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1. UNIONE EUROPEA - Apprensioni per il Consiglio di Nizza.
Ha oggi
inizio il Consiglio Europeo di Nizza, i cui lavori dureranno fino a domenica 10
dicembre. Il Vertice, l’ultimo
della Presidenza francese, si apre in un clima di grande apprensione conseguente
alle diverse impostazioni manifestate dai Paesi membri in materia di riforme
istituzionali.
Il Vertice di Nizza si articolerà in due distinte parti: la prima dedicata ai
temi cosiddetti di ordinaria amministrazione del Consiglio Europeo, destinata a
concludersi con la colazione di venerdì 8 dicembre; la seconda dedicata
all’esame dei temi della riforma istituzionale ed alla conclusione del
negoziato condotto nell’ambito della Conferenza Intergovernativa.
Mentre la prima parte dei lavori del Consiglio Europeo, malgrado l’importanza
ed il rilievo politico dei temi che verranno evocati, non dovrebbe presentare
aspetti particolarmente problematici, certamente complessa e non priva di
numerose incognite si presenta la seconda parte. Anche per tale motivo la
Presidenza francese ha preferito distinguere nettamente le due fasi dei lavori e
prevedere una separata approvazione delle conclusioni del Consiglio Europeo, così
da evitare che eventuali problemi che possono emergere nella prima fase dei
lavori possano “stingere” sul difficile negoziato sulle riforme
istituzionali, per la conclusione del quale la stessa Presidenza ha già
anticipato un possibile, prevedibile prolungamento dei lavori fino alla giornata
di domenica 10 dicembre.
2. ITALIA - Promozione della cultura italiana
all'estero.
Il Ministro Dini ha presieduto ieri alla Farnesina la riunione di
insediamento della “Commissione Nazionale per la Promozione della Cultura
Italiana all'Estero”, nominata per il triennio 1° dicembre 2000 - 30 novembre
2003.
La commissione, che contribuisce alla politica di promozione della lingua e
della cultura italiana, si compone di rappresentanti delle principali
istituzioni accademiche e culturali italiane, nonché degli enti e delle
amministrazioni pubbliche attive nei settori culturale e scientifico.
Nel suo discorso il Ministro degli Esteri ha sottolineato l'importanza che
ricopre l'incontro tra culture e civiltà diverse che “influenza l'azione di
politica estera, fino, talvolta, a condizionarla”.
Il Ministro Dini ha sottolineato la necessità di “utilizzare al meglio gli
strumenti della comunicazione che contribuisce a fare una politica estera non più
chiusa nelle cancellerie e fatta di intese segrete e confidenziali quanto,
piuttosto, una politica estera che allarghi i suoi confini”.
“L’esigenza di conquistare mercati più ampi, indispensabile per lo
sviluppo dell'economia italiana, è legata senza dubbio alla capacità di
esportare un sapere non necessariamente condizionato dagli aspetti
umanistici”, ha detto l’On. Ministro, aggiungendo che è necessario
allargare “lo spettro dei nostri interessi per abbracciare le diverse
manifestazioni del genio italiano rappresentate dai risultati della ricerca
scientifica, dalle forme architettoniche, dagli abbellimenti urbanistici, dal
design e dalla moda”.
3. YUGOSLAVIA - Milosevic presenta la sua lista per
le elezioni.
L'ex Presidente jugoslavo Slobodan Milosevic ha ufficialmente
presentato una lista, da lui guidata, di candidati per le elezioni parlamentari
serbe del 23 dicembre, denominata “Sps-Slobodan Milosevic”. L'elenco
comprende 250 candidati, un numero pari a quello dei seggi in palio.
L'organizzatore della campagna elettorale dell'Sps, Dragan Vucicevic, ha detto
al quotidiano di attendersi la “conquista di almeno 60 poltrone, forse 100”.
I sondaggi di opinione danno, però, Milosevic e il suo partito a percentuali
piuttosto basse, attorno all'8%: sufficienti a superare la soglia del 5% per
entrare in Parlamento, ma non per organizzare un’opposizione di peso.
Milosevic è stato rieletto il 25 novembre Presidente del suo Partito Socialista
al termine di un congresso straordinario, con una maggioranza superiore all'85%,
ma non con l’abituale unanimità. Dal Sps si sono intanto staccate due
correnti di ispirazione socialdemocratica, guidate dall'ex Presidente jugoslavo,
Zoran Lilic, e dall'ex portavce, Milorad Vucelic.
7
dicembre 2000 webmaster@euganeo.it |
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il
collegio senatoriale di Tino Bedin |