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Giorni dell'Europa

Lunedì 11 dicembre 2000

1. UNIONE EUROPEA - Approvato a Nizza il nuovo Trattato dell'Unione.
Accordo nella notte a Nizza, dopo una maratona di oltre quattro giorni, record nella storia dei Consigli Europei. Il Trattato di Nizza, per il quale il Presidente di turno dell'Unione, il Presidente Chirac, auspica una rapida ratifica entro i prossimi diciotto mesi, disegna la nuova struttura istituzionale dell'Unione in previsione dell'allargamento. La conclusione del negoziato, condotto per mesi nell’ambito della Conferenza Intergovernativa, è stato a lungo in forse per lo spinoso dossier relativo alla riponderazione dei voti in seno al Consiglio, dove le continuate resistenze belghe e portoghesi - espressione comunque del disagio dei c.d. Stati piccoli - rischiavano di far saltare l'intero esercizio delle riforme istituzionali, comprendente anche la composizione della Commissione e l'estensione delle decisioni a maggioranza qualificata.
Alla fine un ennesimo tentativo di compromesso da parte della Presidenza francese ha consentito un accordo mediante il quale, tra l'altro, la minoranza di blocco nella futura Unione post-allargamento non potrà essere costituita soltanto da tre "Stati grandi", il Benelux  nel suo insieme conta quanto uno "Stato grande" (pur conservando una differenza di un voto a favore dei Paesi Bassi rispetto al Belgio).
La nuova futura riponderazione dei voti stabilita a Nizza sarà la seguente (una volta che l'accordo sarà entrato in vigore e gli Stati candidati saranno entrati nell'Unione):
Germania, Italia, Francia, Regno Unito: 29 voti;
Spagna, Polonia: 27 voti;
Romania: 15 voti;
Paesi Bassi: 13 voti;
Grecia, Repubblica Ceca, Belgio, Ungheria, Portogallo: 12 voti;
Svezia, Bulgaria, Austria: 10 voti;
Slovacchia, Danimarca, Finlandia, Irlanda, Lituania: 7 voti;
Lettonia, Slovenia, Estonia, Cipro, Lussemburgo: 4 voti;
Malta: 3 voti.

2. ITALIA - Prima conferenza degli italiani nel mondo.
Si apre oggi a Roma presso al Sede della FAO e proseguirà fino al 15 dicembre prossimo la Prima Conferenza degli italiani nel Mondo. Alla sessione inaugurale, che sarà aperta dal Presidente della Repubblica, Carlo Azeglio Ciampi, e dal Ministro degli Affari Esteri, Lamberto Dini, è prevista la presenza di Autorità e personalità di vari settori della società civile. L’evento è conferma del costante impegno che, da parte del Ministero degli Esteri, viene riservato alla parte di nostri connazionali che, pur vivendo da tempo integrati nel tessuto sociale di altri Paesi, mantengono un inscindibile legame con la terra di origine. Nel corso dei cinque giorni in cui si articolerà, la Conferenza rappresenterà un momento di riflessione sulle strategie per venire incontro alle aspettative dei connazionali che vivono all’estero, creando così i presupposti per un rafforzamento e una migliore valorizzazione dell’identità civile, culturale e sociale del nostro Paese nel mondo.
Questo appuntamento è stato preceduto da cinque pre–conferenze continentali nel corso delle quali è stata definita l’agenda degli incontri e i temi di maggiore interesse per la riflessione che avrà luogo a Roma, riflessione dalla quale dovrebbero poter emergere nuove linee direttrici della politica italiana verso le collettività all'estero. Secondo la legge istitutiva della Conferenza - la 138 del 24.V.2000 - nel corso dell'assise si dovrà condurre un'analisi dell'azione svolta dall'Italia in favore di tali collettività, al fine di verificarne la rispondenza alle esigenze tradizionali ed alle nuove aspettative, nonché delineare una politica volta alla piena valorizzazione del patrimonio storico, economico, culturale rappresentato dagli italiani nel mondo.
Quanto alle tematiche della Conferenza, esse possono essere individuate in quattro argomenti principali: integrazione e promozione sociale (tutela ed assistenza), partecipazione e diritti politici (voto all'estero), identità, cultura e valorizzazione del patrimonio socio-culturale di origine (anche con riferimento al ruolo delle regioni), le comunità italiane all'estero: un valore e una risorsa.

3. ROMANIA - Iliescu torna alla presidenza della Repubblica.
Il socialista Iliescu - già Capo dello Stato tra il 1990 e il 1996 - eletto nuovo Presidente della Repubblica rumena con una netta maggioranza sul candidato della destra nazionalista Tudor. La forte maggioranza a favore di Iliescu - ex comunista e ministro dell'era Ceausescu, poi passato all'opposizione, e divenuto il primo Presidente della Romania post-1989 - sarebbe dovuta all'appoggio che questi avrebbe ricevuto non soltanto dalle formazioni di sinistra, ma anche da quelle del centro-destra che avevano portato nel 1996 alla massima carica del Paese, sconfiggendo lo stesso Iliescu, il Presidente uscente Constantinescu. Decisivo per la vittoria del neo-Capo dello Stato, l'appoggio dei partiti della Convenzione Democratica sarebbe stato determinato dalla circostanza che il competitore di Iliescu al ballottaggio era il leader nazionalista Tudor, a capo fino a pochi mesi fa di una formazione del tutto secondaria dagli accenti xenofobi e antisemiti. Il timore che un eventuale ascesa di quest'ultimo alla Presidenza delle Repubblica potesse complicare il già non facile percorso di Bucarest verso l'integrazione europea e nell'Alleanza atlantica sarebbe risultato decisivo per l'appoggio delle forze moderate ad Iliescu.

4. YUGOSLAVIA - Kostunica incontra Ciampi a Roma.
Visita oggi a Roma del Presidente jugoslavo Kostunica. L'incontro con il Presidente Ciampi viene a coronare un'intensa fase di scambi di visite e suggella i rapporti speciali dell'Italia con la nuova dirigenza della Repubblica Federale Jugoslava. Tale incontro fa seguito a quella che il Presidente del Consiglio Amato - primo Capo di Governo occidentale a recarsi a Belgrado dopo l'elezione di Kostunica - ha compiuto nella capitale jugoslava il 12 ottobre scorso, all'indomani delle elezioni presidenziali, accompagnato dal Ministro Dini e da quello del Tesoro Visco.

Giorni dell'Europa


11 dicembre 2000
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