarie, oltre a quelle che individualmente ciascuna famiglia programma; visite comunitarie, in cui oltre alla condivisione di singole vite, ci sia l'espressione dell'amore che una comunità porta nei confronti dei propri componenti più "grandi".
Per questo ad alcune delle iniziative culturali ed animative dell'IRA nel 2008 inviteremo familiari, volontari, ma anche i cittadini, in particolare quelli che abitano nei quartieri delle nostre Residenze. L'obiettivo è quello non solo di far sentire protagonisti gli anziani, ma anche di contribuire a far sentire ai familiari degli anziani che la comunità padovana ha la consapevolezza che la condivisione di vita con la vecchiaia non è solo una questione "privata".
7 gennaio 2008
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