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Giorni dell'Europa

Martedì 28 novembre 2000

1. CONSIGLIO EUROPEO - Accordo sulla tassazione uniforme del risparmio.
Si è tenuto ieri a Bruxelles il Consiglio ECOFIN, nel corso del quale è stato raggiunto un accordo sul pacchetto fiscale, che ha permesso di superare le riserve del Lussemburgo e del Belgio sul tema della tassazione del risparmio. Viene così rispettato l’impegno che i Quindici Capi di Stato e di Governo avevano preso a Feira di giungere entro la fine dell’anno ad un’intesa sui contenuti di una direttiva in questa materia. L’accordo di compromesso prevede un tasso di ritenuta alla fonte sui redditi finanziari dei non residenti del 15% per i primi tre anni e del 20% per gli anni successivi. Il 75% del gettito andrà al Paese di origine degli investitori e il 25% rimarrà nel Paese nel quale l’investimento è stato fatto. Le eurobbligazioni emesse prima del 1° marzo 2001 non saranno soggette a questo regime per un periodo transitorio che si estende fino al 2010, mentre i fondi comuni di investimento vi ricadono.
È stato poi dato mandato alla futura Presidenza svedese perché avvii i negoziati con i Paesi terzi affinché adottino delle misure equivalenti.
L’accordo sul pacchetto fiscale prevede infine l’eliminazione entro il 2005 di 66 misure nazionali distorsive della concorrenza.

2. CONSIGLIO EUROPEO - Si prepara il "pacchetto occupazione" per Nizza.
Prosegue oggi a Bruxelles il Consiglio occupazione e politica sociale, che si concentra sui temi che saranno poi discussi dai Quindici Capi di Stato e di Governo al Consiglio Europeo di Nizza. Il Consiglio sta esaminando, in vista della sua approvazione definitiva, il “Pacchetto occupazione”, strumento previsto dal Consiglio europeo straordinario di Lussemburgo del 1997. Questo pacchetto, adottato dalla Commissione il 6 settembre scorso, è composto da una relazione sulle politiche occupazionali dei singoli Stati per l’anno 2000, da una decisione del Consiglio sui nuovi orientamenti per il 2001, nonché da una raccomandazione contenente dei suggerimenti per i singoli Stati membri.
Il Consiglio verrà poi informato sullo stato dei lavori della proposta di decisione relativa a misure comunitarie di incentivazione nel settore dell’occupazione; questo provvedimento mira a migliorare la cooperazione tra Stati membri nel campo dell’analisi e della ricerca sulle politiche miranti a preparare il mercato del lavoro europeo alla società della conoscenza.
Si passerà poi all’adozione di un contributo del Consiglio all’Agenda per la politica sociale, in vista del Vertice di Nizza. Questo documento individua le priorità future per salvaguardare il modello sociale europeo e farne uno strumento di competitività nella nuova società della conoscenza. Il Consiglio esaminerà infine delle proposte di direttive sulla consultazione e l’informazione dei lavoratori nella Comunità europea.

3. OSCE - Firmato l'ingresso della Jugoslavia.
La riunione del Consiglio Ministeriale dell'Organizzazione per la Sicurezza e la Cooperazione in Europa ha sancito il rientro ufficiale della Jugoslavia nell'Organizzazione, dalla quale era stata esclusa otto anni fa. Il Presidente jugoslavo Kostunica ha inoltre apposto la sua firma a tre documenti essenziali per la futura stabilità della regione, vale a dire l'Atto finale di Helsinki (1975), la Carta di Parigi per una nuova Europa (1990) e la Carta per la sicurezza europea concordata nel 1999 a Istanbul. Nel suo discorso, il Presidente Kostunica ha ribadito il suo impegno affinchè la Jugoslavia ''rimanga il Paese più multietnico della regione''.
All'ordine del giorno della riunione, che proseguirà anche nella giornata di oggi, sono inserite le questioni della protezione dei bambini nelle zone di guerra, del traffico di esseri umani ed in particolare delle donne, del contrabbando di armi leggere e della promozione della libertà di stampa.
La Presidenza austriaca intende anche porre l'accento sulla necessità di rafforzare la cooperazione tra l'Osce e le altre organizzazioni internazionali responsabili per sicurezza, diritti umani e economia sul quadrante europeo, e cioè l'Onu, il Consiglio d'Europa, l'Unione europea e la Nato.

