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1. UNIONE EUROPEA - Garante dell'armistizio fra Etiopia ed Eritrea.
Si svolgerà
il 12 dicembre ad Algeri la firma dell’accordo sulla fine del conflitto fra
Etiopia ed Eritrea, che prevede la fine delle ostilità, la demarcazione dei
confini e le compensazioni per i danni di guerra. A seguito delle comunicazioni
di accettazione da parte dell’Etiopia e dell’Eritrea delle ultime proposte
di compromesso sottoposte dai facilitatori, il Presidente algerino Bouteflika,
quale mandatario dell’OUA per la soluzione del conflitto con l’assistenza
dell’UE e degli Stati Uniti, ha invitato il Presidente eritreo Isayas Afeworki
e il Primo Ministro etiopico Meles Zenawi a firmare il 12 dicembre prossimo ad
Algeri l’accordo di pace tra i due Paesi, dopo quello sulla cessazione dei
combattimenti, sottoscritto sempre ad Algeri il 18 giugno scorso.
L’accordo che sarà firmato determina la fine permanente delle ostilità e
l’impegno reciproco dei due paesi a rinunciare all’uso o alla minaccia della
forza nei loro rapporti. Esso stabilisce inoltre le procedure per la
delimitazione e la demarcazione dei confini, per le compensazioni dei danni di
guerra e per l’investigazione sulle origini del conflitto.
Alla firma saranno presenti il Rappresentante Speciale della Presidenza
dell’Unione Europea per il processo di pace, Sottosegretario Serri, e
l’Inviato Speciale americano Anthony Lake.
Il Presidente Bouteflika ha invitato anche i Presidenti di turno dell’OUA (il
togolese Eyadema), del Movimento dei non allineati (il sudafricano Thabo Mbeki)
e del Gruppo dei 77 (il nigeriano Obasanjo), nonché i Segretari Generali delle
Nazioni Unite e dell’OUA, tutte personalità africane di primo piano.
L’Italia, oltre all’intensa attività diplomatica svolta in considerazione
dell’incarico del Sottosegretario Serri, partecipa in modo significativo alla
forza di monitoraggio delle Nazioni Unite, il cui dispiegamento è in corso in
questi giorni, fornendo la componente aerea, osservatori e sostegno logistico e
di sicurezza.
2. COMMISSIONE EUROPEA - L'Italia spinge per
l'accordo con il Mercosur.
Durante l'incontro di ieri, il Ministro Dini ed il Commissario
per il Commercio Lamy hanno discusso in particolare temi attinenti
all’Organizzazione Mondiale del Commercio, alle relazioni transatlantiche e
alle controversie commerciali tra Unione Europea e Stati Uniti, all’Accordo
U.E. – Mercosur/Cile. Circa l’OMC, il Ministro Dini e il Commissario Lamy
hanno approfondito le prospettive di rilancio del negoziato commerciale
multilaterale, alla luce della posizione degli Stati Uniti e
dell’atteggiamento dei principali Paesi in Via di Sviluppo.
A proposito delle controversie commerciali tra Unione Europea e Stati Uniti, il
Ministro Dini e il Commissario Lamy hanno avuto uno scambio di valutazioni sulle
questioni aperte, anche in vista del Vertice tra Unione Europea e Stati Uniti
previsto per il 18 dicembre prossimo.
Riguardo l’Accordo con i paesi Mercosur, il Ministro Dini ha rilevato che si
attendono importanti ricadute positive in campo economico e commerciale dalla
creazione di una zona di libero scambio con i paesi del Mercosur, insieme ad un
rafforzamento dei rapporti con l’America Latina, cui l’Italia è legata da
profonde radici storiche, sociali e culturali. Una spinta per una rapida
conclusione dell'accordo potrebbe venire dal secondo Vertice Unione Europea -
Paesi Latino americani, previsto a Madrid nel 2002.
Il Ministro Dini ha infine ricordato l’azione di assistenza tecnica e
giuridico-commerciale dell’Italia a favore dei Paesi in Via di Sviluppo e Meno
Avanzati che hanno chiesto di aderire all’Organizzazione Mondiale del
Commercio.
3. GERMANIA - Approvata la legge di bilancio per il
2001.
La legge sul bilancio federale per il 2001 è stata adottata dal Bundestag
in seduta plenaria con il sostegno della coalizione di maggioranza (322 voti a
favore), mentre l’opposizione (CDU/CSU, FDP, PDS) si è dichiarata contraria
con 235 voti. La legge di bilancio verrà ora trasmessa al Bundesrat
per la definitiva approvazione. Il progetto di bilancio presentato dal governo
è stato emendato dalla commissione di bilancio, che ha ridotto la spesa
federale dello 0,4% rispetto al 2000, mentre il governo prevedeva un importo
grosso modo costante rispetto all’anno in corso.
