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Giorni dell'Europa

Venerdì 24 novembre 2000

1. UNIONE EUROPEA - A Zagabria Vertice sul patto di stabilità nei Balcani.
Si tiene oggi a Zagabria il Vertice, a livello di Capi di Stato e di Governo, tra Unione Europea, Albania, Bosnia-Erzegovina, Croazia, FJROM e Repubblica Federale di Jugoslavia. E' prevista anche la partecipazione della Slovenia. Al Summit – al quale parteciperanno anche il Coordinatore speciale per il Patto di stabilità, Hombach, l’Alto Rappresentante della Comunità Internazionale per la Bosnia-Erzegovina, Petritsch, ed il Rappresentante Speciale del Segretario Generale delle Nazioni Unite per il Kossovo, Kouchner – si esamineranno le relazioni tra l’Unione e i Paesi del processo di stabilizzazione e associazione. E' anche prevista una dichiarazione finale delle Parti.
Il Vertice, nel ricordare l’importanza del rispetto dei valori democratici e dei diritti dell’uomo, valuterà lo stato del processo di stabilizzazione e di associazione. L’Unione confermerà la sua volontà di contribuire al consolidamento della democrazia e del processo di riconciliazione e di cooperazione nella Regione attraverso il processo di stabilizzazione ed associazione. L’impegno comunitario a favore della regione verrà anche sottolineato dall'approvazione del Regolamento CARDS e dalla progressiva istituzione di una zona di libero scambio fra l’Unione e i cinque Paesi balcanici. Inoltre, il Vertice fornirà l’occasione per sancire nuovamente il carattere di “candidati potenziali” di tali Paesi.
Prima dell’inizio del Vertice avrà luogo una riunione ministeriale dell’Iniziativa Adriatica che sancirà l’ingresso in tale organizzazione della Repubblica Federale di Jugoslavia. Tale riunione - la prima a livello Ministeriale dopo la Conferenza istitutiva di Ancona - servirà anche per effettuare il "passaggio di consegne" fra la Presidenza italiana e quella croata, nonché per approvare le “regole di procedura” dell'Iniziativa. Tali regole riguardano, fra l'altro, la convocazione del Consiglio a livello Ministri degli Esteri, con una cadenza almeno annuale in sessione ordinaria, lo svolgimento di riunioni da parte di Ministri tecnici competenti per specifici settori di interesse dell’Iniziativa, la partecipazione, ed il relativo status, di Paesi terzi alle riunioni del Consiglio o di alcuni Gruppi di lavoro, la possibilità per il Consiglio di nominare dei rappresentanti speciali che ne sarebbero i portavoce nell’ambito di Conferenze internazionali, la definizione del procedimento decisionale tra i Paesi aderenti.

2. CONSIGLIO D’EUROPA - Verso l'accoglimento della Jugoslavia.
Il Consiglio d'Europa ha fatto un decisivo passo avanti verso l'accoglimento della Repubblica Federale di Jugoslavia.  Il Comitato dei Rappresentanti dei Ministri dell’organizzazione ha deciso di inviare la richiesta di adesione all'Assemblea Parlamentare per un parere.  I delegati dei ministri hanno accolto anche la richiesta di Belgrado di accedere a tutte le convenzioni firmate e ratificate dall'ex-repubblica socialista di Jugoslavia. Tale richiesta testimonia la volontà delle nuove Autorità di Belgrado di cooperare con il Consiglio d'Europa.
Particolare importanza viene inoltre attribuita alla Convenzione culturale, che permetterà alla Jugoslavia di lavorare insieme a 47 altri paesi europei nei campi dell'educazione, ricerca, cultura, sport e iniziative giovanili.
Belgrado ha infine chiesto lo status di “invitato speciale” all'Assemblea Parlamentare.

