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1. UNIONE EUROPEA - Forse una soluzione alla "guerra delle banane" con gli Usa.
Il Consiglio dei ministri dell'agricoltura dell'Ue ha raggiunto un accordo
a Bruxelles sulla gestione del mercato delle banane nell'Ue, sulla base del
metodo ''primo arrivato, primo servito'', ovvero un metodo che prevede la
concessione di licenze di importazione all’entrata di prodotti in base più o
meno all’ordine di arrivo. Questo regime dovrebbe restare in vigore in via
transitoria fino al 2006, quando l’Europa passerà ad un regime esclusivamente
tariffario. Secondo la Commissione l'accordo, che e' stato raggiunto con il solo
voto contrario del Regno Unito, dovrebbe permette di chiudere il contenzioso con
l’OMC ed auspicabilmente aprire il cammino alla fine delle sanzioni imposte
dagli Usa all'Ue.
La presidenza francese ha inoltre deciso - su richiesta dell'Italia - di
ritirare dall'ordine del giorno dei lavori del Consiglio la proposta di
direttiva che consente di coltivare viti transgeniche e produrre vino senza
indicare sull'etichetta che il prodotto e' geneticamente modificato.
Si è avuta infine una discussione sulla sicurezza alimentare ed in questo
quadro il Ministro Pecoraro Scanio ha sostenuto la candidatura di Parma come
sede della futura Autorita' europea che, come richiesto dal Consiglio Europeo di
Nizza, dovrà essere operativa entro il 2002.
2. GRECIA - Piano di stabilità in
vista dell'ingresso nell'euro.
In quanto prossimo nuovo membro della Unione Monetaria Europea (dal 1°
gennaio 2001), la Grecia ha presentato
alle sedi comunitarie il suo primo piano di
stabilità e sviluppo. Il documento, riferito al periodo 2001-2004, fissa per
l'economia del Paese degli obiettivi particolarmente ambiziosi: una
crescita sostenuta con inflazione stabile, il risanamento delle finanze
pubbliche e l'aumento dell'occupazione. Nelle parole del Ministro dell'Economia
Papantoniou, l'obiettivo di migliorare l'economia ed il tenore di vita dei
cittadini potrà essere raggiunto tramite "una
duplice strategia": il mantenimento di un quadro macroeconomico stabile e
l'assicurazione del corretto funzionamento dei meccanismi di mercato.
Gli attesi alti tassi di crescita
saranno alimentati dal continuato elevato livello degli investimenti pubblici e
privati, il cui volume complessivo dovrebbe passare dall'attuale 24 al 30
per cento del PIL nel 2004. Anche la caduta dei tassi di interesse (la Banca di
Grecia, che negli ultimi mesi ha già operato significative
riduzioni, completerà la prossima settimana l'allineamento dei tassi
greci ai parametri di Maastricht) ed i progetti collegati alla
preparazione delle Olimpiadi di Atene del 2004 dovrebbero costituire
altrettanti fattori di stimolo. Il governo greco prevede un tasso medio di
crescita annuale del PIL del 5,3 per cento,
un'inflazione media del 2,3 per cento (per il 2001 è comunque attesa una
risalita dell'inflazione al 2,7 per
cento) e una crescita del surplus del bilancio pubblico rispetto al PIL
(fino al 2,3 per cento nel 2004), grazie ad una riduzione della spesa pubblica e
del servizio del debito.
Tale sviluppo dovrebbe consentire, a partire dal 2003, una forte riduzione del
carico fiscale sulle persone fisiche (in particolare
sui redditi più bassi) e le imprese (nell'intento di favorirne la competitività)
ed una riduzione del
tasso di disoccupazione dall'attuale 11,3 per
cento al 7,5 per cento nel
2004.
Per quanto riguarda le riforme strutturali e la liberalizzazione dei
mercati, il Ministro Papantoniou ha
confermato l'impegno del governo a realizzare la completa
deregolamentazione dei settori dell'energia e delle telecomunicazioni agli inizi
del prossimo anno ed a portare a termine, entro il 2001, numerose ed importanti
operazioni di privatizzazione, in molti
casi attraverso il collocamento in borsa.
3. ITALIA - Aumentano gli investimenti
diretti in Cina.
La visita
dell’On. Ministro Lamberto Dini in Cina, che si è conclusa ieri con un
incontro con il Governatore della Banca Centrale cinese, ha segnato una nuova
fase nei rapporti fra Roma e Pechino, i cui segnali sono: un dialogo aperto e
diretto sui grandi temi internazionali e sui diritti umani, la possibilità di
accordi e collaborazioni nel campo della lotta al crimine organizzato, un
incremento dell’interscambio commerciale
e degli investimenti. Lo stesso Ministro Dini ha sottolineato la
straordinaria intensità del dialogo con Pechino che, dopo uno scambio di visite
ad alto livello molto frequente nell’ultimo anno, vedrà il nuovo millennio
aprirsi con il viaggio a Pechino del Presidente del Consiglio.
Nella sua veste di Presidente di turno del G7-G8, l’Italia ha offerto di
condurre, in modo “informale e pragmatico”, un dialogo aperto con Pechino
sui principali temi nell’agenda del Gruppo dei Paesi più industrializzati:
un’offerta che è stata altamente apprezzata dalle Autorità cinesi.
Nel corso della visita è stato inoltre sottolineato con toni positivi
l’incremento registrato quest’anno nell’interscambio commerciale negli
investimenti diretti italiani in Cina. Gli aspetti della collaborazione
economica, particolarmente nell’ottica di un sempre maggiore affinamento degli
strumenti a disposizione delle nostre imprese, continueranno ad essere oggetto
di estrema attenzione da parte del Ministero degli Esteri e di tutte le
componenti del Sistema Italia. Un impegno che continuerà ad essere accompagnato
anche da importanti interventi della nostra Cooperazione: a Pechino, il Ministro
Dini ha annunciato l’approvazione di un credito d’aiuto di 82 milioni di
dollari destinato a finanziare un progetto di telecomunicazioni nelle zone
rurali.
Particolare spessore hanno avuto l'incontro con il Ministro degli Esteri cinese,
nel quale i due Ministri hanno toccato alcuni dei principali temi dell’agenda
internazionale (dalla riforma del Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite
alla situazione nei Balcani), e l’incontro con il Governatore della People’s
Bank, dedicato a un’approfondita disamina delle questioni finanziarie
internazionali e delle prospettive di sviluppo dell’economia cinese.
21
dicembre 2000 webmaster@euganeo.it |
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il
collegio senatoriale di Tino Bedin |