i-e407
1. CONSIGLIO EUROPEO - Accordo sulla tassazione uniforme del
risparmio.
Si è tenuto
ieri a Bruxelles il Consiglio ECOFIN, nel corso del quale è stato raggiunto un
accordo sul pacchetto fiscale, che ha permesso di superare le riserve del
Lussemburgo e del Belgio sul tema della tassazione del risparmio. Viene così
rispettato l’impegno che i Quindici Capi di Stato e di Governo avevano preso a
Feira di giungere entro la fine dell’anno ad un’intesa sui contenuti di una
direttiva in questa materia. L’accordo di compromesso prevede un tasso di
ritenuta alla fonte sui redditi finanziari dei non residenti del 15% per i primi
tre anni e del 20% per gli anni successivi. Il 75% del gettito andrà al Paese
di origine degli investitori e il 25% rimarrà nel Paese nel quale
l’investimento è stato fatto. Le eurobbligazioni emesse prima del 1° marzo
2001 non saranno soggette a questo regime per un periodo transitorio che si
estende fino al 2010, mentre i fondi comuni di investimento vi ricadono.
È stato poi dato mandato alla futura Presidenza svedese perché avvii i
negoziati con i Paesi terzi affinché adottino delle misure equivalenti.
L’accordo sul pacchetto fiscale prevede infine l’eliminazione entro il 2005
di 66 misure nazionali distorsive della concorrenza.
2. CONSIGLIO EUROPEO - Si prepara il "pacchetto
occupazione" per Nizza.
Prosegue oggi a Bruxelles il Consiglio occupazione e politica
sociale, che si concentra sui temi che saranno poi discussi dai Quindici Capi di
Stato e di Governo al Consiglio Europeo di Nizza. Il Consiglio sta esaminando,
in vista della sua approvazione definitiva, il “Pacchetto occupazione”,
strumento previsto dal Consiglio europeo straordinario di Lussemburgo del 1997.
Questo pacchetto, adottato dalla Commissione il 6 settembre scorso, è composto
da una relazione sulle politiche occupazionali dei singoli Stati per l’anno
2000, da una decisione del Consiglio sui nuovi orientamenti per il 2001, nonché
da una raccomandazione contenente dei suggerimenti per i singoli Stati membri.
Il Consiglio verrà poi informato sullo stato dei lavori della proposta di
decisione relativa a misure comunitarie di incentivazione nel settore
dell’occupazione; questo provvedimento mira a migliorare la cooperazione tra
Stati membri nel campo dell’analisi e della ricerca sulle politiche miranti a
preparare il mercato del lavoro europeo alla società della conoscenza.
Si passerà poi all’adozione di un contributo del Consiglio all’Agenda per
la politica sociale, in vista del Vertice di Nizza. Questo documento individua
le priorità future per salvaguardare il modello sociale europeo e farne uno
strumento di competitività nella nuova società della conoscenza. Il Consiglio
esaminerà infine delle proposte di direttive sulla consultazione e
l’informazione dei lavoratori nella Comunità europea.
3. OSCE - Firmato l'ingresso della Jugoslavia.
La riunione del Consiglio Ministeriale dell'Organizzazione per la
Sicurezza e la Cooperazione in Europa ha sancito il rientro ufficiale della
Jugoslavia nell'Organizzazione, dalla quale era stata esclusa otto anni fa. Il
Presidente jugoslavo Kostunica ha inoltre apposto la sua firma a tre documenti
essenziali per la futura stabilità della regione, vale a dire l'Atto finale di
Helsinki (1975), la Carta di Parigi per una nuova Europa (1990) e la Carta per
la sicurezza europea concordata nel 1999 a Istanbul. Nel suo discorso, il
Presidente Kostunica ha ribadito il suo impegno affinchè la Jugoslavia
''rimanga il Paese più multietnico della regione''.
All'ordine del giorno della riunione, che proseguirà anche nella giornata di
oggi, sono inserite le questioni della protezione dei bambini nelle zone di
guerra, del traffico di esseri umani ed in particolare delle donne, del
contrabbando di armi leggere e della promozione della libertà di stampa.
