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1. COMMISSIONE EUROPEA - Amato illustra la posizione italiana su
Nizza.
Il
Presidente del Consiglio Giuliano Amato in visita ufficiale alla Commissione
europea, a pochi giorni dal Consiglio europeo di Nizza. Dopo un incontro
bilaterale con il Presidente dell'esecutivo comunitario, Romano Prodi, Amato
prenderà parte ad una riunione con il collegio dei Commissari, che sarà
seguita da una conferenza stampa e da una colazione.
Benché non vi sia un’agenda dei colloqui, le questioni che potranno essere
oggetto di discussione sono molteplici. In
primis, la Conferenza Intergovernativa: con l’approssimarsi del Consiglio
europeo di Nizza si focalizza l’attenzione sul nodo delle riforme
istituzionali, argomento sul quale il nostro Paese si è fortemente impegnato.
Dal Vertice dovrà infatti emergere un accordo che permetta all’Unione di
rafforzare le istituzioni, prepararsi ad accogliere i nuovi membri ed inviare un
segnale di determinazione ai mercati finanziari a sostegno della moneta europea.
Si osserva che su molte questioni essenziali, come l’estensione del voto a
maggioranza qualificata e la cooperazione rafforzata, la posizione dell’Italia
e quella della Commissione coincidono.
Per quanto riguarda gli aspetti bilaterali, è di pochi giorni fa il parere
negativo del Commissario Monti sulle proposte italiane di sgravi IRPEG nel
Mezzogiorno d’Italia, in quanto distorsivi della concorrenza. Rimane dunque
aperto il problema di trovare soluzioni compatibili con i Trattati per agevolare
lo sviluppo economico del Sud Italia, anche alla luce della prossima adesione di
numerosi Paesi a basso reddito, che assorbiranno buona parte delle risorse
comunitarie messe alla disposizione delle aree meno favorite dell’Unione.
2. AUSTRIA - Si rafforza il Partito Popolare.
Le crescenti difficoltà dell'opposizione socialdemocratica nel
tentativo di guadagnare spazio e credibilità al centro dello schieramento
politico austriaco sembrano confermare il rafforzamento politico dell'esecutivo
Schuessel, il cui partito popolare appare sempre più strategicamente centrale
nel panorama politico interno austriaco. Varie iniziative dei socialdemocratici
nelle ultime settimane - tra le quali l'attacco frontale al progetto di
finanziaria presentata dal Governo, che punta all'azzeramento del deficit nel
prossimo biennio, e la richiesta di sottoporre l'intera questione ad un
referendum popolare, con un curioso ricorso a quei metodi di democrazia popolare
così sovente invocati da Haider - sembrano marcare un ritorno a schemi politici
ed economici tipici del passato socialdemocratico. Questo nuovo approccio
deriverebbe dalla considerazione che la precedente fase, nel corso dei primi
mesi di opposizione nei confronti del Cancelliere Schuessel, improntata ad una
ricerca di un dialogo con il governo sulle tematiche socio-economiche, nella
ricerca di un'opposizione più pragmatica e costruttiva, avrebbe portato nei
mesi scorsi ad un'evidente perdita di "personalità politica" e di
consensi elettorali.
Il nuovo approccio rischia però di essere, nella valutazione degli analisti,
ancora meno efficace di quello seguito nei mesi scorsi, soprattutto perché
mancano i necessari riscontri sul piano di una forte mobilitazione del movimento
sindacale e di altre componenti sociali. Si rimarca invece l'accresciuta
centralità dei popolari di Schuessel, che appaiono aver occupato con
determinazione il centro dello schieramento politico, tanto da mettere in crisi
sia il populismo di destra alla Haider che le posizioni di sinistra di tipo
assistenziale e corporativo. Questa posizione dei popolari potrebbe consentire
all'esecutivo di affrontare senza particolare problemi la politica di riforme
economiche e sociali richieste dagli obblighi europei.
3. ITALIA - Da Roma appello umanitario delle Nazioni
Unite.
L’On. Ministro Dini presenzierà oggi, presso la sede della F.A.O.
all’appello umanitario delle Nazioni Unite.
Si tratta di uno degli strumenti globali fondamentali a disposizione
della Comunità Internazionale per promuovere e orientare la risposta umanitaria
alle catastrofi naturali e alle emergenze complesse o croniche.