4. ITALIA - Preoccupazione per la crisi in Medio Oriente.
Il Ministro Dini ha avuto un colloquio telefonico con il collega israeliano Shlomo Ben Ami. Al centro del colloquio sono stati gli sviluppi della situazione in Medio Oriente, anche in vista degli incontri che lo stesso Ben Ami avrà a Mosca. A Mosca, si trova anche il Ministro Dini in occasione della visita di Stato in Russia del Presidente della Repubblica Carlo Azeglio Ciampi. Durante il soggiorno, il Ministro Dini incontrerà il suo omologo Igor Ivanov, con il quale discuterà tra l'altro del processo di pace mediorientale.
La conversazione con il Ministro Ben Ami si è svolta anche alla luce del recente viaggio compiuto dal Ministro Dini in Libano e Siria, e ha consentito di effettuare un'informativa sulla forte preoccupazione libanese e siriana per la situazione in cui versa il negoziato e per i rischi che il suo perdurante stallo potrà comportare.
Il Ministro Dini ha altresì rilevato la ripetuta richiesta della parte araba che l'Unione Europea non si limiti ad un  ruolo neutrale ma svolga un azione di protagonista attiva. Il Ministro Ben Ami ha preso atto di tali indicazioni, manifestando la preoccupazione che anche da parte israeliana si nutre nei riguardi delle difficoltà cui si trova confrontato il processo di pace.

5. JUGOLSAVIA - Milosevic rieletto presidente del Partito socialista.
Il Congresso straordinario del Partito socialista serbo, che ha subito due scissioni e numerose dimissioni, ha rieletto Milosevic alla presidenza, anche se solo onoraria. Con la carica di presidente onorario dello SPS, Milosevic in realtà accetta la sua estromissione dalla scena politica jugoslava, lasciando al dinamico Ivica Dacic la guida effettiva del partito.
Le prospettive del Partito socialista in vista delle elezioni del 23 dicembre in Serbia appaiono in ogni caso compromesse: le scissioni subite dal partito, le dimissioni di personalità di rilievo e la caparbia ostinazione oltranzista del gruppo di “fedelissimi” raccolti attorno a Milosevic danno corpo ai sondaggi di opinione che, nella migliore delle ipotesi, riconoscono ai socialisti il 10% dei voti alle prossime elezioni.

6. SPAGNA - Aznar a dialogo con Amato sulle riforme in Europa.
Oggi il Presidente Amato riceve il Primo Ministro spagnolo Aznar, per colloqui incentrati sul processo di integrazione europea. In materia di allargamento, la Spagna mantiene una posizione aperta, pur nella consapevolezza che l’allargamento verso un numero rilevante di Paesi a basso reddito potrebbe compromettere l’attuale posizione del Paese, beneficiario netto del bilancio comunitario ed attento utilizzatore dei fondi strutturali e del fondo di coesione.
La Spagna segue anche con grande determinazione i lavori della Conferenza Intergovernativa. Riguardo alla riponderazione del voto, la Spagna chiede che le venga riconosciuta la posizione di grande paese, sullo stesso livello degli altri quattro Stati più popolati. Questa equiparazione squilibrerebbe gli attuali modelli di riponderazione sostanziale dei voti. In materia di estensione del voto a maggioranza, Madrid chiede che l’unanimità sia mantenuta in alcuni settori “di rilevanza costituzionale interna” o altamente sensibili.

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28 novembre 2000
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