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Giorni dell'Europa

Giovedì 7 dicembre 2000

1. UNIONE EUROPEA - Apprensioni per il Consiglio di Nizza.
Ha oggi inizio il Consiglio Europeo di Nizza, i cui lavori dureranno fino a domenica 10 dicembre.  Il Vertice, l’ultimo della Presidenza francese, si apre in un clima di grande apprensione conseguente alle diverse impostazioni manifestate dai Paesi membri in materia di riforme istituzionali.
Il Vertice di Nizza si articolerà in due distinte parti: la prima dedicata ai temi cosiddetti di ordinaria amministrazione del Consiglio Europeo, destinata a concludersi con la colazione di venerdì 8 dicembre; la seconda dedicata all’esame dei temi della riforma istituzionale ed alla conclusione del negoziato condotto nell’ambito della Conferenza Intergovernativa.
Mentre la prima parte dei lavori del Consiglio Europeo, malgrado l’importanza ed il rilievo politico dei temi che verranno evocati, non dovrebbe presentare aspetti particolarmente problematici, certamente complessa e non priva di numerose incognite si presenta la seconda parte. Anche per tale motivo la Presidenza francese ha preferito distinguere nettamente le due fasi dei lavori e prevedere una separata approvazione delle conclusioni del Consiglio Europeo, così da evitare che eventuali problemi che possono emergere nella prima fase dei lavori possano “stingere” sul difficile negoziato sulle riforme istituzionali, per la conclusione del quale la stessa Presidenza ha già anticipato un possibile, prevedibile prolungamento dei lavori fino alla giornata di domenica 10 dicembre.

2. ITALIA - Promozione della cultura italiana all'estero.
Il Ministro Dini ha presieduto ieri alla Farnesina la riunione di insediamento della “Commissione Nazionale per la Promozione della Cultura Italiana all'Estero”, nominata per il triennio 1° dicembre 2000 - 30 novembre 2003.
La commissione, che contribuisce alla politica di promozione della lingua e della cultura italiana, si compone di rappresentanti delle principali istituzioni accademiche e culturali italiane, nonché degli enti e delle amministrazioni pubbliche attive nei settori culturale e scientifico.
Nel suo discorso il Ministro degli Esteri ha sottolineato l'importanza che ricopre l'incontro tra culture e civiltà diverse che “influenza l'azione di politica estera, fino, talvolta, a condizionarla”.
Il Ministro Dini ha sottolineato la necessità di “utilizzare al meglio gli strumenti della comunicazione che contribuisce a fare una politica estera non più chiusa nelle cancellerie e fatta di intese segrete e confidenziali quanto, piuttosto, una politica estera che allarghi i suoi confini”.  “L’esigenza di conquistare mercati più ampi, indispensabile per lo sviluppo dell'economia italiana, è legata senza dubbio alla capacità di esportare un sapere non necessariamente condizionato dagli aspetti umanistici”, ha detto l’On. Ministro, aggiungendo che è necessario allargare “lo spettro dei nostri interessi per abbracciare le diverse manifestazioni del genio italiano rappresentate dai risultati della ricerca scientifica, dalle forme architettoniche, dagli abbellimenti urbanistici, dal design e dalla moda”.

3. YUGOSLAVIA - Milosevic presenta la sua lista per le elezioni.
L'ex Presidente jugoslavo Slobodan Milosevic ha ufficialmente presentato una lista, da lui guidata, di candidati per le elezioni parlamentari serbe del 23 dicembre, denominata “Sps-Slobodan Milosevic”. L'elenco comprende 250 candidati, un numero pari a quello dei seggi in palio. L'organizzatore della campagna elettorale dell'Sps, Dragan Vucicevic, ha detto al quotidiano di attendersi la “conquista di almeno 60 poltrone, forse 100”.
I sondaggi di opinione danno, però, Milosevic e il suo partito a percentuali piuttosto basse, attorno all'8%: sufficienti a superare la soglia del 5% per entrare in Parlamento, ma non per organizzare un’opposizione di peso.
Milosevic è stato rieletto il 25 novembre Presidente del suo Partito Socialista al termine di un congresso straordinario, con una maggioranza superiore all'85%, ma non con l’abituale unanimità. Dal Sps si sono intanto staccate due correnti di ispirazione socialdemocratica, guidate dall'ex Presidente jugoslavo, Zoran Lilic, e dall'ex portavce, Milorad Vucelic.
 

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7 dicembre 2000
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