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1. DANIMARCA - Saranno
italiani i nuovi treni danesi.
L'impresa
italiana Ansaldo Breda vince la gara per la fornitura di 83 treni diesel alle
ferrovie danesi per un valore superiore agli 800 miliardi di lire. Si è
conclusa a favore dell’industria italiana la gara d’appalto internazionale,
bandita dalle ferrovie danesi, DSB, per l’acquisto di 83 treni diesel, con
un’opzione per il cliente per ulteriori 67 unità, le cui consegne sono
previste a partire dal 2003 e fino al 2005. Il valore di base del contratto
supera gli 800 miliardi di lire e con le opzioni può raggiungere 1500 miliardi
(sei miliardi di corone danesi).
L’Ansaldo Breda è riuscita ad avere la meglio sulla concorrenza della tedesca
Adtranz, fornitore storico di DSB, grazie a un vantaggio di prezzo e alla
flessibilità dimostrata dal produttore italiano che, in virtù
dell’esperienza acquisita in precedenti occasioni (fornitura per le ferrovie
norvegesi), è in grado di adeguare e modificare il proprio prodotto in base
alle esigenze del committente.
La vittoria della gara assume un grande significato per l’immagine
dell’intera industria italiana in Danimarca, che spesso si trova a dover
superare pregiudizi non sempre giustificati nei confronti dei Paesi
“mediterranei” e dei loro sistemi produttivi. E’ opportuno quindi
sottolineare l’importanza strategica, e non solo finanziaria,
dell’acquisizione di un appalto di notevole rilevanza e dimensioni.
L’Ansaldo Breda, insieme all’Iveco (che fornirà i motori diesel), ha
infatti confermato la competitività della presenza dell’industria italiana in
un’area geografica ed in settori merceologici caratterizzati da avanzate
tecnologie, elevate aspettative da parte dei committenti, grande attenzione
dell’opinione pubblica e degli utenti e buoni rendimenti finanziari.
2. ITALIA - Firmata a Palermo la convenzione Onu
sulle mafie.
Firmata ieri a Palermo la Convenzione delle Nazioni Unite contro il
Crimine Organizzato transnazionale. Per l’Italia il documento è stato
sottoscritto dal Ministro Dini. Presenti
alla Cerimonia il Presidente della Repubblica Ciampi e il Segretario Generale
dell’ONU, Kofi Annan.
3. ITALIA - Serri assiste alla pace fra Etiopia ed
Eritrea.
Il Presidente Eritreo Isaias Afeworkui e il Premier etiopico Nelles
Zenawi hanno firmato ieri ad Algeri ” l’Accordo di Pace globale”. Hanno
sottoscritto l'accordo, quali testimoni, anche il Presidente algerino Bouteflika,
il Sottosegretario agli Esteri Serri quale Rappresentante Speciale della
Presidenza dell'U.E., il Segretario di Stato americano e i Segretari Generali
delle Nazioni Unite e dell'OUA. Era anche presente il Presidente nigeriano
Obasanjo.
L'accordo è il risultato di uno sforzo congiunto dell'Algeria, quale mandatario
dell'OUA, della diplomazia italiana, in coordinamento e per conto dell'U.E., e
degli Stati Uniti. Esso è stato presentato da Kofi Annan come un esempio
per il resto dell'Africa e dei risultati cui possono pervenire gli sforzi
congiunti e coordinati della Comunità Internazionale.
4. ITALIA – Alla firma sette accordi con la Libia.
Aperti ieri alla Farnesina i lavori della I Sessione del Partenariato
italo – libico.
Le delegazioni, guidate rispettivamente dal Ministro degli Esteri Dini e dal
Segretario del Comitato Popolare Generale per le Relazioni Estere e la
Cooperzaione Internazionale, Shalgam, hanno cominciato a esaminare gli aspetti
politici, economico-commerciali, finaziari , socio-emigratori, culturali e di
cooperazione delle relazioni bilaterali. La riunione, che ingloba lo strumento
della Commissione Mista, testimonia il salto di qualità nelle relazioni italo
– libiche, reso possibile dalla
firma, il 4 luglio del ’98 a Roma, del Comunicato congiunto e dalla visita
compiuta dal Ministro dini a Tripoli lo scorso agosto.
Oggi è prevista la firma di sette accordi: accordo per la protezione e la
promozione degli investimenti; accordo marittimo, accordo per la cooperazione
alla lotta al terrorismo, criminalità organizzata, traffico di stupefacenti,
immigrazione illegale; memorandum sulla cooperazione politica; memorandum sulle
facilitazioni in termini di visti e permessi di soggiorno;
memorandum sullo sminamento; E’ anche previsto lo scambio degli
strumenti di ratifica relativi all’accordo in materia turistica firmato nel
’98.
5. ROMANIA - Conferma della politica euroatlantica.
Esito del voto del 10 dicembre. In base agli exit poll e ai risultati
dello scrutinio della maggioranza dei seggi, Ion Iliescu è il nuovo Presidente
della Romania con circa il 70% dei consensi. Adrian Nastase sarà il Primo
Ministro incaricato di formare il governo. Il Comitato elettorale centrale ha
reso noti ieri gli ultimi risultati ufficiali parziali, relativi all’86,2%
delle sezioni elettorali, in base ai quali Ion Iliescu ha raccolto il 66,9% dei
voti scrutinati contro il 33,1% di Vadim Tudor. Bassa la partecipazione al voto
che, sulla base degli exit poll, avrebbe superato di poco il 50%.
Nel suo primo discorso dopo la diffusione degli exit poll, Iliescu
ha sottolineato la sua determinazione a “difendere con fermezza la
democrazia in Romania”. Ha ricordato la necessità di imprimere una
accelerazione al processo delle riforme economiche e sociali, formulando
l’auspicio di trovare presso le IFI, il Fondo Monetario internazionale e la
Banca Mondiale dei partner in questo sforzo sulla via dello sviluppo e della
modernizzazione.
La politica estera continuerà a perseguire l’integrazione euroatlantica ed il
buon vicinato; immutato l’impegno sulla strada della piena integrazione
nell’Unione Europea.
Dopo la convalida dei risultati del voto del 10 dicembre da parte della
Commissione Elettorale Centrale, prevista
per oggi, la proclamazione ufficiale dei risultati da parte della Corte
Costituzionale dovrebbe avvenire giovedì 14 o venerdì 15 dicembre, il
giuramento del nuovo Presidente di fronte al Parlamento all’inizio della
settimana prossima. Successivamente verrà designato il Primo Ministro, che è
già stato indicato dal Partito di maggioranza relativa (Partito della
Democrazia Sociale di Romania – PDSR) nella persona di Adrian Nastase.
13
dicembre 2000 webmaster@euganeo.it |
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il
collegio senatoriale di Tino Bedin |