i-e419
1. UNIONE EUROPEA - Contrasti sull'interpretazione dell'accordo di
Nizza.
Oggi gli
Ambasciatori dei “15” si riuniranno a Bruxelles per cercare di appianare i
contrasti sorti tra i Paesi UE sull’esatta interpretazione dell’accordo
raggiunto a Nizza, in particolare per il calcolo della riponderazione dei voti
in Consiglio.
2. ITALIA - Prosegue
l'assistenza politica ad Etiopia ed Eritrea.
L'ONU ha inaugurato tre corridoi
aerei per consentire il passaggio di caschi blu e di personale di organizzazioni
umanitarie tra Etiopia ed Eritrea, i paesi che il 12 dicembre hanno firmato un
accordo di pace sancendo la fine di due anni di guerra. I Sottosegretari Serri e
Minniti si recano oggi e domani nei due paesi.
Da due giorni, dunque, gli elicotteri ONU volano tra Manda in Etiopia ed Assab
in Eritrea, mentre più di un terzo del contingente di pace si trova già sul
campo. Gli altri due corridoi aerei riservati alle forze ONU uniscono Adigrat
(Etiopia del nord) con Adi Keyih (Eritrea centrale) e Sheraro (nord-est
dell'Etiopia) con Shambuko (sud-est dell'Eritrea). Nelle scorse settimane, l'ONU
aveva aperto, lungo le stesse tratte, dei corridoi terrestri.
Più di 1700 dei 4200 soldati previsti per la UNMEE (la Missione delle Nazioni
unite in Etiopia ed Eritrea) si trovano già in loco. L'Italia contribuisce con
la componente aerea ed altri apporti per un totale di circa 200 uomini.
Gli altri Paesi che dispiegano truppe nel quadro della missione ONU sono
l'Olanda, che schiera un battaglione ed ha il comando del contingente, il
Canada, la Giordania, la Danimarca e, in minor misura la Slovacchia ed altri
paesi. La maggior parte dei caschi blu UNMEE perlustra la fascia di sicurezza
temporanea istituita all'interno del territorio eritreo, sul confine tra i due
paesi. Un ridotto contingente composto da un centinaio di uomini opera, infine,
nel nord dell'Etiopia.
Dopo una guerra con un elevato costo in vite umane, da sei mesi l'Etiopia e
l'Eritrea rispettano scrupolosamente il cessate il fuoco proclamato il 18 giugno
scorso. Il 15 settembre il Consiglio di Sicurezza dell'ONU aveva deciso lo
schieramento, per un periodo di sei mesi, del contingente di caschi blu e di 220
osservatori militari. L'accordo di pace prevede un arbitrato internazionale per
la delimitazione della linea di confine alla base della annosa disputa tra i due
paesi.
Oggi e domani è, infine, prevista una visita ufficiale dei
Sottosegretari alla Difesa, Marco Minniti, e agli Esteri, Rino Serri, in Etiopia
ed Eritrea dove incontreranno le Autorità locali ed il contingente militare
italiano.
3. ITALIA -
Molti interventi alla conferenza dei consoli italiani.
Si sono chiusi ieri i
lavori della Prima Conferenza dei Consoli d'Italia nel mondo con interventi del
Ministro per il Commercio con l'Estero, On. Enrico Letta, del Presidente del
Comitato per gli italiani all'estero, On. Mirko Tremaglia, del Presidente della
RAI, Dottor Roberto Zaccaria, del Direttore Generale della Confindustria, Dottor
Stefano Parisi, e di altri illustri ospiti.
Ispirata dalla medesima linea conduttrice che è stata alla base della
Conferenza dei Parlamentari di origine italiana dello scorso novembre e della
Prima Conferenza degli Italiani nel mondo di metà dicembre, la prima Conferenza
dei Consoli ha dato ampio rilievo all'azione fondamentale che i Consolati
svolgono a favore delle nostre comunità all'estero.
Radunando per la prima volta a Roma centoventi partecipanti tra titolari di
Uffici Consolari di prima categoria, Consiglieri Sociali e funzionari del
settore visti ed immigrazioni di alcune ambasciate, la Conferenza ha fornito
un'occasione preziosa per un ampio dibattito incentrato su temi di particolare
rilievo per il servizio consolare, quali la cura dell'immagine delle sedi, il
perfezionamento dei servizi, l'insegnamento dell'italiano all'estero, la
promozione culturale e l'attività di sostegno all'internazionalizzazione delle
imprese.
4. ITALIA
– Una mostra di pittori italiani in Tunisia.
Si inaugura oggi nella “Sala dei Mosaici” del Ministero degli
Esteri la mostra “Pittori italiani in Tunisia”, alla presenza del Ministro
della Cultura della Repubblica tunisina, Abdelbaki Hermassi. L'esposizione, già
presentata in versione più ampia a Tunisi, costituisce il primo risultato degli
sforzi compiuti dall'Ambasciata d'Italia e dai più attivi esponenti della
comunità italiana di Tunisia (che conta alcune migliaia di persone) - con il
concorso del Ministero della Cultura della Tunisia, che ha concesso in prestito
la metà delle opere esposte - per la salvaguardia di quanto rimane a
testimonianza della storia culturale degli italiani in quella terra,
importantissima tra la fine dell'Ottocento e l'indipendenza del Paese,
attraverso un piano chiamato “Progetto della memoria”.
Alla Farnesina verranno presentate trenta opere figurative di una ventina di
pittori viventi e operanti in Tunisia, per lo più tra le due guerre mondiali.
Oltre alla figure note, ai maestri attenti alle tendenze del momento e al
messaggio delle avanguardie in Francia e in Italia, come Antonio Corpora, Moses
e Nello Levi, Maurizio Valenzi, sono state prescelte figure di artisti meno
noti, in modo da offrire una panoramica il più possibile completa di quel
periodo.
20
dicembre 2000 webmaster@euganeo.it |
![]() |
il
collegio senatoriale di Tino Bedin |