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Giorni dell'Europa

Giovedì 21 dicembre 2000

1. UNIONE EUROPEA - Forse una soluzione alla "guerra delle banane" con gli Usa.
Il Consiglio dei ministri dell'agricoltura dell'Ue ha raggiunto un accordo a Bruxelles sulla gestione del mercato delle banane nell'Ue, sulla base del metodo ''primo arrivato, primo servito'', ovvero un metodo che prevede la concessione di licenze di importazione all’entrata di prodotti in base più o meno all’ordine di arrivo. Questo regime dovrebbe restare in vigore in via transitoria fino al 2006, quando l’Europa passerà ad un regime esclusivamente tariffario. Secondo la Commissione l'accordo, che e' stato raggiunto con il solo voto contrario del Regno Unito, dovrebbe permette di chiudere il contenzioso con l’OMC ed auspicabilmente aprire il cammino alla fine delle sanzioni imposte dagli Usa all'Ue.
La presidenza francese ha inoltre deciso - su richiesta dell'Italia - di ritirare dall'ordine del giorno dei lavori del Consiglio la proposta di direttiva che consente di coltivare viti transgeniche e produrre vino senza indicare sull'etichetta che il prodotto e' geneticamente modificato.
Si è avuta infine una discussione sulla sicurezza alimentare ed in questo quadro il Ministro Pecoraro Scanio ha sostenuto la candidatura di Parma come sede della futura Autorita' europea che, come richiesto dal Consiglio Europeo di Nizza, dovrà essere operativa entro il 2002.

2.
GRECIA - Piano di stabilità in vista dell'ingresso nell'euro.
In quanto prossimo nuovo membro della Unione Monetaria Europea (dal 1° gennaio 2001), la Grecia ha  presentato alle sedi comunitarie il suo primo piano  di stabilità e sviluppo. Il documento, riferito al periodo 2001-2004, fissa per l'economia del Paese degli obiettivi particolarmente ambiziosi: una  crescita sostenuta con inflazione stabile, il risanamento delle finanze pubbliche e l'aumento dell'occupazione. Nelle parole del Ministro dell'Economia Papantoniou, l'obiettivo di migliorare l'economia ed il tenore di vita dei cittadini potrà essere raggiunto tramite  "una duplice strategia": il mantenimento di un quadro macroeconomico stabile e l'assicurazione del corretto funzionamento dei meccanismi di mercato.
Gli attesi alti  tassi di crescita saranno alimentati dal continuato elevato livello degli investimenti pubblici e  privati, il cui volume complessivo dovrebbe passare dall'attuale 24 al 30 per cento del PIL nel 2004. Anche la caduta dei tassi di interesse (la Banca di Grecia, che negli ultimi mesi ha già operato significative  riduzioni, completerà la prossima settimana l'allineamento dei tassi greci ai parametri di Maastricht) ed i progetti collegati alla  preparazione delle Olimpiadi di Atene del 2004 dovrebbero costituire altrettanti fattori di stimolo. Il governo greco prevede un tasso medio di crescita annuale del PIL del 5,3 per  cento, un'inflazione media del 2,3 per cento (per il 2001 è comunque attesa una risalita dell'inflazione  al 2,7 per  cento) e una crescita del surplus del bilancio pubblico rispetto al PIL (fino al 2,3 per cento nel 2004), grazie ad una riduzione della spesa pubblica e del servizio del debito.
Tale sviluppo dovrebbe consentire, a partire dal 2003, una forte riduzione del carico fiscale sulle persone fisiche (in  particolare sui redditi più bassi) e le imprese (nell'intento di favorirne la competitività) ed una riduzione  del  tasso di disoccupazione dall'attuale 11,3 per  cento al 7,5  per cento nel 2004.
Per quanto riguarda le riforme strutturali e la liberalizzazione dei  mercati, il Ministro Papantoniou ha  confermato l'impegno del governo a realizzare la completa deregolamentazione dei settori dell'energia e delle telecomunicazioni agli inizi del prossimo anno ed a portare a termine, entro il 2001, numerose ed importanti operazioni di privatizzazione, in  molti casi attraverso il collocamento in borsa.

3.
ITALIA - Aumentano gli investimenti diretti in Cina.
La visita dell’On. Ministro Lamberto Dini in Cina, che si è conclusa ieri con un incontro con il Governatore della Banca Centrale cinese, ha segnato una nuova fase nei rapporti fra Roma e Pechino, i cui segnali sono: un dialogo aperto e diretto sui grandi temi internazionali e sui diritti umani, la possibilità di accordi e collaborazioni nel campo della lotta al crimine organizzato, un incremento dell’interscambio commerciale  e degli investimenti. Lo stesso Ministro Dini ha sottolineato la straordinaria intensità del dialogo con Pechino che, dopo uno scambio di visite ad alto livello molto frequente nell’ultimo anno, vedrà il nuovo millennio aprirsi con il viaggio a Pechino del Presidente del Consiglio.
Nella sua veste di Presidente di turno del G7-G8, l’Italia ha offerto di condurre, in modo “informale e pragmatico”, un dialogo aperto con Pechino sui principali temi nell’agenda del Gruppo dei Paesi più industrializzati: un’offerta che è stata altamente apprezzata dalle Autorità cinesi.
Nel corso della visita è stato inoltre sottolineato con toni positivi l’incremento registrato quest’anno nell’interscambio commerciale negli investimenti diretti italiani in Cina. Gli aspetti della collaborazione economica, particolarmente nell’ottica di un sempre maggiore affinamento degli strumenti a disposizione delle nostre imprese, continueranno ad essere oggetto di estrema attenzione da parte del Ministero degli Esteri e di tutte le componenti del Sistema Italia. Un impegno che continuerà ad essere accompagnato anche da importanti interventi della nostra Cooperazione: a Pechino, il Ministro Dini ha annunciato l’approvazione di un credito d’aiuto di 82 milioni di dollari destinato a finanziare un progetto di telecomunicazioni nelle zone rurali.
Particolare spessore hanno avuto l'incontro con il Ministro degli Esteri cinese, nel quale i due Ministri hanno toccato alcuni dei principali temi dell’agenda internazionale (dalla riforma del Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite alla situazione nei Balcani), e l’incontro con il Governatore della People’s Bank, dedicato a un’approfondita disamina delle questioni finanziarie internazionali e delle prospettive di sviluppo dell’economia cinese.

Giorni dell'Europa


21 dicembre 2000
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