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L’Aima non ha assegnato le quote-latte previste per legge
Intervento del senatore Tino Bedin
per l’istituto "Duca degli Abruzzi"
La scuola padovana rischia di dover ridurre drasticamente la stalla didattica

Un nuovo, limitato ma significativo fronte sulle quote-latte è stato aperto dal senatore Tino Bedin: si tratta della quota che serve agli istituti agrari per la gestione della loro stalla. Il parlamentare padovano ha presentato una circostanziata interrogazione al ministro delle Politiche agricole Paolo De Castro, dopo che l’Aima ha negato la disponibilità di quantitativi per il "Duca degli Abruzzi" di Padova e per altri sei istituti.
Eppure la legge c’è. Proprio su iniziativa del senatore Bedin è entrato nella legge 81 del 1997 un emendamento suggerito dal "Duca degli Abruzzi". A questa legge – sostiene ora Bedin nell’interrogazione – le scuole hanno fatto riferimento e si trovano ora nella condizione di svendere numerosi capi di bestiame, frutto di ricerca genetica e dell’impegno di studio di docenti ed allievi. Il senatore padovano, capogruppo in commissione Agricoltura, sollecita il ministro Paolo De Castro ad intervenire urgentemente presso l’Aima ed eventualmente ad utilizzare anche disposizioni normative successive per far rispettare la chiara volontà espressa dal parlamento fin dalla primavera del 1997.

 

Questo il testo dell’interrogazione

BEDIN- Al Ministro per le politiche agricole. - Premesso:
che sulla base della legge n. 81 del 28 marzo 1997, articolo 1, comma 21, l’Istituto tecnico agrario statale "Duca degli Abruzzi" di Padova ha regolarmente presentato domanda a mezzo raccomandata del 30 aprile 1997 prot. n. 14366 del 2 maggio 1997 per l’assegnazione gratuita di un quantitativo di riferimento pari a 300 mila chili di latte di consegne e di 50 mila chili di latte di vendite dirette ai sensi della legge citata;
osservato che:
in base alla circolare AIMA prot. n.7675/S del 9 aprile 1997 l’assegnazione gratuita di quota agli Istituti tecnici agrari e istituti professionali per l’agricoltura con decorrenza per il periodo 97/98, previa ammissibilità della domanda sia ai controlli AIMA che ai controlli regionali, doveva essere formalizzata in sede di pubblicazione del bollettino n. 2 97/98;
che la pubblicazione del bollettino è stata sostituita dalle comunicazioni individuali, di cui all’articolo 2 comma 5 della legge n.5/98 e che quindi l’assegnazione di quota in questione avrebbe dovuto essere formalizzata in tali comunicazioni;
che pertanto spetta all’AIMA, ritenuta l’ammissibilità della domanda ai senso dell’articolo 1 comma 21 della legge 81/97, procedere all’assegnazione automatica della quota richiesta dall’Istituto "Duca degli Abruzzi";
preso atto che:
con propria nota del 20 aprile 1999 all’Ispettorato regionale per l’Agricoltura del Veneto l’Aima "comunica che le disposizioni relative al ritiro delle quote latte e la successiva distribuzione delle stesse, come previsto dalla legge 81/97, sono attualmente sospese. Pertanto questa azienda non dispone di quote latte da attribuire ad eventuali richiedenti";
che per gli istituti agrari le quote latte restano il parametro di sopravvivenza delle strutture didattiche a servizio degli studenti;
che nella stessa condizione dell’Istituto agrario di Padova si trovano gli istituti "Dalmasso" di Pianezza (Torino), "Garibaldi" di Roma, "Pastori" di Brescia, "Stanga" di Cremona, "Ciuffelli" di Todi (Perugia) e di Aquileia (Udine);
considerato che:
queste scuole hanno confidato nella legge e saranno costrette ad un brusco ridimensionamento dei loro programmi aziendali-didattici, al pagamento delle multe, alla svendita di numerosi capi di bestiame frutto di ricerca genetica, applicazione e studio dei docenti e degli studenti;
che gli istituti vengono messi nella condizione di pagare una multa per il servizio pubblico che erogano:
chiede di sapere:
quali iniziative immediate intenda assumere per dare applicazione effettiva alla legge 81/97 ed evitare le conseguenze dannose per la formazione degli studenti degli istituti agrari;
di verificare l’applicazione anche di normative successive in materia di quote latte per far fronte ad un quantitativo oggettivamente limitato ma determinante per la sopravvivenza didattica degli istituti agrari.


25/maggio/1999
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Tino Bedin