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Giorni dell'Europa

Mercoledì 29 novembre 2000

1. COMMISSIONE EUROPEA - Amato illustra la posizione italiana su Nizza.
Il Presidente del Consiglio Giuliano Amato in visita ufficiale alla Commissione europea, a pochi giorni dal Consiglio europeo di Nizza. Dopo un incontro bilaterale con il Presidente dell'esecutivo comunitario, Romano Prodi, Amato prenderà parte ad una riunione con il collegio dei Commissari, che sarà seguita da una conferenza stampa e da una colazione.
Benché non vi sia un’agenda dei colloqui, le questioni che potranno essere oggetto di discussione sono molteplici. In primis, la Conferenza Intergovernativa: con l’approssimarsi del Consiglio europeo di Nizza si focalizza l’attenzione sul nodo delle riforme istituzionali, argomento sul quale il nostro Paese si è fortemente impegnato. Dal Vertice dovrà infatti emergere un accordo che permetta all’Unione di rafforzare le istituzioni, prepararsi ad accogliere i nuovi membri ed inviare un segnale di determinazione ai mercati finanziari a sostegno della moneta europea. Si osserva che su molte questioni essenziali, come l’estensione del voto a maggioranza qualificata e la cooperazione rafforzata, la posizione dell’Italia e quella della Commissione coincidono.
Per quanto riguarda gli aspetti bilaterali, è di pochi giorni fa il parere negativo del Commissario Monti sulle proposte italiane di sgravi IRPEG nel Mezzogiorno d’Italia, in quanto distorsivi della concorrenza. Rimane dunque aperto il problema di trovare soluzioni compatibili con i Trattati per agevolare lo sviluppo economico del Sud Italia, anche alla luce della prossima adesione di numerosi Paesi a basso reddito, che assorbiranno buona parte delle risorse comunitarie messe alla disposizione delle aree meno favorite dell’Unione.

2. AUSTRIA - Si rafforza il Partito Popolare.
Le crescenti difficoltà dell'opposizione socialdemocratica nel tentativo di guadagnare spazio e credibilità al centro dello schieramento politico austriaco sembrano confermare il rafforzamento politico dell'esecutivo Schuessel, il cui partito popolare appare sempre più strategicamente centrale nel panorama politico interno austriaco. Varie iniziative dei socialdemocratici nelle ultime settimane - tra le quali l'attacco frontale al progetto di finanziaria presentata dal Governo, che punta all'azzeramento del deficit nel prossimo biennio, e la richiesta di sottoporre l'intera questione ad un referendum popolare, con un curioso ricorso a quei metodi di democrazia popolare così sovente invocati da Haider - sembrano marcare un ritorno a schemi politici ed economici tipici del passato socialdemocratico. Questo nuovo approccio deriverebbe dalla considerazione che la precedente fase, nel corso dei primi mesi di opposizione nei confronti del Cancelliere Schuessel, improntata ad una ricerca di un dialogo con il governo sulle tematiche socio-economiche, nella ricerca di un'opposizione più pragmatica e costruttiva, avrebbe portato nei mesi scorsi ad un'evidente perdita di "personalità politica" e di consensi elettorali.
Il nuovo approccio rischia però di essere, nella valutazione degli analisti, ancora meno efficace di quello seguito nei mesi scorsi, soprattutto perché mancano i necessari riscontri sul piano di una forte mobilitazione del movimento sindacale e di altre componenti sociali. Si rimarca invece l'accresciuta centralità dei popolari di Schuessel, che appaiono aver occupato con determinazione il centro dello schieramento politico, tanto da mettere in crisi sia il populismo di destra alla Haider che le posizioni di sinistra di tipo assistenziale e corporativo. Questa posizione dei popolari potrebbe consentire all'esecutivo di affrontare senza particolare problemi la politica di riforme economiche e sociali richieste dagli obblighi europei.

