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1. UNIONE EUROPEA - A Zagabria Vertice sul patto di stabilità nei
Balcani.
Si tiene
oggi a Zagabria il Vertice, a livello di Capi di Stato e di Governo, tra Unione
Europea, Albania, Bosnia-Erzegovina, Croazia, FJROM e Repubblica Federale di
Jugoslavia. E' prevista anche la partecipazione della Slovenia. Al Summit
– al quale parteciperanno anche il Coordinatore speciale per il Patto di
stabilità, Hombach, l’Alto Rappresentante della Comunità Internazionale per
la Bosnia-Erzegovina, Petritsch, ed il Rappresentante Speciale del Segretario
Generale delle Nazioni Unite per il Kossovo, Kouchner – si esamineranno le
relazioni tra l’Unione e i Paesi del processo di stabilizzazione e
associazione. E' anche prevista una dichiarazione finale delle Parti.
Il Vertice, nel ricordare l’importanza del rispetto dei valori democratici e
dei diritti dell’uomo, valuterà lo stato del processo di stabilizzazione e di
associazione. L’Unione confermerà la sua volontà di contribuire al
consolidamento della democrazia e del processo di riconciliazione e di
cooperazione nella Regione attraverso il processo di stabilizzazione ed
associazione. L’impegno comunitario a favore della regione verrà anche
sottolineato dall'approvazione del Regolamento CARDS e dalla progressiva
istituzione di una zona di libero scambio fra l’Unione e i cinque Paesi
balcanici. Inoltre, il Vertice fornirà l’occasione per sancire nuovamente il
carattere di “candidati potenziali” di tali Paesi.
Prima dell’inizio del Vertice avrà luogo una riunione ministeriale
dell’Iniziativa Adriatica che sancirà l’ingresso in tale organizzazione
della Repubblica Federale di Jugoslavia. Tale riunione - la prima a livello
Ministeriale dopo la Conferenza istitutiva di Ancona - servirà anche per
effettuare il "passaggio di consegne" fra la Presidenza italiana e
quella croata, nonché per approvare le “regole di procedura”
dell'Iniziativa. Tali regole riguardano, fra l'altro, la convocazione del
Consiglio a livello Ministri degli Esteri, con una cadenza almeno annuale in
sessione ordinaria, lo svolgimento di riunioni da parte di Ministri tecnici
competenti per specifici settori di interesse dell’Iniziativa, la
partecipazione, ed il relativo status, di Paesi terzi alle riunioni del
Consiglio o di alcuni Gruppi di lavoro, la possibilità per il Consiglio di
nominare dei rappresentanti speciali che ne sarebbero i portavoce nell’ambito
di Conferenze internazionali, la definizione del procedimento decisionale tra i
Paesi aderenti.
2. CONSIGLIO D’EUROPA - Verso l'accoglimento della
Jugoslavia.
Il Consiglio d'Europa ha fatto un decisivo passo avanti verso
l'accoglimento della Repubblica Federale di Jugoslavia.
Il Comitato dei Rappresentanti dei Ministri dell’organizzazione ha
deciso di inviare la richiesta di adesione all'Assemblea Parlamentare per un
parere. I delegati dei ministri
hanno accolto anche la richiesta di Belgrado di accedere a tutte le convenzioni
firmate e ratificate dall'ex-repubblica socialista di Jugoslavia. Tale richiesta
testimonia la volontà delle nuove Autorità di Belgrado di cooperare con il
Consiglio d'Europa.
Particolare importanza viene inoltre attribuita alla Convenzione culturale, che
permetterà alla Jugoslavia di lavorare insieme a 47 altri paesi europei nei
campi dell'educazione, ricerca, cultura, sport e iniziative giovanili.
Belgrado ha infine chiesto lo status di “invitato speciale” all'Assemblea
Parlamentare.
3. JUGOSLAVIA - Trattativa politica fra Serbia e
Montenegro dopo le elezioni.
Durante la sua recente visita a Belgrado, il Sottosegretario Ranieri
è stato ricevuto dal Presidente federale Kostunica, dal Ministro degli Esteri
Svilanovic e dal Vice Primo Ministro federale responsabile per le relazioni
economiche con l’estero Labus. Tutti gli interlocutori dell’On. Ranieri
hanno confermato la gratitudine del Governo jugoslavo per l’azione svolta
dall’Italia in favore della rapida reintegrazione della Repubblica Federale di
Jugoslavia nei principali fori internazionali e per il consistente e strutturato
aiuto bilaterale, teso a superare nel più breve tempo possibile la fase
dell’emergenza e ad avviare una collaborazione in tutti i settori.