Il contenimento della spesa pubblica rappresenta uno dei cardini del programma
di stabilità finanziaria che dovrebbe consentire il riequilibrio del bilancio
nel 2006. Il disavanzo federale dovrebbe passare l'anno prossimo dagli attuali
49,5 miliardi a 43,7 miliardi di Marchi, grazie all’incremento previsto del
gettito fiscale e agli effetti di lungo periodo del pacchetto di risparmi deciso
nel 1999. Grazie ai proventi dell’asta per la concessione delle licenze della
telefonia mobile di terza generazione, superiori di cinque volte alle previsioni
del Ministero delle Finanze (il ricavato è stato di 99,4 miliardi di Marchi),
il debito pubblico si è ridotto da 1500 a circa 1400 miliardi, consentendo già
nell’esercizio finanziario in corso di scendere sotto la soglia del 60% del
PIL definita nel trattato di Maastricht. Per ragioni di mercato, l’utilizzo
dei proventi della gara UMTS verrà ripartito fra il 2000 e il 2001, consentendo
l’anno prossimo di raggiungere un livello del debito pari al 58% del PIL.
Gli esborsi per interessi dovrebbero scendere dagli attuali 84 a 79 miliardi di
Marchi. I cinque miliardi liberatisi dal servizio del debito verranno impiegati
in investimenti, in particolare nel settore delle infrastrutture. Per quanto
riguarda la composizione della spesa, la commissione bilancio ha deliberato
l’incremento di quella per investimenti a 57,99 miliardi di Marchi,
accogliendo una delle principali critiche dell’opposizione che riteneva
ingiustificata la riduzione degli investimenti a fronte della prevista crescita
della spesa pubblica per consumi (nel progetto governativo di bilancio la spesa
per investimenti sarebbe dovuta scendere a 54,6 miliardi, a fronte dei 57,5
miliardi stanziati per il 2000).
Nella ripartizione a favore dei singoli Ministeri, si nota la crescita del 20%
dello stanziamento per il Ministero degli Esteri, in applicazione della riforma
recentemente adottata, e la crescita dello stanziamento per il Ministero della
Difesa (da 45,33 a 46,86 miliardi) per realizzare la riforma dell'esercito
federale.
4. ITALIA - Il sostegno alla politica estera del
Paraguay.
Il Ministro Dini incontra oggi il Ministro degli Esteri del Paraguay,
Aguirre Martinez. Scopo della visita è la prosecuzione del rafforzamento delle
relazioni bilaterali, anche nel quadro del sostegno italiano all’integrazione
regionale in ambito Mercosur. Nel campo delle relazioni bilaterali si parlerà
non solo degli aspetti politico - economici, ma anche di cooperazione culturale
e di lotta alla criminalità.
Altro argomento che merita particolare attenzione è il rapporto del Paese con
le istituzioni finanziarie internazionali e del possibile appoggio che
l’Italia potrebbe fornire.
Potrebbe essere inoltre interessante trattare l’argomento dei rapporti con gli
USA, a cui l’attuale governo del Paraguay è molto vicino.
E’ emersa la possibilità che, in occasione della sua visita, il Ministro
Aguirre possa fornire alcune indicazioni in vista di un’eventuale soluzione
all’annosa vicenda della “Colonia Barbero”, ossia dell’ampio
appezzamento di terreno destinato dagli eredi Barbero alla colonizzazione di
agricoltori italiani. Il contenzioso deriva dalla decisione del Governo di
Assunzione di dichiarare la donazione contraria al dettato della costituzione
del 1976, che vieta la cessione di parti di territorio nazionale a stati
stranieri.
In occasione della visita, verrà firmato l’accordo di cooperazione culturale
tra i due Paesi e si procederà allo scambio degli strumenti di ratifica
dell’accordo di estradizione. E' stato anche raggiunto l’accordo di entrambe
le parti sul testo dell’accordo di lotta alla criminalità organizzata.
5. ITALIA - Libro bianco del Ministero degli Esteri.
Oggi presso la SIOI viene ufficialmente presentato il “Libro Bianco
2000”. Dopo un'introduzione del Ministero Dini, seguirà un dibattito cui
parteciperanno esponenti politici ed autorevoli esperti in materia di relazioni
internazionali. Rispetto al primo Libro Bianco del 1998, che “fotografava”
la situazione del Ministero mettendo in evidenza la relazione fra compiti,
struttura e risorse, il volume attuale ha una impostazione diversa: oltre a
descrivere le novità derivanti dalla riforma del Ministero entrata in vigore
all’inizio dell’anno, esso vuole soprattutto aiutare a far comprendere il
ruolo dell’Italia nel mondo e l’attività svolta dalla nostra diplomazia,
non solo in rapporto alle grandi priorità della politica estera, ma anche
rispetto a temi quali la tutela dei cittadini italiani e la gestione dei flussi
di immigrazione.
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dicembre 2000 webmaster@euganeo.it |
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il
collegio senatoriale di Tino Bedin |