MONSELICENSE

Diario / VENERDÌ 4 FEBBRAIO 2022

Interprete e protagonista della comunità di Monselice
Antonio Bettin: il sindaco
che spiegava l'educazione civica

Gli anni dell'Ulivo: un'eredità che arricchisce ancora la politica
   Una lunga malattia ha consumato la vita di Antonio Bettin, interprete e spesso protagonista della comunità di Monselice. È morto a 83 anni, giovedì 3 febbraio. I funerali saranno sabato 5 febbraio a Monticelli, la parrocchia monselicense in cui abitava con la moglie Luigia. Sono in molti a Monselice che hanno motivo di accompagnarlo: coloro che l'hanno avuto docente di italiano e latino al liceo "Ferrari" di Este; coloro che l'hanno avuto a fianco nell'impegno civile e politico per la città, coloro che ne hanno condiviso la passione per la musica e il canto nelle corali di Monselice e della Bassa.
Dirigere la corale era uno dei modi con cui Antonio Bettin viveva il suo impegno nella comunità cristiana ed è stato in questa dimensione che l'ho conosciuto, quando passava pervia Dietro Duomo a Padova nella redazione della "Difesa del Popolo" a raccontare esperienze e segnalare appuntamenti.
Poi ci siamo incontrati entrambi in una dimensione politica.
Antonio Bettin è stato uno dei sindaci dell'Ulivo nella Bassa Padovana. Tra il 1995 e il 1999 ha guidato Monselice, in una stagione in cui progetti e speranze avevano testa e gambe di persone che venivano da esperienze diverse (non solo politiche) e che con questa ricchezza alimentavano l'esperienza nazionale di Romano Prodi. Come parlamentare dell'Ulivo e senatore della Bassa Padovana io sono stato uno dei tramiti di questi due livelli, sempre in collaborazione con l'altro parlamentare del territorio, il deputato Sergio Manzato, sindaco di Stanghella. Persona di parte, ma mai fazioso, Antonio Bettin ha esercitato il suo ruolo con la chiarezza necessaria per il "tempo nuovo" cui anche Monselice aspirava, ma sempre mettendo in primo piano le istituzioni, il Comune. Da questo punto di vista, i suoi quattro anni da sindaco sono stati una continua lezione di educazione civica sui rapporti tra istituzioni e cittadini e tra istituzioni.
Leggo che Giannino Scanferla, presidente del consiglio comunale di Monselice quando Bettin è stato sindaco, ha ricavato la stessa impressione: "Ho potuto vedere di persona il profondo rispetto che lui, da primo cittadino, aveva dei ruoli istituzionali e verso lo Stato italiano, anche nelle situazioni in cui i toni della contesa politica erano più accesi: mai una forzatura, pochi interventi e solo di merito".
Una lezione ed una esperienza politica, quelle di Antonio Bettin, che non hanno avuto poi seguito a Monselice. Tuttavia, restano come eredità.
Lo testimonia la riconoscenza del Circolo locale del Partito Democratico. "Il nostro ricordo del già sindaco Antonio Bettin è quello di un amministratore competente e intelligente, unico appartenente al campo del centrosinistra in grado di vincere al primo turno elettorale riuscendo a riunire sotto un unico progetto civico diverse componenti e anime del mondo progressista, civico e moderato. Anche a seguito dell'esperienza amministrativa è rimasto un punto di riferimento per la comunità democratica di Monselice, anche negli ultimi anni. Di lui ricorderemo la competenza, la mitezza e lo spirito di unione e condivisione dimostrati nella sua esperienza politica, amministrativa e non".


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Aggiornamento
4 febbraio 2022
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