La Presidenza austriaca intende anche porre l'accento sulla necessità di
rafforzare la cooperazione tra l'Osce e le altre organizzazioni internazionali
responsabili per sicurezza, diritti umani e economia sul quadrante europeo, e
cioè l'Onu, il Consiglio d'Europa, l'Unione europea e la Nato.
4. ITALIA - Preoccupazione per la crisi in Medio
Oriente.
Il Ministro Dini ha avuto un colloquio telefonico con il collega
israeliano Shlomo Ben Ami. Al centro del colloquio sono stati gli sviluppi della
situazione in Medio Oriente, anche in vista degli incontri che lo stesso Ben Ami
avrà a Mosca. A Mosca, si trova anche il Ministro Dini in occasione della
visita di Stato in Russia del Presidente della Repubblica Carlo Azeglio Ciampi.
Durante il soggiorno, il Ministro Dini incontrerà il suo omologo Igor Ivanov,
con il quale discuterà tra l'altro del processo di pace mediorientale.
La conversazione con il Ministro Ben Ami si è svolta anche alla luce del
recente viaggio compiuto dal Ministro Dini in Libano e Siria, e ha consentito di
effettuare un'informativa sulla forte preoccupazione libanese e siriana per la
situazione in cui versa il negoziato e per i rischi che il suo perdurante stallo
potrà comportare.
Il Ministro Dini ha altresì rilevato la ripetuta richiesta della parte araba
che l'Unione Europea non si limiti ad un ruolo
neutrale ma svolga un azione di protagonista attiva. Il Ministro Ben Ami ha
preso atto di tali indicazioni, manifestando la preoccupazione che anche da
parte israeliana si nutre nei riguardi delle difficoltà cui si trova
confrontato il processo di pace.
5. JUGOLSAVIA - Milosevic rieletto presidente del
Partito socialista.
Il Congresso straordinario del Partito socialista serbo, che ha
subito due scissioni e numerose dimissioni, ha rieletto Milosevic alla
presidenza, anche se solo onoraria. Con la carica di presidente onorario dello
SPS, Milosevic in realtà accetta la sua estromissione dalla scena politica
jugoslava, lasciando al dinamico Ivica Dacic la guida effettiva del partito.
Le prospettive del Partito socialista in vista delle elezioni del 23 dicembre in
Serbia appaiono in ogni caso compromesse: le scissioni subite dal partito, le
dimissioni di personalità di rilievo e la caparbia ostinazione oltranzista del
gruppo di “fedelissimi” raccolti attorno a Milosevic danno corpo ai sondaggi
di opinione che, nella migliore delle ipotesi, riconoscono ai socialisti il 10%
dei voti alle prossime elezioni.
6. SPAGNA - Aznar a dialogo con Amato sulle riforme
in Europa.
Oggi il Presidente Amato riceve il Primo Ministro spagnolo Aznar, per
colloqui incentrati sul processo di integrazione europea. In materia di
allargamento, la Spagna mantiene una posizione aperta, pur nella consapevolezza
che l’allargamento verso un numero rilevante di Paesi a basso reddito potrebbe
compromettere l’attuale posizione del Paese, beneficiario netto del bilancio
comunitario ed attento utilizzatore dei fondi strutturali e del fondo di
coesione.
La Spagna segue anche con grande determinazione i lavori della Conferenza
Intergovernativa. Riguardo alla riponderazione del voto, la Spagna chiede che le
venga riconosciuta la posizione di grande paese, sullo stesso livello degli
altri quattro Stati più popolati. Questa equiparazione squilibrerebbe gli
attuali modelli di riponderazione sostanziale dei voti. In materia di estensione
del voto a maggioranza, Madrid chiede che l’unanimità sia mantenuta in alcuni
settori “di rilevanza costituzionale interna” o altamente sensibili.
28
novembre 2000 webmaster@euganeo.it |
![]() |
il
collegio senatoriale di Tino Bedin |