3. ITALIA - Da Roma appello umanitario delle Nazioni Unite.
L’On. Ministro Dini presenzierà oggi, presso la sede della F.A.O. all’appello umanitario delle Nazioni Unite.  Si tratta di uno degli strumenti globali fondamentali a disposizione della Comunità Internazionale per promuovere e orientare la risposta umanitaria alle catastrofi naturali e alle emergenze complesse o croniche.
Ogni anno le Agenzie del sistema ONU elaborano, d’intesa con il Segretariato ONU/OCHA (Ufficio per il Coordinamento umanitario), un appello consolidato per il finanziamento dei programmi umanitari a favore di alcuni Paesi colpiti da situazioni di emergenza. Gli appelli per il 2001 vengono oggi diramati, a nome del Segretario Generale, in contemporanea mondiale nelle capitali dei principali Paesi donatori (Bruxelles, Londra, Roma, Stoccolma, Washington, Oslo), allo scopo di migliorare la diffusione degli appelli stessi e valorizzare il ruolo dei Paesi che vi contribuiscono. Roma è stata scelta sia per l’importanza del nostro Paese quale donatore in campo umanitario, sia per la rilevante presenza di agenzie umanitarie delle N.U..
Il tema principale degli Appelli per il 2001 è “Donne e conflitti”, sia per l’importanza intrinseca di questa problematica che per la risoluzione recentemente adottata dal Consiglio di sicurezza a questo riguardo. Nel corso del lancio degli Appelli a Roma si focalizzerà l’attenzione in particolare su Angola, Somalia e Tagikistan.
All’evento sono stati invitati gli Ambasciatori accreditati presso lo Stato italiano, i Rappresentanti Permanenti presso la FAO, le Commissioni Esteri del Parlamento, le principali Amministrazioni pubbliche, le ONG e la Stampa.

4. RUSSIA - Accordi militari con il Giappone?
Inizia oggi la visita ufficiale di tre giorni del Ministro della Difesa russo Igor Sergeyev in Giappone. Al centro dei colloqui l'eventuale conclusione di accordi militari bilaterali e di sicurezza in Asia. La visita assume un significato particolare in considerazione della circostanza che l'Impero giapponese e la Federazione russa sono ancora tecnicamente  in guerra, non essendo mai stato siglato un accordo di pace dopo la conclusione delle ostilità nel 1945 a causa della disputa sulle Isole Kurili, occupate dalle truppe sovietiche in quell'anno e delle quali Tokyo chiede il ritorno sotto la propria sovranità. Anche colloqui recenti, in occasione della visita in Giappone del Presidente Putin, non hanno consentito di registrare progressi significativi.

5. RUSSIA - Prosegue la visita del presidente Ciampi e del ministro Dini.
Il Ministro degli Esteri Lamberto Dini e il suo omologo russo Igor Ivanov hanno ieri avuto un incontro nel corso del quale sono stati firmati due accordi di cooperazione, il primo sull'esplorazione e l'utilizzazione dello spazio a scopi pacifici, l'altro sulla collaborazione archivistica.
Con la firma dell'accordo sulla collaborazione archivistica e dell'annesso protocollo sulla pubblicazione congiunta di una raccolta di documenti diplomatici, prende il via una collaborazione di ampio respiro tra l'Archivio Storico-Diplomatico italiano e il corrispondente Servizio della Federazione Russa che produrrà il suo primo risultato con la pubblicazione di una raccolta in due tomi di documenti diplomatici sulle relazioni bilaterali dal 1861 al 1961.
L'accordo spaziale costituisce invece una nuova ed aggiornata base giuridica per la collaborazione scientifica ed industriale nel settore della ricerca, dello sfruttamento dello spazio e delle tecnologie spaziali.
Il testo prevede inoltre un favorevole trattamento doganale dei beni utilizzati per le attività di ricerca e di esplorazione. Un allegato sulla proprietà intellettuale regola la ripartizione e la tutela dei diritti sulle scoperte e sulle invenzioni risultanti dalla collaborazione spaziale.

6. SPAGNA - Uno "spazio comune di giustizia" con l'Italia.
Nel corso della visita ieri a Roma del Primo Ministro Aznar, siglato a Palazzo Chigi dai titolari dei Dicasteri della Giustizia dei due Paesi un accordo per la realizzazione di "uno spazio comune di giustizia" tra Italia e Spagna. Il trattato sottoscritto prevede il superamento del concetto stesso di estradizione tra i due Paesi per i reati punti con una pena non inferiore a quattro anni in materia di terrorismo, criminalità organizzata, traffico di stupefacenti, tratta di esseri umani e abusi sessuali contro i minori. In sostanza alla tradizionale procedura di estradizione si sostituisce, dopo la semplice verifica formale dei requisiti essenziali delle persone colpite da provvedimento restrittivo della libertà o condannati in via definitiva, la consegna diretta alle Autorità del Paese richiedente.

Giorni dell'Europa


29 Novembre 2000
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