Il Presidente federale Kostunica ha illustrato le sue intenzioni riguardo alla
ridefinizione dei rapporti fra la Serbia e il Montenegro: un negoziato politico
potrà iniziare solo dopo le elezioni legislative in Serbia del 23 dicembre e
dovrà coinvolgere, oltre ai due Governi repubblicani, il Governo federale ed
eventualmente anche il Parlamento federale, al fine di consentire alle
minoranze, in particolare ai socialisti montenegrini (opposizione a Podgorica,
ma alleati della DOS nel Governo federale), di essere associate ad un esercizio
alquanto complesso e delicato.
Il Presidente federale ha anche sottolineato il prioritario impegno del Governo
federale e del Governo serbo nella creazione di un vero Stato di diritto e nella
lotta alla corruzione.
Con il Ministro degli Esteri Svilanovic, il Sottosegretario Ranieri ha discusso
della collaborazione bilaterale, con particolare riferimento alla lotta contro
la corruzione e la criminalità organizzata, essenziale per creare le condizioni
necessarie al successo delle riforme nella R.F.J.. E’ stata anche manifestata
la più ampia disponibilità da parte italiana ad attualizzare gli accordi e le
intese bilaterali per rendere più efficaci le relazioni fra i due Paesi in
tutti i settori.
Con il Vice Primo Ministro Labus è stata analizzata la situazione economica del
Paese, con riferimento anche all’offerta italiana di accogliere la R.F.J.
nella propria “Constituency” alla Banca Mondiale e al Fondo Monetario
Internazionale.
Le preoccupazioni del Prof. Labus sul futuro immediato del Paese sono legate, più
che ai problemi di approvvigionamento energetico ed alimentare (egli ha
ringraziato per la rapida finalizzazione dello stanziamento di 40 miliardi per
l’approvvigionamento di combustibile), alle necessità di assicurare un minimo
di stabilità finanziaria al Paese nei primi sei mesi del prossimo anno, in
attesa della disponibilità dei fondi allocati dal Fondo Monetario
Internazionale (Stand-by Agreement, Bridge Loans) e dei progetti finanziati
dalla Banca Europea per gli Investimenti e dalla Banca Europea per la
Ricostruzione e lo Sviluppo. Grazie all’aiuto internazionale, le spinte
inflattive generate dalla liberalizzazione dei prezzi e dalla carenza di offerta
dovrebbero essere mantenute sotto controllo.
Si auspica quindi che una progressiva liberalizzazione e stabilizzazione del
mercato dei cambi, oltre ad essere condizione per la riammissione al FMI, possa
condurre ad una rapida ripresa degli investimenti stranieri e dell’attività
economica. Il PIL jugoslavo è stimato attorno ai 10 miliardi di dollari
statunitensi, circa il 35% rispetto a quello di 10 anni fa, a riprova delle
critiche condizioni di un Paese il cui reddito pro-capite (circa 1.000 dollari)
si colloca agli ultimi posti in Europa.
4. UNGHERIA - A Budapest incontro dell'Iniziativa
centroeuropea.
Il Vertice dell'Iniziativa
Centroeuropea, che si apre oggi a Budapest, è il decimo tenuto dai Capi di
Governo dell’Iniziativa (il primo si tenne a Venezia il 1 agosto del 1990, nel
formato della Pentagonale). Il Vertice, come da prassi, sarà preceduto da una
riunione informale di Ministri degli Esteri, che dovrebbe sciogliere eventuali
nodi residui per la formulazione del Documento Finale e discutere i temi
politici più attuali.
Il progetto di Documento Finale si articola in una parte politica, una relativa
al processo di integrazione europea e all’allargamento dell’Unione, una
sulla cooperazione regionale, una relativa ai rapporti con il Patto di stabilità
ed una sulle attività di cooperazione nell’INCE.
24
novembre 2000 webmaster@euganeo.it |
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il
collegio senatoriale di Tino Bedin |