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Giorni dell'Europa

Martedì 20 dicembre 2000

1. UNIONE EUROPEA - Contrasti sull'interpretazione dell'accordo di Nizza.
Oggi gli Ambasciatori dei “15” si riuniranno a Bruxelles per cercare di appianare i contrasti sorti tra i Paesi UE sull’esatta interpretazione dell’accordo raggiunto a Nizza, in particolare per il calcolo della riponderazione dei voti in Consiglio.

2. ITALIA - Prosegue l'assistenza politica ad Etiopia ed Eritrea.
L'ONU ha inaugurato tre corridoi aerei per consentire il passaggio di caschi blu e di personale di organizzazioni umanitarie tra Etiopia ed Eritrea, i paesi che il 12 dicembre hanno firmato un accordo di pace sancendo la fine di due anni di guerra. I Sottosegretari Serri e Minniti si recano oggi e domani nei due paesi.
Da due giorni, dunque, gli elicotteri ONU volano tra Manda in Etiopia ed Assab in Eritrea, mentre più di un terzo del contingente di pace si trova già sul campo. Gli altri due corridoi aerei riservati alle forze ONU uniscono Adigrat (Etiopia del nord) con Adi Keyih (Eritrea centrale) e Sheraro (nord-est dell'Etiopia) con Shambuko (sud-est dell'Eritrea). Nelle scorse settimane, l'ONU aveva aperto, lungo le stesse tratte, dei corridoi terrestri.
Più di 1700 dei 4200 soldati previsti per la UNMEE (la Missione delle Nazioni unite in Etiopia ed Eritrea) si trovano già in loco. L'Italia contribuisce con la componente aerea ed altri apporti per un totale di circa 200 uomini.
Gli altri Paesi che dispiegano truppe nel quadro della missione ONU sono l'Olanda, che schiera un battaglione ed ha il comando del contingente, il Canada, la Giordania, la Danimarca e, in minor misura la Slovacchia ed altri paesi. La maggior parte dei caschi blu UNMEE perlustra la fascia di sicurezza temporanea istituita all'interno del territorio eritreo, sul confine tra i due paesi. Un ridotto contingente composto da un centinaio di uomini opera, infine, nel nord dell'Etiopia.
Dopo una guerra con un elevato costo in vite umane, da sei mesi l'Etiopia e l'Eritrea rispettano scrupolosamente il cessate il fuoco proclamato il 18 giugno scorso. Il 15 settembre il Consiglio di Sicurezza dell'ONU aveva deciso lo schieramento, per un periodo di sei mesi, del contingente di caschi blu e di 220 osservatori militari. L'accordo di pace prevede un arbitrato internazionale per la delimitazione della linea di confine alla base della annosa disputa tra i due paesi.
Oggi e domani è, infine, prevista una visita ufficiale dei Sottosegretari alla Difesa, Marco Minniti, e agli Esteri, Rino Serri, in Etiopia ed Eritrea dove incontreranno le Autorità locali ed il contingente militare italiano.

3. ITALIA - Molti interventi alla conferenza dei consoli italiani.
Si sono chiusi ieri i lavori della Prima Conferenza dei Consoli d'Italia nel mondo con interventi del Ministro per il Commercio con l'Estero, On. Enrico Letta, del Presidente del Comitato per gli italiani all'estero, On. Mirko Tremaglia, del Presidente della RAI, Dottor Roberto Zaccaria, del Direttore Generale della Confindustria, Dottor Stefano Parisi, e di altri illustri ospiti.
Ispirata dalla medesima linea conduttrice che è stata alla base della Conferenza dei Parlamentari di origine italiana dello scorso novembre e della Prima Conferenza degli Italiani nel mondo di metà dicembre, la prima Conferenza dei Consoli ha dato ampio rilievo all'azione fondamentale che i Consolati svolgono a favore delle nostre comunità all'estero.
Radunando per la prima volta a Roma centoventi partecipanti tra titolari di Uffici Consolari di prima categoria, Consiglieri Sociali e funzionari del settore visti ed immigrazioni di alcune ambasciate, la Conferenza ha fornito un'occasione preziosa per un ampio dibattito incentrato su temi di particolare rilievo per il servizio consolare, quali la cura dell'immagine delle sedi, il perfezionamento dei servizi, l'insegnamento dell'italiano all'estero, la promozione culturale e l'attività di sostegno all'internazionalizzazione delle imprese.

4.
ITALIA – Una mostra di pittori italiani in Tunisia.
Si inaugura oggi nella “Sala dei Mosaici” del Ministero degli Esteri la mostra “Pittori italiani in Tunisia”, alla presenza del Ministro della Cultura della Repubblica tunisina, Abdelbaki Hermassi. L'esposizione, già presentata in versione più ampia a Tunisi, costituisce il primo risultato degli sforzi compiuti dall'Ambasciata d'Italia e dai più attivi esponenti della comunità italiana di Tunisia (che conta alcune migliaia di persone) - con il concorso del Ministero della Cultura della Tunisia, che ha concesso in prestito la metà delle opere esposte - per la salvaguardia di quanto rimane a testimonianza della storia culturale degli italiani in quella terra, importantissima tra la fine dell'Ottocento e l'indipendenza del Paese, attraverso un piano chiamato “Progetto della memoria”.
Alla Farnesina verranno presentate trenta opere figurative di una ventina di pittori viventi e operanti in Tunisia, per lo più tra le due guerre mondiali. Oltre alla figure note, ai maestri attenti alle tendenze del momento e al messaggio delle avanguardie in Francia e in Italia, come Antonio Corpora, Moses e Nello Levi, Maurizio Valenzi, sono state prescelte figure di artisti meno noti, in modo da offrire una panoramica il più possibile completa di quel periodo.

Giorni dell'Europa


20 dicembre 2000
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