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1. UNIONE EUROPEA - Approvato a Nizza il nuovo Trattato dell'Unione.
Accordo
nella notte a Nizza, dopo una maratona di oltre quattro giorni, record nella
storia dei Consigli Europei. Il Trattato di Nizza, per il quale il Presidente di
turno dell'Unione, il Presidente Chirac, auspica una rapida ratifica entro i
prossimi diciotto mesi, disegna la nuova struttura istituzionale dell'Unione in
previsione dell'allargamento. La conclusione del negoziato, condotto per mesi
nell’ambito della Conferenza Intergovernativa, è stato a lungo in forse per
lo spinoso dossier relativo alla
riponderazione dei voti in seno al Consiglio, dove le continuate resistenze
belghe e portoghesi - espressione comunque del disagio dei c.d. Stati piccoli -
rischiavano di far saltare l'intero esercizio delle riforme istituzionali,
comprendente anche la composizione della Commissione e l'estensione delle
decisioni a maggioranza qualificata.
Alla fine un ennesimo tentativo di compromesso da parte della Presidenza
francese ha consentito un accordo mediante il quale, tra l'altro, la minoranza
di blocco nella futura Unione post-allargamento non potrà essere costituita
soltanto da tre "Stati grandi", il Benelux nel suo insieme conta quanto uno "Stato grande"
(pur conservando una differenza di un voto a favore dei Paesi Bassi rispetto al
Belgio).
La nuova futura riponderazione dei voti stabilita a Nizza sarà la seguente (una
volta che l'accordo sarà entrato in vigore e gli Stati candidati saranno
entrati nell'Unione):
Germania, Italia, Francia, Regno Unito: 29 voti;
Spagna, Polonia: 27 voti;
Romania: 15 voti;
Paesi Bassi: 13 voti;
Grecia, Repubblica Ceca, Belgio, Ungheria, Portogallo: 12 voti;
Svezia, Bulgaria, Austria: 10 voti;
Slovacchia, Danimarca, Finlandia, Irlanda, Lituania: 7 voti;
Lettonia, Slovenia, Estonia, Cipro, Lussemburgo: 4 voti;
Malta: 3 voti.
2. ITALIA - Prima conferenza degli italiani nel
mondo.
Si apre oggi a Roma presso al Sede della FAO e proseguirà fino al 15
dicembre prossimo la Prima Conferenza degli italiani nel Mondo. Alla sessione
inaugurale, che sarà aperta dal Presidente della Repubblica, Carlo Azeglio
Ciampi, e dal Ministro degli Affari Esteri, Lamberto Dini, è prevista la
presenza di Autorità e personalità di vari settori della società civile.
L’evento è conferma del costante impegno che, da parte del Ministero degli
Esteri, viene riservato alla parte di nostri connazionali che, pur vivendo da
tempo integrati nel tessuto sociale di altri Paesi, mantengono un inscindibile
legame con la terra di origine. Nel corso dei cinque giorni in cui si articolerà,
la Conferenza rappresenterà un momento di riflessione sulle strategie per
venire incontro alle aspettative dei connazionali che vivono all’estero,
creando così i presupposti per un rafforzamento e una migliore valorizzazione
dell’identità civile, culturale e sociale del nostro Paese nel mondo.
Questo appuntamento è stato preceduto da cinque pre–conferenze continentali
nel corso delle quali è stata definita l’agenda degli incontri e i temi di
maggiore interesse per la riflessione che avrà luogo a Roma, riflessione dalla
quale dovrebbero poter emergere nuove linee direttrici della politica italiana
verso le collettività all'estero. Secondo la legge istitutiva della Conferenza
- la 138 del 24.V.2000 - nel corso dell'assise si dovrà condurre un'analisi
dell'azione svolta dall'Italia in favore di tali collettività, al fine di
verificarne la rispondenza alle esigenze tradizionali ed alle nuove aspettative,
nonché delineare una politica volta alla piena valorizzazione del patrimonio
storico, economico, culturale rappresentato dagli italiani nel mondo.
Quanto alle tematiche della Conferenza, esse possono essere individuate in
quattro argomenti principali: integrazione e promozione sociale (tutela ed
assistenza), partecipazione e diritti politici (voto all'estero), identità,
cultura e valorizzazione del patrimonio socio-culturale di origine (anche con
riferimento al ruolo delle regioni), le comunità italiane all'estero: un valore
e una risorsa.
3. ROMANIA - Iliescu torna alla presidenza della
Repubblica.
Il socialista Iliescu - già Capo dello Stato tra il 1990 e il 1996 -
eletto nuovo Presidente della Repubblica rumena con una netta maggioranza sul
candidato della destra nazionalista Tudor. La forte maggioranza a favore di
Iliescu - ex comunista e ministro dell'era Ceausescu, poi passato
all'opposizione, e divenuto il primo Presidente della Romania post-1989 -
sarebbe dovuta all'appoggio che questi avrebbe ricevuto non soltanto dalle
formazioni di sinistra, ma anche da quelle del centro-destra che avevano portato
nel 1996 alla massima carica del Paese, sconfiggendo lo stesso Iliescu, il
Presidente uscente Constantinescu. Decisivo per la vittoria del neo-Capo dello
Stato, l'appoggio dei partiti della Convenzione Democratica sarebbe stato
determinato dalla circostanza che il competitore di Iliescu al ballottaggio era
il leader nazionalista Tudor, a capo
fino a pochi mesi fa di una formazione del tutto secondaria dagli accenti
xenofobi e antisemiti. Il timore che un eventuale ascesa di quest'ultimo alla
Presidenza delle Repubblica potesse complicare il già non facile percorso di
Bucarest verso l'integrazione europea e nell'Alleanza atlantica sarebbe
risultato decisivo per l'appoggio delle forze moderate ad Iliescu.
4. YUGOSLAVIA - Kostunica incontra Ciampi a Roma.
Visita oggi a Roma del Presidente jugoslavo Kostunica. L'incontro con
il Presidente Ciampi viene a coronare un'intensa fase di scambi di visite e
suggella i rapporti speciali dell'Italia con la nuova dirigenza della Repubblica
Federale Jugoslava. Tale incontro fa seguito a quella che il Presidente del
Consiglio Amato - primo Capo di Governo occidentale a recarsi a Belgrado dopo
l'elezione di Kostunica - ha compiuto nella capitale jugoslava il 12 ottobre
scorso, all'indomani delle elezioni presidenziali, accompagnato dal Ministro
Dini e da quello del Tesoro Visco.
11
dicembre 2000 webmaster@euganeo.it |
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il
collegio senatoriale di Tino Bedin |