«Stiamo vivendo in tempi violenti
dove il terrorismo e la guerra permanete e globale si intrecciano e alimentano a vicenda, per la destabilizzazione del mondo intero, della ricerca di pace e del progresso, avvitando sempre più la nostra storia in una spirale di violenza che colpisce popolazioni inermi. La recente disumana tragedia terroristica consumatasi in Ossezia, il bollettino di morte che quotidianamente ci arriva dall’Iraq, dai territori occupati di Palestina e da Israele, i sistematici rapimenti fatti in Iraq che hanno colpito anche le nostre operatrici di pace Simona Pari e Simona Torretta e due loro colleghi irakeni, e gli ancora più pesanti bollettini di morte e violenza che a noi non arrivano dalle innumerevoli guerre che insanguinano l’Africa, l’Asia e l’America Latina, ci scuotono la coscienza di cittadini e cittadine». Nasce da queste motivazioni la manifestazione promossa per lunedì 20 settembre dal Coordinamento di Monselice contro la guerra, che dà appuntamento ai cittadini alle oro 20.45 in piazza Mazzini per una Fiaccolata per la pace. All'iniziativa partecipa anche il senatore Tino Bedin, parlamentare dell'Ulivo in Bassa padovana, schierato contro ogni soluzione armata nei rapporti internazionali.
Con la Fiaccolata per la pace di lunedì 20 settembre Monselice si inserisce in un più vasto movimento nazionale. I promotori lanciano infatti questo invito: "Aderiamo alla settimana di mobilitazione in Italia per la liberazione Simona, Simona, Ra’ad e Mahnoaz, di tutti gli ostaggi e del popolo irakeno: tacciano le armi; fine dell’occupazione in Iraq; ritiro delle truppe italiane e dell’appoggio politico del nostro governo alla guerra".
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