Gentile Elettrice, gentile Elettore,
in questi anni ci siamo impegnati, come Parlamentari o Consiglieri Regionali, nella difesa dei diritti sociali, perché crediamo nella dignità della persona. Il nostro lavoro però non è bastato, perché hanno governato forze politiche diverse dalla nostra.
Oggi c'è un diffuso disagio: le pensioni sono troppo basse per affrontare il carovita; gli affitti delle case sono talora insostenibili; spesso ai genitori anziani è richiesto aiuto dai figli già sposati, alle prese con lavori precari oltrechè per accudire ai nipoti, vista la carenza di servizi per l'infanzia; cresce la spesa privata per la sanità e si diffonde la preoccupazione su come affrontare la probabile condizione di non autosufficienza; la donna spesso è costretta a scegliere fra il lavoro e la maternità.
Con il voto del 9 e 10 aprile, possiamo cambiare le cose: dando più forza al nostro partito, la Margherita, e con Romano Prodi, daremo risposte vere, facciamo un patto onesto e concreto con gli elettori per far ripartire lo sviluppo economico e sociale dell'Italia.
Attueremo una seria politica per la famiglia, con aiuti finanziari dalla nascita a 18 anni - iniziando con 2.500 euro all'anno fino ai 3 anni - e con servizi come gli asili nido, che permettano di avere figli senza rinunciare al lavoro.
Le pensioni saranno rivalutate a partire dalle più basse. Faremo una politica per la casa con affitti accessibili.
Poiché il diritto alla salute non deve dipendere dal reddito, combatteremo le liste d'attesa che sono la tassa più odiosa, perché viene pagata da chi è malato.
L'assistenza deve diventare un diritto per tutti, senza umiliazioni e clientele. Creeremo un fondo per la non autosufficienza che renda più serena per tutti la fase finale della vita.
La MARGHERITA, nell'ULIVO, e ROMANO PRODI renderanno possibili questi obiettivi, ma è indispensabile il consenso di molti, a partire dal Suo voto, se ritiene di condividere queste prospettive, votando l'ULIVO e LA MARGHERITA.
Un cordiale saluto
Paolo Giaretta, Margherita Miotto, Andrea Colasio Franco Frigo, Dino Scantamburlo, Tino Bedin
Padova, 28 marzo 2006
|