Ogni anno le Agenzie del sistema ONU elaborano, d’intesa con il Segretariato
ONU/OCHA (Ufficio per il Coordinamento umanitario), un appello consolidato per
il finanziamento dei programmi umanitari a favore di alcuni Paesi colpiti da
situazioni di emergenza. Gli appelli per il 2001 vengono oggi diramati, a nome
del Segretario Generale, in contemporanea mondiale nelle capitali dei principali
Paesi donatori (Bruxelles, Londra, Roma, Stoccolma, Washington, Oslo), allo
scopo di migliorare la diffusione degli appelli stessi e valorizzare il ruolo
dei Paesi che vi contribuiscono. Roma è stata scelta sia per l’importanza del
nostro Paese quale donatore in campo umanitario, sia per la rilevante presenza
di agenzie umanitarie delle N.U..
Il tema principale degli Appelli per il 2001 è “Donne e conflitti”, sia per
l’importanza intrinseca di questa problematica che per la risoluzione
recentemente adottata dal Consiglio di sicurezza a questo riguardo. Nel corso
del lancio degli Appelli a Roma si focalizzerà l’attenzione in particolare su
Angola, Somalia e Tagikistan.
All’evento sono stati invitati gli Ambasciatori accreditati presso lo Stato
italiano, i Rappresentanti Permanenti presso la FAO, le Commissioni Esteri del
Parlamento, le principali Amministrazioni pubbliche, le ONG e la Stampa.
4. RUSSIA - Accordi militari con il Giappone?
Inizia oggi la visita ufficiale di tre giorni del Ministro della
Difesa russo Igor Sergeyev in Giappone. Al centro dei colloqui l'eventuale
conclusione di accordi militari bilaterali e di sicurezza in Asia. La visita
assume un significato particolare in considerazione della circostanza che
l'Impero giapponese e la Federazione russa sono ancora tecnicamente in guerra,
non essendo mai stato siglato un accordo di pace dopo la conclusione delle
ostilità nel 1945 a causa della disputa sulle Isole Kurili, occupate dalle
truppe sovietiche in quell'anno e delle quali Tokyo chiede il ritorno sotto la
propria sovranità. Anche colloqui recenti, in occasione della visita in
Giappone del Presidente Putin, non hanno consentito di registrare progressi
significativi.
5. RUSSIA - Prosegue la visita del presidente Ciampi
e del ministro Dini.
Il Ministro degli Esteri Lamberto Dini e il suo omologo russo Igor
Ivanov hanno ieri avuto un incontro nel corso del quale sono stati firmati due
accordi di cooperazione, il primo sull'esplorazione e l'utilizzazione dello
spazio a scopi pacifici, l'altro sulla collaborazione archivistica.
Con la firma dell'accordo sulla collaborazione archivistica e dell'annesso
protocollo sulla pubblicazione congiunta di una raccolta di documenti
diplomatici, prende il via una collaborazione di ampio respiro tra l'Archivio
Storico-Diplomatico italiano e il corrispondente Servizio della Federazione
Russa che produrrà il suo primo risultato con la pubblicazione di una raccolta
in due tomi di documenti diplomatici sulle relazioni bilaterali dal 1861 al
1961.
L'accordo spaziale costituisce invece una nuova ed aggiornata base giuridica per
la collaborazione scientifica ed industriale nel settore della ricerca, dello
sfruttamento dello spazio e delle tecnologie spaziali.
Il testo prevede inoltre un favorevole trattamento doganale dei beni utilizzati
per le attività di ricerca e di esplorazione. Un allegato sulla proprietà
intellettuale regola la ripartizione e la tutela dei diritti sulle scoperte e
sulle invenzioni risultanti dalla collaborazione spaziale.
6. SPAGNA - Uno "spazio comune di
giustizia" con l'Italia.
Nel corso della visita ieri a Roma del Primo Ministro Aznar, siglato
a Palazzo Chigi dai titolari dei Dicasteri della Giustizia dei due Paesi un
accordo per la realizzazione di "uno spazio comune di giustizia" tra
Italia e Spagna. Il trattato sottoscritto prevede il superamento del concetto
stesso di estradizione tra i due Paesi per i reati punti con una pena non
inferiore a quattro anni in materia di terrorismo, criminalità organizzata,
traffico di stupefacenti, tratta di esseri umani e abusi sessuali contro i
minori. In sostanza alla tradizionale procedura di estradizione si sostituisce,
dopo la semplice verifica formale dei requisiti essenziali delle persone colpite
da provvedimento restrittivo della libertà o condannati in via definitiva, la
consegna diretta alle Autorità del Paese richiedente.
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Novembre 2000 webmaster@euganeo.it |
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il
collegio senatoriale di Tino Bedin |