3. JUGOSLAVIA - Trattativa politica fra Serbia e Montenegro dopo le elezioni.
Durante la sua recente visita a Belgrado, il Sottosegretario Ranieri è stato ricevuto dal Presidente federale Kostunica, dal Ministro degli Esteri Svilanovic e dal Vice Primo Ministro federale responsabile per le relazioni economiche con l’estero Labus. Tutti gli interlocutori dell’On. Ranieri hanno confermato la gratitudine del Governo jugoslavo per l’azione svolta dall’Italia in favore della rapida reintegrazione della Repubblica Federale di Jugoslavia nei principali fori internazionali e per il consistente e strutturato aiuto bilaterale, teso a superare nel più breve tempo possibile la fase dell’emergenza e ad avviare una collaborazione in tutti i settori.
Il Presidente federale Kostunica ha illustrato le sue intenzioni riguardo alla ridefinizione dei rapporti fra la Serbia e il Montenegro: un negoziato politico potrà iniziare solo dopo le elezioni legislative in Serbia del 23 dicembre e dovrà coinvolgere, oltre ai due Governi repubblicani, il Governo federale ed eventualmente anche il Parlamento federale, al fine di consentire alle minoranze, in particolare ai socialisti montenegrini (opposizione a Podgorica, ma alleati della DOS nel Governo federale), di essere associate ad un esercizio alquanto complesso e delicato.
Il Presidente federale ha anche sottolineato il prioritario impegno del Governo federale e del Governo serbo nella creazione di un vero Stato di diritto e nella lotta alla corruzione.
Con il Ministro degli Esteri Svilanovic, il Sottosegretario Ranieri ha discusso della collaborazione bilaterale, con particolare riferimento alla lotta contro la corruzione e la criminalità organizzata, essenziale per creare le condizioni necessarie al successo delle riforme nella R.F.J.. E’ stata anche manifestata la più ampia disponibilità da parte italiana ad attualizzare gli accordi e le intese bilaterali per rendere più efficaci le relazioni fra i due Paesi in tutti i settori.
Con il Vice Primo Ministro Labus è stata analizzata la situazione economica del Paese, con riferimento anche all’offerta italiana di accogliere la R.F.J. nella propria “Constituency” alla Banca Mondiale e al Fondo Monetario Internazionale.
Le preoccupazioni del Prof. Labus sul futuro immediato del Paese sono legate, più che ai problemi di approvvigionamento energetico ed alimentare (egli ha ringraziato per la rapida finalizzazione dello stanziamento di 40 miliardi per l’approvvigionamento di combustibile), alle necessità di assicurare un minimo di stabilità finanziaria al Paese nei primi sei mesi del prossimo anno, in attesa della disponibilità dei fondi allocati dal Fondo Monetario Internazionale (Stand-by Agreement, Bridge Loans) e dei progetti finanziati dalla Banca Europea per gli Investimenti e dalla Banca Europea per la Ricostruzione e lo Sviluppo. Grazie all’aiuto internazionale, le spinte inflattive generate dalla liberalizzazione dei prezzi e dalla carenza di offerta dovrebbero essere mantenute sotto controllo.
Si auspica quindi che una progressiva liberalizzazione e stabilizzazione del mercato dei cambi, oltre ad essere condizione per la riammissione al FMI, possa condurre ad una rapida ripresa degli investimenti stranieri e dell’attività economica. Il PIL jugoslavo è stimato attorno ai 10 miliardi di dollari statunitensi, circa il 35% rispetto a quello di 10 anni fa, a riprova delle critiche condizioni di un Paese il cui reddito pro-capite (circa 1.000 dollari) si colloca agli ultimi posti in Europa.

4. UNGHERIA - A Budapest incontro dell'Iniziativa centroeuropea.
Il Vertice dell'Iniziativa Centroeuropea, che si apre oggi a Budapest, è il decimo tenuto dai Capi di Governo dell’Iniziativa (il primo si tenne a Venezia il 1 agosto del 1990, nel formato della Pentagonale). Il Vertice, come da prassi, sarà preceduto da una riunione informale di Ministri degli Esteri, che dovrebbe sciogliere eventuali nodi residui per la formulazione del Documento Finale e discutere i temi politici più attuali.
Il progetto di Documento Finale si articola in una parte politica, una relativa al processo di integrazione europea e all’allargamento dell’Unione, una sulla cooperazione regionale, una relativa ai rapporti con il Patto di stabilità ed una sulle attività di cooperazione nell’INCE.

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24 novembre 2000
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